Se un galassia si sta muovendo con velocità v, una riga spettrale emessa a lunghezza d’onda λ verrà osservata a λoss.
Avrà, quindi uno shift Δ λ =(λoss – λ )
In termini di velocità v = c Δ λ / λ
Se v << c v/c ~ z
Attenzione, già per V=3000km/s la formula approssimata causa un errore di 15km/s.
Se un galassia si sta muovendo con velocità v, una riga spettrale emessa a lunghezza d’onda λ verrà osservata a λoss.
Avrà, quindi uno shift Δ λ =(λoss – λ )
In termini di velocità v = c Δ λ/ λ
Se v << c v/c ~ z
v/c ~ ((z +1)2 -1)/((z+1)2 +1)
Natura ondulatoria della luce.
Considerate due sorgenti che emettono onde di uguale frequenza e che mantengono costante ed invariata la loro differenza di fase, la loro sovrapposizione provoca un fenomeno che prende il nome di:
Interferenza.
Lo spostamento può essere “sopra” al piano orizzontale → Spostamento positivo
Oppure “sotto” al piano di equilibrio → Spostamento negativo
Se lo spostamento è massimo ed è positivo si parla di → Cresta
Se lo spostamento è massimo ed è negativo si parla di→ Ventre
Il valore assoluto dello spostamento del massimo si chiama→ Ampiezza d’onda
La vibrazione emessa dalla sorgente si propaga in tutte le direzioni e con la stessa velocità.
Consideriamo due sorgenti vibranti “all’unisono” (in fase), con medesima frequenza e ampiezza. Le circonferenze scure rappresentano i punti in cui si trova una cresta, le chiare quelli dove si trova un ventre.
La somma è 0 perché in B la differenza di cammino è sempre pari a λ/2. Si dice che in B si ha interferenza distruttiva;
in qualunque istante, durante la propagazione dell’onda, lo spostamento risulta uguale a 0.
Nel punto P c’è una cresta, la differenza di cammino ottico è pari a λ;
Lo spostamento varia nel tempo: in alcuni istanti si ha una cresta, in altri si ha un ventre.
Nel punto Q c’è un ventre, la differenza di cammino ottico è pari a λ;
Lo spostamento varia nel tempo: in alcuni istanti si ha un ventre, in altri si ha una cresta.
Un interferometro è uno strumento in grado di produrre interferenza fra due raggi luminosi generati a partire da un unico raggio. Fonte: VLTI Eso
Onde gravitazionali.
Le onde gravitazionali sono generate dall’accelerazione di materia.
Per creare in laboratorio una sorgente di onde gravitazionali potremmo costruire un sistema di due masse rotanti.
1. Programmazione in Matlab - parte prima
2. Programmazione in Matlab - parte seconda. Caratterizzazione del...
3. Caratterizzazione dell'atmosfera per le osservazioni - parte se...
4. Caratterizzazione dell'atmosfera per le osservazioni - parte te...
5. Caratterizzazione dell'atmosfera per le osservazioni - parte qu...
6. Principi di fotometria e spettroscopia - parte seconda
7. Principi di fotometria e spettroscopia - parte terza
8. Principi di fotometria e spettroscopia - parte quarta
9. Principi di fotometria e spettroscopia - parte quinta
10. Principi di fotometria e spettroscopia - parte sesta
11. Ottica dei telescopi - parte prima
12. Ottica dei telescopi - parte seconda
13. Principi di Ray Tracing - parte prima
14. Principi di Ray Tracing - parte seconda. Ottica Attiva e Adatti...
15. Ottica Attiva e Adattiva - parte seconda
16. Ottica Attiva e Adattiva - parte terza
17. Ottica Attiva e Adattiva - parte quarta
18. Rivelatori per l'Astrofisica - parte prima
19. Rivelatori per l'Astrofisica - parte seconda
20. Telescopi per raggi cosmici - parte prima
21. Telescopi per raggi cosmici - parte seconda. Sistemi di Control...
22. Sistemi di Controllo di Telescopi - parte seconda
23. Sistemi di Controllo di Telescopi - parte terza
24. Tecnologie di indagine scientifica in Astrofisica - parte prima
25. Tecnologie di indagine scientifica in Astrofisica - parte secon...
26. Tecnologie di indagine scientifica in Astrofisica - parte terza
27. Tecnologie di indagine scientifica in Astrofisica - parte quart...
28. Tecnologie di indagine scientifica in Astrofisica - parte quint...
29. Tecnologie di indagine scientifica in Astrofisica - parte sesta