I piani di miglioramento ambientale costituiscono uno strumento finanziario finalizzato a incentivare interventi di creazione, ripristino o mantenimento di condizioni ambientali idonee alla vita della fauna selvatica, nonché di riduzione dell’impatto ambientale, causato dalle attività agricole negli agroecosistemi, soprattutto nei riguardi della distribuzione, della densità e della biodiversità delle popolazioni costituenti le specie di fauna selvatica regionale.
I soggetti, sia pubblici che privati, beneficiari dei contributi previsti dal piano di miglioramento ambientale sono:
Gli interventi sono concessi per le seguenti attività:
Gli interventi di cui sopra devono essere effettuati su terreni ricadenti o all’interno del territorio a caccia programmata o all’interno delle Oasi di protezione e/o Zone di ripopolamento e cattura.
I miglioramenti ambientali a fini faunistici hanno lo scopo di modificare i fattori antropici negativi, anche per evitare, per quanto possibile, interventi di ripopolamento faunistico, che sono in ogni caso un artificio.
Dal punto di vista tecnico si dividono in due settori:
Con “impatto ambientale” si intende l’insieme degli effetti causati da un’azione sull’ambiente nel suo complesso. La valutazione di impatto ambientale (VIA) è uno strumento finalizzato a individuare, descrivere e valutare gli effetti dell’attuazione o meno di un determinato progetto, introdotta a livello europeo con la Direttiva CEE 337/85 e integrata recentemente con la Direttiva 11/97CE. La VIA è stata recepita in Italia con la Legge n. 349 dell’8 luglio 1986. E’ una procedura tecnico – amministrativo, svolta dalla pubblica amministrazione, basandosi sia su informazioni fornite dal proponente un progetto, sia sulla consulenza di altre strutture della pubblica amministrazione, nonché dalla partecipazione di gruppi sociali appartenenti alla comunità.
Si cerca quindi di prevedere quali saranno i costi ed i benefici nel caso in cui si attuino delle modifiche di uno stato di fatto.
Gli obiettivi
La V.I.A. è uno strumento di supporto decisionale tecnico-politico finalizzato a:
La VIA viene effettuata considerando i seguenti fattori ambientali, anche in correlazione tra di loro:
Una VIA termina con il provvedimento di valutazione dell’impatto ambientale emesso dall’Autorità Competente, obbligatorio, vincolante e sostitutivo di ogni altro provvedimento in materia ambientale e di patrimonio culturale. Il provvedimento di valutazione d’impatto ambientale fa luogo dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA), e comprende le procedure di valutazione d’incidenza (VINC).
Il termine massimo per l’emissione del provvedimento di VIA è fissato in 150 giorni (12 mesi per le opere complesse).
Lavoro svolto per la valutazione d’impatto ambientale riguardo la fauna nel sito Selva di Chiaiano
Il lavoro svolto riguarda studi e analisi di dati bibliografici e di rilievi originali effettuati nell’area delle colline settentrionali di Napoli (Camaldoli, Cave di Chiaiano, ecc.) e redazione di una relazione descrittiva nelle modalità utili al suo inquadramento nello studio di impatto ambientale.
Lavoro svolto per la valutazione d’impatto ambientale riguardo la fauna nel sito Selva di Chiaiano
Gli elaborati prevedevano i seguenti aspetti:
Fonte Google Maps.
Sintesi della significatività dell’impatto delle diverse azioni di progetto sulla fauna
Gli indicatori usati sono i seguenti:
Classificando i valori degli indicatori come segue si ottiene una matrice di sintesi delle valutazioni.
Conclusioni
Gli impatti sulla componente faunistica sono prevalentemente a scala locale e correlati alla distruzione dell’habitat rupestre.
La cava rappresenta un habitat per specie rupestri, alcune delle quali di importanza comunitaria (pipistrelli).
Rapportati al territorio metropolitano o provinciale, questi impatti diventano poco significativi, perché l’habitat rupestre è molto diffuso sul territorio; inoltre, va considerato che persino gli edifici vengono utilizzati da molte specie come equivalenti di rupi (rondoni, pipistrelli, rapaci, passeri, ecc.).
Le specie dell’habitat boschivo subiscono scarso impatto poiché le superfici interessate dall’intervento (allargamento strada, traffico di camion, profilatura dell’orlo del ciglio di cava) sono piuttosto esigue rispetto alla superficie boscata della Selva di Chiaiano.
Alcune semplici e facilmente applicabili misure di mitigazione possono migliorare le condizioni faunistiche, ma non risolvere l’eliminazione dell’habitat rupestre a scala locale.
1. Presentazione del corso e della materia
3. Concetto di specie in Zoogeografia
7. La classificazione zoogeografica
8. Metodi di classificazione biogeografica
9. Ecozoogeografia - parte prima
10. Ecozoogeografia - parte seconda
11. Zoogeografia dei Protostomi
13. Biogeografia dei Tetrapodi
14. Biogeografia storica - parte prima
15. Biogeografia storica - parte seconda
16. I piani faunistici venatori: Applicazioni di tecniche zoogeografiche.
17. Gli Atlanti: Applicazioni di tecniche zoogeografiche
18. Piani di miglioramento ambientale e valutazioni d'impatto