Condizioni patologiche caratterizzate dall’accumulo nella cellula o negli spazi interstiziali di sostanze che normalmente non vi sono contenute o che vi sono contenute in quantità non apprezzabili morfologicamente con i normali metodi istochimici.
Criteri classificativi:
SEDE: intracellulare;
METABOLISMO COINVOLTO: proteico e idrico;
ORGANULO LESO: mitocondrio;
ORGANI PIU’ COLPITI: fegato, rene, miocardio.
La degenerazione albuminoidea è una degenerazione ACUTA e nella maggior parte dei casi reversibile. Le cause sono rappresentate da Stati tossici e Tossico-infettivi acuti. Nelle cellule lese, i mitocondri sono rigonfi ed alterati (Cristolisi), il che comporta dissociazione della fosforilazione ossidativa ed alterazione del metabolismo energetico e delle pompe ioniche di membrana. Ne risulta assunzione di acqua da parte della cellula e conseguente rigonfiamento.
Se le cause perdurano si passa alla degenerazione granulograssa ed infine alla steatosi.
Processi degenerativi caratterizzati dall’accumulo nelle cellule di lipidi.
Assumono denominazione diversa a seconda del lipide che si accumula:
Nome Steatosi → Tipo Lipide accumulato
Steatosi p.d. → Trigliceridi
Fosfolipidosi → Fosfolipidi
Sfingolipidosi → Sfingolipidi
Colinesterosi → Colesterolo
SEDE: intracellulare.
METABOLISMO COLPITO: Trigliceridi.
ORGANULO LESO: R.E.R.
ORGANI PIU’ COLPITI: Fegato, rene, miocardio
Si presentano lucenti, giallastri, friabili.
Steatosi da aumentato apporto:
A causa di esagerato assorbimento di lipidi a livello intestinale o di aumentata mobilizzazione di NEFA dalle riserve adipose (ansia, freddo, shock, traumi) giungono al fegato quantità di trigliceridi superiori alla capacità di metabolizzazione della ghiandola.
Steatosi da diminuito smaltimento:
A causa di danni epatici la sintesi di lipoproteine può essere diminuita con conseguente blocco del rilascio ematico di trigliceridi ed accumulo intracellulare.
Il fegato è l’organo più frequentemente colpito da steatosi per vari motivi:
STEATOSI ALIMENTARI O DIETETICHE;
STEATOSI ORMONALI;
STEATOSI TOSSICHE;
STEATOSI DA IPOSSIA;
DIETE IPERLIPIDICHE.
DIETE CARENTI DI ACIDI GRASSI POLINSATURI: (linoleico, linolenico, arachidonico entrano nella costituzione dei fosfolipidi e delle proteine di trasporto);
DIETE IPOPROTEICHE O CARENTI DI FOSFOLIPIDI E FATTORI LIPOTROPI (vit. B12, vit.PP, colina, metionina): La metionina attiva la colina che entra nella sintesi dei fosfolipidi e nella formazione delle micelle lipoproteiche.
ORMONI tiroidei, ACTH, cortisolo, adrenalina e noradrenalina, mobilizzano lipidi di deposito per attivazione delle lipasi;
Avvelenamento da CCl4 (antielmintico e solvente): induce alterazione del RER e mancata sintesi di lipoproteine con conseguente steatosi acuta e steato-necrosi;
Fosforo giallo (teste dei cerini) induce alterazione del RER e REL con conseguente blocco della sintesi delle lipoproteine;
Steatosi da aflatossine (Aspergillus flavus): alimentazione con mangimi mal conservati contenenti la tossina, la quale induce lesioni del DNA con blocco della sintesi proteica.
È dovuta ad un difetto dell’ossidazione degli acidi grassi (blocco ossidativo) e ridotta sintesi di lipoproteine:
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Dianzani M.U., Dianzani I., Dianzani U.: Istituzioni di Patologia Generale-4a edizione. UTET.
Robbins: Le basi patologiche delle malattie-6a edizione. Editore - Piccin Nuova Libreria S.p.A.