Si consideri la prova esame in figura in alto (Luglio 2009). Si può calcolare, come in figura in basso, il valore di ε. Si nota che i dati del problema consentono di calcolare la concentrazione totale di gas al tempo t=0 (P/(RT)=0.014 M), da cui il suo 70%, ovvero CA0=0.0098 M (e, pertanto, nA0=0.0098 mol).
L’espressione della produttività di B (dove tm è il tempo morto) è:
E’ necessario quindi, per studiare la funzione PB(t), applicare l’equazione di progetto per ricavare la relazione conversione-tempo, XA(t).
L’equazione di progetto generica per STR è:
Essendo nota l’espressione per la velocità di reazione rA (cinetica di ordine zero), è:
Così come caratteristico per una velocità di reazione costante, esiste un tempo t* non infinito per cui XA=1 (t*=7.43 min). La relazione XA(t) cercata è:
Inserendo la (4) nella (1), si può studiare l’andamento temporale della produttività (figura). Poiché conversioni unitarie si raggiungono per tempi finiti, in questi casi si osserva come l’andamento della produttività sia non canonico, ossia essa non presenta un massimo, ma aumenta sino a t*.
Pertanto, si può suggerire di lavorare a tempi di reazione pari a t*, per cui XA=1 e PB vale il suo valore massimo (0.52 mmol min-1).
Il sistema è ben progettato, poiché il tempo caratteristico di reazione vale:
e pertanto il numero di Damköhler:
Si consideri la prova esame in figura in alto (Gennaio 2015). Si può calcolare, come in figura in basso, il valore di ε, negativo poiché c’è contrazione.
Essendo, dai bilanci di materia:
è possibile esprimere la velocità di reazione in funzione del grado di conversione:
Sostituendo la (9) nell’equazione di progetto (2), ed usando i valori numerici forniti, risulta:
La (10) va sostituita nella formula della produttività (dove nA0=0.01 mol):
che trova il suo massimo (0.168 mmol min-1) per XA=33%, cui corrisponde un tempo di reazione pari a 14.65 min.
Il sistema è ben progettato, poiché il tempo caratteristico di reazione vale:
e pertanto il numero di Damköhler:
Si consideri la prova esame in figura in alto (Luglio 2013). Per semplicità, si indichi l’ozono con «A» e l’ossigeno con «B» (mentre «I» è l’inerte). Si può calcolare, come in figura in basso, il valore di ε. Si nota che i dati del problema consentono di calcolare la concentrazione totale di gas in ingresso al reattore (P/(RT)=10 mM), da cui CA0=CIO=5 mM.
L’equazione generica di progetto per CSTR è:
dove si ricorda che il tempo-spazio τ è definito come rapporto tra il volume del reattore continuo e la portata volumetrica in esso entrante. Inoltre, si osserva come, nella (14), per XA si intende il grado di conversione in uscita, che è l’unico operativo per CSTR. Per poter usare l’equazione (14), è come al solito necessario esprimere rA(XA).
Essendo, dai bilanci di materia, valida la (7) e inoltre:
è possibile esprimere la velocità di reazione in funzione del grado di conversione, per sostituzione nell’espressione data in traccia. Si può ora entrare nella (14), e per il grado di conversione operativo assegnato (90%) calcolare τ=80 s. Essendo nota la portata volumetrica in ingresso, ciò consente di progettare il volume del reattore (V=80 L).
Infine, si possono calcolare le concentrazioni delle specie in uscita: dalla (7), è CA=0.408 mM; dalla (15), è CB=5.510 mM. Tenendo infine presente il bilancio di materia sull’inerte:
è CI=4.082 mM (effetto dell’espansione).
Si consideri la prova esame in figura (Novembre 2009). Per la scelta PFR vs. CSTR, è necessaria un’analisi preliminare sugli aspetti cinetici. Si osserva che il prodotto k2CA=1000 per CA=1 M, e che alla conversione desiderata (70%), poiché è CA=0.3 M, k2CA assume il suo minimo valore (300). In ciascun caso, si può quindi affermare che k2CA»1, e quindi l’espressione cinetica si può ricondurre ad una legge di potenza con esponente non convenzionale (-1):
Naturalmente, questo andamento è valido nell’intervallo di concentrazione di A considerato, per cui quindi la funzione 1/rA assume andamento decrescente (non canonico) in funzione di XA, ricordando che è CA=CA0(1-XA). Il miglior reattore sarà quindi un CSTR, che consentirà (con V ed XA assegnati) di lavorare con il minor valore di τ, quindi con il maggior valore di Q0 e cioè di produttività:
Si può ora entrare nell’equazione di progetto (14), mediante la (17) e ricordando che è CA=CA0(1-XA). Si ottiene τ=10500 s, da cui Q0=9.5×10-5 m3 s-1 (valore da alimentare al CSTR) per ottenere il miglior valore di produttività (PB=6.65×10-5 kmol s-1=239.4 mol h-1).
