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Maria Filomena Caliendo » 10.Ecozoogeografia - parte seconda


La dispersione

La frammentazione influenza i movimenti degli animali.
L’ambiente può interferire col fenomeno della dispersione e con effetti differenti in funzione di sesso, età, fitness e dimensione corporea.

  • Le specie:
    • Possono reagire in modo neutro o favorevole.
    • Possono risentirne (Uccelli).
  • A livello intraspecifico → Maggior competizione per le risorse e per lo spazio.
  • A livello interspecifico →Predazione da specie generaliste provenienti dalla matrice.
  • Conseguenza → Riduzione del tempo medio di vita → Alteraz. genetiche, demografiche, sociali.
Dispersion = una specie, in assenza di vincoli, in fase di crescita demografica si espande nel tempo.

Dispersion = una specie, in assenza di vincoli, in fase di crescita demografica si espande nel tempo.


La dispersione (segue)

Dispersione = processo, presente nel ciclo biologico di un organismo, mediante il quale esso o i suoi propaguli si allontanano dal sito naturale, assumendo una distribuzione meno aggregata.

  • Dispersione:
    • Attiva (dispersione diretta degli individui).
    • Passiva (affidata a vettori biotici o fisici).

La dispersione (segue)

 

  • Ruolo:
    • Evitare le conseguenze dell’inbreeding.
    • Resource/mate competition.
  • Tipi:
    • Giovanile.
    • Riproduttiva.
Dispersal = f. non  graduali, coinvolgenti solo una parte della popolazione e che implicano il superamento di una barriera.

Dispersal = f. non graduali, coinvolgenti solo una parte della popolazione e che implicano il superamento di una barriera.


La dispersione (segue)

  • Le modalità di dispersione dipendono:
    • Caratteristiche biologiche della specie.
    • Caratteristiche individuali (sesso, età ecc.).
  • Movimenti:
    • Regolari/irregolari/giornalieri.
    • Stagionali/migratori.
    • Di dispersione.
    • Legati ad espansione dell’areale.
  • La D. può avvenire:
    • Scale spazio-temporali differenti.
    • Modalità diverse.

> Dispersione in specie legate ad habitat effimeri.

La dispersione (segue)

Barriera = Qualsiasi fattore che ostacola la diffusione e la dispersione di una specie.

Per gli esseri viventi l’ambiente è anisotropo e le sue frazioni si comportano in modo variabile.

Natura = discontinuità ambientali fisiche o biologiche.

Efficacia = porosità, assorbanza, varia nel tempo.

La dispersione (segue)

Può esser poco appariscente a causa di barriere:

  • Barriere acquatiche:
    • Ostacolano specie terrestri.
    • Causano microevoluzione.
    • Dipendono da vari fattori.
  • Barriere terrestri:
    • Difficile per organismi acquatici di grandi dimensioni.
    • Effetti diversificati per organismi terrestri.

La dispersione (segue)

Esistono varie unità di disseminazione (stadi larvali, quiescenti, adulti, spore, semi, frutti, cellule)

  • Tipi:
    • Anemocora (plancton aereo, balloning, semi di piante, Phragmites australis).
    • Idrocora (lenticchia, giacinto, peste d’acqua, animali marini (larva), a. d’acqua dolce (no larva), Dreissena, traghettamento a. terrestri).
    • Per foresi o zoocora, epi-endozoocora, zampe migratori, insetti e Coleotteri.
    • Antropocora (chiocciole, ape, carabidi nei porti).
  • Un colonizzatore fallisce:
    • Non è una femmina gravida o una pianta che può attecchire.
    • Non trova le piante o animali di cui si nutre.
    • Non trova il clima adatto.
    • Trova nuovi predatori.
    • Trova competizione efficace.
    • Genera poca prole o è a strategia K.

Le estinzioni

Estinzione = Fatto inevitabile. Costituisce il 99,5 % di tutte le specie comparse sulla Terra.

Estinzioni con sostituzione = vicarianti ecologici che si somigliano per la nicchia occupata e spesso per morfologia (dinosauri → mammiferi, Mammiferi sud america → nord america, tilacino → dingo).

Le estinzioni (segue)

Estinzioni senza sostituzione = es. trilobiti, ammoniti.

Pseudoestinzione = quando una specie dà origine a specie nuove (homo ergaster → homo sapiens), non accettata da filogenestisti e cladisti.

Turnover = ricambio di una specie nel corso del tempo. Da 1 a pochi milioni di anni. Dipende dal tasso di origine O e dal tasso di estinzione di una specie E.

