L’intrattenimento e la comunicazione multimediale rappresentano uno dei settori che più rapidamente si è affermato negli ultimi anni.
Le caratteristiche dei file per il multimedia:
sono molto diverse dai file tradizionali per cui sono stati progettati la maggior parte dei sistemi operativi odierni.
↓
Esigenza di nuovi modelli e algoritmi per i sistemi operativi multimediali
Un filmato digitale è una entità discretizzata.
La parte video si compone di un certo numero di frame da processare ogni secondo:
La parte audio si compone di un certo numero di campionamenti da processare al secondo: tipicamente 44100 campioni al secondo
↓
In ogni caso la quantità di dati da processare è costante nel tempo
Per avere una visione accettabile, un film in formato DVD di 5 Gbytes di due ore richiede il trasferimento di 4*1010 bit in 7200 secondi
↓
Richiesta una velocità di trasferimento di oltre 5 Mbit/sec (altri formati richiedono fino a centinaia di Mbit/sec)
Dipende da alcuni parametri
Esempio:
OK per MPEG2
Una ampiezza di banda inferiore richiede una risoluzione minore per avere la stessa QoS.
In un file multimediale i frame devono essere processati a intervalli costanti (periodo):
Processi con tali caratteristiche sono detti Processi Periodici.
Poichè i s.o. per sistemi multimediali deve processare:
Costituiscono un esempio significativo di sistemi operativi che fanno uso di tecniche real time.
Un sistema con tali caratteristiche differisce profondamente da un sistema general purpose.
Principali differenze:
Un DVD player è basato su un s.o. che deve processare un solo film alla volta, composto ad esempio:
I processi arrivano secondo un ordine fissato e prestabilito
↓
Algoritmo di scheduling FCFS o round robin
Un sistema per la TV on demand è invece basato su un s.o. che deve fare fronte a un numero di richieste varibili nel tempo.
La schedulazione di processi in cui ci sono delle scadenze temporali e’ detta Schedulazione in tempo reale.
3 processi A, B e C
Siamo sicuri che i tre processi possono essere eseguiti rispettando le loro rispettive deadline?
Dati M processi, ognuno dei quali caratterizzato da:
I processi schedulabili sono:
Osservazione: data la natura dei processi i parametri Pi e Ti sono noti allo scheduler.
Un sistema per il video on demand è basato su un s.o. che deve fare fronte a un numero di richieste varibili nel tempo.
Il modo più comune per garantire una fissata QoS consiste nel riservare le risorse per gli utenti e rifiutare richieste ulteriori che degraderebbero la QoS
↓
controllo dell’ammissione
2. Lo stallo dei processi – parte prima
3. Lo stallo dei processi – parte seconda
4. Lo stallo dei processi – parte terza
6. Il S.O. Linux – parte prima
7. Il S.O. Linux – parte seconda
8. Il S.O. Windows – parte prima
9. Il S.O. Windows – parte seconda
10. Il S.O. Windows – parte terza
11. I S.O. multimediali – parte prima
12. I S.O. multimediali – parte seconda
13. I S.O. multimediali – parte terza
14. I Sistemi Operativi distribuiti - parte prima
15. I Sistemi Operativi distribuiti - parte seconda
16. I Sistemi Operativi distribuiti - parte terza
17. I Sistemi Operativi distribuiti - parte quarta
18. I Sistemi Operativi distribuiti - parte quinta
19. I Sistemi Operativi distribuiti - parte sesta
Silberschatz , Galvin, Gagne – Sistemi Operativi 8a ed. Capitolo 20.
Tanenbaum – Moderni sistemi operativi 3a ed. Capitolo 7.
2. Lo stallo dei processi – parte prima
3. Lo stallo dei processi – parte seconda
4. Lo stallo dei processi – parte terza
6. Il S.O. Linux – parte prima
7. Il S.O. Linux – parte seconda
8. Il S.O. Windows – parte prima
9. Il S.O. Windows – parte seconda
10. Il S.O. Windows – parte terza
11. I S.O. multimediali – parte prima
12. I S.O. multimediali – parte seconda
13. I S.O. multimediali – parte terza
14. I Sistemi Operativi distribuiti - parte prima
17. I Sistemi Operativi distribuiti - parte quarta
18. I Sistemi Operativi distribuiti - parte quinta
19. I Sistemi Operativi distribuiti - parte sesta
I podcast del corso sono disponibili anche su iTunesU e tramite Feed RSS.