La determinazione della composizione corporea è necessaria per valutare lo stato nutrizionale dell’individuo e per monitorare gli effetti di eventuali interventi o trattamenti nutrizionali.
Nello studio della composizione corporea è importante identificare il metodo più opportuno che permetta di determinare la componente corporea di interesse.
Nell’utilizzare le metodiche di determinazione della composizione corporea si dovrebbe essere sempre consapevoli di:
Le metodiche di determinazione della composizione corporea possono essere classificate in vario modo, ad esempio:
È utile conoscere la base teorica delle varie metodiche al fine di acquisire consapevolezza rispetto al metodo di valutazione della composizione corporea utilizzato.
Dal punto di vista pratico può essere utile classificare le metodiche in base alla loro facilità di utilizzo, sia in termini di praticità che in termini di costi.
Questa classificazione fornisce delle informazioni utili dal punto di vista pratico ma non ci fornisce indicazioni sulla base teorica delle metodiche.
Una classificazione più utile per comprendere la base teorica delle metodiche più utilizzate è quella proposta da Heymsfield et al. (1996) e riportata nella tabella.
In questo caso le metodiche vengono suddivise in metodiche in vitro e metodiche in vivo. Le metodiche in vivo a loro volta vengono distinte in metodiche meccanicistiche (indirette) o descrittive (doppiamente indirette) a seconda se si basano su funzioni meccanicistiche o descrittive come spiegheremo in seguito. Da questa classificazione si evince che le metodiche che più frequentemente sono utilizzate in ambulatorio per la loro facilità d’uso e per il basso costo sono metodiche descrittive e quindi doppiamente indirette.
Classificazione teorica dei metodi per determinare la composizione corporea nell'uomo. (Modificata tratta da Techniques used in the measurement of body composition: an overview with emphasis on bioelectrical impedance analysis. Heymsfield SB, Wang Z, Visser M, Gallagher D, Pierson RN Jr. Am J Clin Nutr. 1996 Sep; 64 (3 Suppl):478S-484S.)
Le metodiche in vitro consistono essenzialmente nell’analisi della carcassa e sono, per ovvii motivi, non applicabili negli studi sull’uomo.
Comunque molti metodi in vivo si basano sui dati disponibili dall’analisi chimica della carcassa in animali (di cui un esempio schematico è dato in figura) e su di un numero molto limitato di analisi condotte su cadaveri umani (Keys and Brozek 1953, Brozek et al. 1963).
I dati ottenuti da analisi chimiche in vitro di pochi cadaveri umani (5 uomini ed una donna) costituiscono la base per le assunzioni normalmente utilizzate per i metodi in vivo.
Ad esempio da queste analisi si concluse che il 73% della massa magra è costituito da acqua e che la quantità di potassio è pressoché costante nella massa magra. Questi dati sono utilizzati nelle analisi in vivo.
Si può ovviamente essere in dubbio sulla qualità di questi dati (basso numero dei campioni, alta variabilità nell’età dei campioni ecc.), ma questi dati formano la base per i metodi in vivo.
Comunque, il bisogno di analisi in vitro sui cadaveri è stato notevolmente ridotto grazie all’introduzione del metodo in vivo di analisi di attivazione neutronica che può fornire le stesse informazioni.
Le metodiche in vivo di determinazione della composizione corporea sono tutte metodiche indirette che si basano sulla funzione:
C= f (Q)
Dove:
C= componente ignoto
Q=quantità misurabile
f=è la funzione che mette in relazione il componente ignoto con la quantità misurabile.
Tutte le metodiche in vivo si basano su una funzione di questo tipo che mette in correlazione una componente ignota da misurare con una quantità misurabile.
Per un approfondimento: Systematic organization of body-composition methodology: an overview with emphasis on component-based methods. Wang ZM, Heshka S, Pierson RN Jr, Heymsfield SB. Am J Clin Nutr. 1995 Mar;61(3):457-65
Q è la quantità misurabile e può essere una:
Quindi le metodiche in vivo si possono classificare in:
Per un approfondimento: Systematic organization of body-composition methodology: an overview with emphasis on component-based methods. Wang ZM, Heshka S, Pierson RN Jr, Heymsfield SB. Am J Clin Nutr. 1995 Mar;61(3):457-65
I metodi basati sulle proprietà applicano la formula generale:
C=f (P)
Dove P è la proprietà misurabile.
