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Maria Filomena Caliendo » 16.I piani faunistici venatori: Applicazioni di tecniche zoogeografiche.


Piani faunistici regionali

  • Con essi si vuol assicurare che le comunità faunistiche siano distribuite sul territorio nelle migliori condizioni qualitative e quantitative e, al contempo, si vuol garantire a chi caccia il diritto all’esercizio dell’attività venatoria.
  • Sono demandati alle Regioni e alle Province per il territorio di propria competenza. E hanno durata quinquennale.
  • Gli strumenti per perseguire tali obiettivi sono elencati nella L. 157/92 e L.R. 8/96, che prevedono il coordinamento dei Piani faunistici provinciali da parte della Giunta Regionale.
Tratto da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Tratto da Milone M., Caliendo M. F.et al.


Piani faunistici regionali (segue)

I piani forniscono indicazioni e perimetrazioni di massima sui territori in cui possono esser istituiti:

  1. Oasi di protezione.
  2. Zone di ripopolamento e cattura.
  3. Centri pubblici e privati di produzione della selvaggina.
  4. Zona per addestramento cani e gare con/senza selvaggina.
  5. Zone in cui sono collocabili gli appostamenti fisi.
  6. Valichi montani interessati da rotte migratorie.

L’art. 10 della L.8/96 prevede la quota di territorio ASP da destinare alla produzione di fauna selvatica, quella per la gestione privata della caccia,la destinazione della rimanente parte a forme di gestione programmata della caccia.

Piani faunistici regionali (segue)

Al suo interno si possono distinguere una parte analitica propedeutica ed una parte più spiccatamente programmatica.

La parte analitica del piano contiene:

  • una analisi ambientale dell’intero territorio provinciale effettuata utilizzando cartografia digitalizzata e georeferenziata gestita mediante l’uso di Sistemi Informativi Territoriali;
  • La determinazione della superficie di territorio utilizzabile a fini di gestione faunistico-venatoria (superficie agro-silvo-pastorale);
  • determinazione del comprensorio omogeneo con sistema complesso di dati e analisi statistiche multivariate;
  • una analisi delle popolazioni di specie oggetto di caccia e di specie di interesse gestionale che conduce, utilizzando appropriate tecniche di elaborazione statistica, alla definizione delle vocazioni territoriali di ogni singola specie;
  • una analisi ponderata della validità degli Istituti faunistici esistenti (Oasi, ZRC, AFV, ecc.) e delle loro potenzialità in termini di produttività faunistica.

Piani faunistici regionali (segue)

La parte programmatica del piano contiene invece:

  • strategie di gestione a medio e lungo termine per ogni specie di interesse venatorio (fagiano, lepre, starna, pernice rossa, cinghiale ecc);
  • strategie di gestione a medio e lungo termine per ogni specie di interesse gestionale (corvidi, uccelli acquatici, volpe, capriolo ecc.);
  • proposte di modifica o revoca degli istituti faunistici (Oasi, ZRC, AFV, ecc.);
  • programma di miglioramento ambientale nelle zone di ripopolamento e cattura anche in previsione della reintroduzione e dell’immissione di alcune specie (starna e coturnice).

Piani faunistici regionali (segue)

Un piano faunistico deve prevedere l’individuazione di siti faunistici d’interesse, sia nazionale che regionale. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Un piano faunistico deve prevedere l'individuazione di siti faunistici d'interesse, sia nazionale che regionale. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.


Piani faunistici regionali (segue)

Nella parte analitica è prevista una analisi delle popolazioni 
di specie oggetto di caccia e di specie di interesse gestionale, per le quali si devono elaborare cartine di distribuzione. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Nella parte analitica è prevista una analisi delle popolazioni di specie oggetto di caccia e di specie di interesse gestionale, per le quali si devono elaborare cartine di distribuzione. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.


Piani faunistici regionali (segue)

Per ciascuna specie occorre anche elaborare la mappa di presenza /assenza sul territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Per ciascuna specie occorre anche elaborare la mappa di presenza /assenza sul territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Per ciascuna specie occorre anche elaborare la mappa di presenza /assenza sul territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Per ciascuna specie occorre anche elaborare la mappa di presenza /assenza sul territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.


Piani faunistici regionali (segue)

Per quanto riguarda gli Uccelli occorre elaborare anche cartine distributive relative alla diversa fenologia delle specie presenti sul territorio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Per quanto riguarda gli Uccelli occorre elaborare anche cartine distributive relative alla diversa fenologia delle specie presenti sul territorio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.


Piani faunistici regionali (segue)

Anche per le diverse fenologie degli Uccelli occorre identificare i siti faunistici di maggior interesse per programmare una oculata pianificazione. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Anche per le diverse fenologie degli Uccelli occorre identificare i siti faunistici di maggior interesse per programmare una oculata pianificazione. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.


Piani faunistici regionali (segue)

Per le specie emergenti occorre elaborare cartine di distribuzione relative al territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Per le specie emergenti occorre elaborare cartine di distribuzione relative al territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Per le specie emergenti occorre elaborare cartine di distribuzione relative al territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Per le specie emergenti occorre elaborare cartine di distribuzione relative al territorio oggetto di studio. Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.


Piani faunistici regionali (segue)

Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.

Cartine tratte da Milone M., Caliendo M. F.et al.


I materiali di supporto della lezione

Piani faunistico–venatorio della Regione Campania o delle varie province campane.

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