Il sistema è ben progettato, poiché il tempo caratteristico di reazione vale:
e pertanto il numero di Damköhler:
Si consideri la prova esame in figura (Settembre 2013). Dalle nozioni teoriche, si evince che il rapporto tra i tempi caratteristici di dispersione assiale e radiale (104) coincide con il rapporto tra i numeri di Péclet assiale e radiale. Essendo questo rapporto »1, sono garantite le condizioni di flusso a pistone. Il rapporto assegnato coincide anche con (L/R)2, pertanto, per raggio R del PFR assegnato, si può ricavare la sua lunghezza (L=5 m) e quindi il volume del PFR (V=39.25 L).
Si tratta qui di considerare l’espressione della produttività per reattore continuo a volume noto:
ricordando l’equazione di progetto generica per PFR:
E’ necessario innanzitutto esprimere rA(XA), ricordando che CA=CA0(1-XA) e CS=CS0+CA0XA. Ne risulta una cinetica autocatalitica con massimo al 45% (figura). Si può ora entrare nella (22) e risolvere in funzione di XA:
A questo punto, si può usare la (21) per ottenere il profilo PS(XA) (figura), che come è noto dalla teoria:
1. assume valore per reattore differenziale quando XA=0 (PS=VrA(0)=3.925 mol min-1);
2. assume valore nullo per XA=1 (per cui τ→+∞ e quindi Q0→0 essendo il volume assegnato);
3. assume valore massimo (9.207 mol min-1) per un grado di conversione (71%) maggiore del grado di conversione per cui la cinetica presenta un massimo (45%). In queste condizioni (XA=71%), risulta massimizzato il valor medio delle velocità di reazione esperite dagli elementi di fluido nel PFR.
E’ possibile far lavorare il PFR in queste condizioni calcolando il valore di τ dalla (23) per XA=71% (τ=3.027 min), per cui la portata volumetrica da alimentare risulta Q0=V/τ=12.967 L min-1.
Si consideri la prova esame in figura in alto (Settembre 2011). Si può calcolare, come in figura in basso, il valore di ε. Si nota che i dati del problema consentono di calcolare la concentrazione totale di gas in ingresso al reattore (P/(RT)=0.06 M), da cui CA0=0.018 M e CB0=0.006 M.
Per la scelta PFR vs. CSTR, è necessaria un’analisi preliminare sugli aspetti cinetici. Essendo, dai bilanci di materia, valida la (7) e inoltre:
è possibile esprimere la velocità di reazione in funzione del grado di conversione, per sostituzione nell’espressione data in traccia.
Ne risulta quindi una cinetica autocatalitica con massimo al 25% (figura), che è proprio il grado di conversione in uscita richiesto. Si prediligerà quindi un CSTR, la cui equazione di progetto (14) restituisce, per XA=0.25, τ=29.4 s. Il reattore continuo dal minor volume possibile è quindi un CSTR con V=29.4 L.
Si consideri la prova esame in figura (Luglio 2014). Per semplicità, si indichi l’acido acetico con «A», l’etanolo con «B» e l’acetato di etile con «P». Per la scelta PFR vs. CSTR, è necessaria un’analisi preliminare sugli aspetti cinetici. Essendo CA=CA0(1-XA) e CP=CA0XA, è possibile esprimere la velocità di reazione in funzione del grado di conversione, per sostituzione nell’espressione data in traccia.
Si tratta di un processo di equilibrio, per cui la velocità di reazione si annulla per XAeq=64%. La figura ne riporta l’andamento: il miglior reattore sarà un PFR, che consentirà (con V ed XA assegnati) di lavorare con il minor valore di τ, quindi con il maggior valore di Q0 e cioè di produttività:
Applicando l’equazione di progetto (22), ed integrando sino a XA=50%, è τ=55.1 min, da cui Q0=0.018 m3 min-1 (valore da alimentare al reattore) e la massima produttività PP=0.075 kmol min-1.
1. Carbone e biomasse: generalità
2. Processi reattivi del char: aspetti cinetici e diffusivi - parte prima
3. Processi reattivi del char: aspetti cinetici e diffusivi - parte seconda
4. Processi reattivi del char: aspetti reattoristici
5. Combustione: aspetti cinetici e bilanci di materia
6. Desolforazione in situ in combustori a letto fluidizzato - parte prima (modello a grani)
7. Desolforazione in situ in combustori a letto fluidizzato - parte seconda (bilancio di popolazione)
8. Gassificazione - parte prima
9. Gassificazione - parte seconda
10. Rimozione di particolato da reflui gassosi: applicazioni esercitative - parte prima
11. Rimozione di particolato da reflui gassosi: applicazioni esercitative - parte seconda
12. Assorbimento con reazione chimica: applicazioni esercitative
13. Adsorbimento: modellazione frattale di dati cinetici
14. Evoluzione dinamica di processi chimici: trasformate di Laplace per funzioni di interesse
15. Evoluzione dinamica di processi chimici: applicazioni esercitative
16. Reattori chimici: integrazioni esercitative
17. Analisi granulometrica e porosimetrica: applicazioni esercitative