Le proprietà che in genere sono misurate nelle metodiche di valutazione del peso corporeo sono poche: dimensioni antropometriche, peso corporeo, attenuazione ai raggi X, impedenza ecc.
I metodi basati sulle componenti applicano la formula generale:
Cu= f (Ck)
Dove Cu è il componente ignoto e Ck è il componente noto.
I componenti noti devono essere prima derivati usando metodi basati sulle proprietà.
Il concetto che sta alla base dei metodi basati sulle componenti è che esiste una relazione quantitativa stabile tra componenti noti ed ignoti.
Per esempio la massa magra (fat free mass= massa priva di grasso) può essere determinata dall’acqua totale corporea assumendo che in un adulto sano il 73% della massa magra è costituita da acqua.
Alcuni metodi sono basati sia su proprietà misurabili che su componenti noti. Questi metodi combinati applicano la formula generale:
Cu=f (P,Ck)
Esempi di questi includono la stima del grasso corporeo dal volume corporeo (proprietà misurabile) e dall’acqua totale corporea (componente misurabile).
Quindi in base alla tipologia di Q misurabile possiamo distinguere:
E’ da notare che ciascuna delle tre tipologie di metodiche può utilizzare una funzione matematica f di tipo I o di tipo II.
La funzione matematica che mette in relazione il componente ignoto da determinare C, con la quantità Q misurabile (proprietà, componente o entrambe) può essere di due tipi:
TIPO II: METODICHE MECCANICISTICHE
TIPO I: METODICHE DESCRITTIVE
Queste metodiche sono tutte basate su equazioni di regressione derivate statisticamente.
Queste metodiche hanno in comune tre caratteristiche:
La formula base può essere di tipo descrittivo o meccanicistico a seconda della tipologia di funzione che mette in relazione il componente ignoto con la quantità misurabile
Le sei categorie di metodiche di determinazione della composizione corporea in vivo. Immagine modificata da Techniques used in the measurement of body composition: an overview with emphasis on bioelectrical impedance analysis. Heymsfield SB, Wang Z, Visser M, Gallagher D, Pierson RN Jr. Am J Clin Nutr. 1996 Sep;64(3 Suppl):478S-484S.
1. Presentazione del corso: definizione di stato nutrizionale e sua valutazione
2. Classificazione dei metodi per determinare la composizione corporea
3. Metodiche meccanicistiche: densitometria
4. Metodiche meccanicistiche: idrometria o diluizione isotopica
5. Metodiche descrittive: antropometria ed indici antropometrici
6. Antropometria: circonferenze corporee
7. Plicometria
10. Analisi metaboliche utili nella valutazione dello stato nutrizionale
11. Valutazione del bilancio energetico: introito energetico e abitudini alimentari
12. Valutazione del bilancio energetico: spesa energetica e fabbisogno energetico
Techniques used in the measurement of body composition: an overview with emphasis on bioelectrical impedance analysis. Heymsfield SB, Wang Z, Visser M, Gallagher D, Pierson RN Jr. Am J Clin Nutr. 1996 Sep;64(3 Suppl):478S-484S.
Systematic organization of body-composition methodology: an overview with emphasis on component-based methods. Wang ZM, Heshka S, Pierson RN Jr, Heymsfield SB. Am J Clin Nutr. 1995 Mar; 61(3):457-65.
1. Presentazione del corso: definizione di stato nutrizionale e sua valutazione
2. Classificazione dei metodi per determinare la composizione corporea
3. Metodiche meccanicistiche: densitometria
4. Metodiche meccanicistiche: idrometria o diluizione isotopica
5. Metodiche descrittive: antropometria ed indici antropometrici
6. Antropometria: circonferenze corporee
7. Plicometria
10. Analisi metaboliche utili nella valutazione dello stato nutrizionale
11. Valutazione del bilancio energetico: introito energetico e abitudini alimentari
12. Valutazione del bilancio energetico: spesa energetica e fabbisogno energetico
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