T = O + E/2

Tipi di estinzione
Le estinzioni possono essere distinte in locali e globali rispetto al fattore spazio, oppure in normali (turnover), di massa (numerosi taxa) o catastrofiche (di massa in poche migliaia di anni) in riferimento al fattore tempo.

Estinzione del permiano (250 Ma)

Determinò la scomparsa di Labirintodonti, Anapsidi e 8 ordini di Insetti su 27 con la comparsa di Sinapsidi, Dinosauri e Diapsidi.
Si modificò anche il benthos con la comparsa di Molluschi scavatori.

Cause
Creazione della Pangea II con clima continentale e arido e la scomparsa dei bacini poco profondi, molto ricchi e produttivi.
Secondo alcuni AA ci sarebbero stati fenomeni vulcanici effusivi con liberazione di polveri e solfati, producenti < T e piogge acide.
Nessun impatto di meteoriti (no tracce di iridio).

L’estinzione del cretaceo

(65 Myr) Fine del dominio dei Dinosauri ed esplosione evolutiva dei Mammiferi.
Limite K/T (Kreide/Tertiar) (Cretaceo/Cenozoico).

Cause

Frazionamento della Pangea II con diminuzione dei mari epicontinentali, oppure impatto cosmico (meteorite di 10,4 km di diametro): presenza di Iridio da 20 a 160 più alte del normale. Impatto nello Yucatàn.
Conseguenze: onda alta 5 km, liberazione di 1015 moli di CO2 ed SO2 con formazione di piogge acide (1016 moli di H2SO4). Abbassamento della temperatura (polveri) per alcuni anni. Il freddo e il buio successivi provocarono la scomparsa dei Dinosauri e di organismi di fondali bassi.

Il limite riconosciuto al Raton pass (Colorado). Fonte Wikipedia.

Il limite riconosciuto al Raton pass (Colorado). Fonte Wikipedia.


L’estinzione del Paleocene

(57 My) Riguardò soprattutto gli organismi marini (90% del volume della biosfera). Estinzione dei Foraminiferi.

Cause

Riscaldamento dei mari profondi da meno di 6° a circa 10° C.

Ammonite estinta nel Cretacico-Paleocene. Fonte  Wikipedia.

Ammonite estinta nel Cretacico-Paleocene. Fonte Wikipedia.


L’estinzione del Pleistocene

(0.01 My) Ultima in ordine di tempo. Grande importanza nella definizione dei biomi odierni.

Cause
glaciazioni con periodi di freddo lunghi mediamente 100.000 anni interrotti da periodi interglaciali di 10-20.000 anni. L’estinzione di massa si verificò al termine dell’ultima glaciazione (10.000 anni fa). Infatti nell’ultimo interglaciale in quella che è l’attuale Europa, vivevano elefanti, rinoceronti, ippoppotami, leoni, iene (clima mediterraneo in Gran Bretagna);
pressione “venatoria” da parte dell’uomo;
sinergie tra overkill e variazioni climatiche che hanno limitato l’areale delle specie;
Eurasia (presenza antica dell’uomo): estinzioni in tempi lunghi (10 – 40.000 anni);
Nordamerica (presenza dell’uomo recente): estinzioni in tempi brevi (10.000 anni);
Africa (presenza antica dell’uomo ma assenza di glaciazioni): assenza di estinzioni pleistoceniche;
grande mammifero = peso > 40 kg:
Eurasia estinti 11 su 43 (26%);
Nordamerica estinti 38 su 54 (70%);
Africa estinti 4 su 56 (7%).

L’estinzione del Olocene

(10.000 anni fa ad oggi) Ben conosciute e spesso ad opera dell’intervento diretto o indiretto dell’uomo:

  • Caccia (mammiferi).
  • “Competizione” (“nocivi”) (cani, gatti, manguste).
  • Introduzioni (come la Perca del Nilo).
Perca del Nilo. Fonte  Wikipedia.

Perca del Nilo. Fonte Wikipedia.


Le estinzioni di fondo

Lento e continuo turnover. I ritmi sono dovuti alle caratteristiche ecologiche dei taxa:

  • I caratteri che permettono la sopravvivenza nelle estinzioni di massa non sono gli stessi che permettono la sopravvivenza normale.
  • L’estinzione di massa mina l’equilibrio preesistente , favorendo taxa sfavoriti dalla selezione naturale.
Opisthobranchia. Fonte Wikipedia.

Opisthobranchia. Fonte Wikipedia.


I materiali di supporto della lezione

M. Zunino e A. Zullini . Biogeografia . La dimensione spaziale dell'evoluzione. Casa ed. Ambrosiana, Milano.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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