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Enrico Rebeggiani » 8.Le misure dell'economia: produzione, lavoro e consumo (fonti statistiche, indicatori, metadati)


Le fonti statistiche: alcune dimensioni di classificazione

Tipologie di fonti:

  • Ufficiali o non ufficiali, in relazione all’organismo che produce i dati.
  • Autonome o amministrative, se i dati vengono raccolti a fini amministrativo o meno.
  • Continuative, periodiche o occasionali, a seconda della tempistica della rilevazione.
  • Di stato o di flusso, se i dati si riferiscono ad una rilevazione relativa ad un dato momento o se si riferiscono ad un intervallo di tempo.
  • Censuarie o campionarie, se si riferiscono all’insieme della popolazione o ad una parte.

Le caratteristiche della fonte statistica

Microdati:

Ci si riferisce ai dati elementari, cioè relativi alla singola unità da cui sono stati rilevati.

Macrodati:

Si definiscono tutti i dati che sono il risultato di un calcolo effettuato sui microdati, secondo criteri definiti.

Metadati:

Sono costituiti da tutte le informazioni di carattere qualitativo e quantitativo riguardanti le modalità di produzione dei dati.

La qualità del dato statistico: un concetto multidimensionale

Le dimensioni della qualità del dato:

  • Rilevanza: è relativa al contesto in cui si utilizza il dato.
  • Trasparenza: si riferisce all’accessibilità e dall’usabilità della fonte.
  • Comparabilità: si riferisce alla possibilità di compiere confronti spazio-temporali dei dati statistici riguardanti un dato fenomeno.
  • Coerenza: si riferisce alle modalità di costruzione dei dati (standard metodologici, definizioni e classificazioni omogenee).
  • Accuratezza: riguarda il grado di corrispondenza fra i valori ottenuti ed i valori reali della caratteristiche nella popolazione di riferimento.
  • Tempestività: connessa all’intervallo temporali che intercorrono tra il momento di rilevazione e quello di diffusione.
  • Completezza: consiste nella sua capacità di fornire un quadro informativo esaustivo del dominio di interesse.

L’uso dei dati statistici: le analisi secondarie

In cosa consiste un’analisi secondaria:

È ogni analisi relativa ad informazioni che sono state ottenute in precedenza con finalità e problematiche anche diverse da quelle originarie per cui sono stati collezionati i dati.

I vantaggi:

Le analisi secondarie consentono di leggere i dati collezionati da molteplici punti di vista eliminando i costi e i tempi della fase di raccolta.

L’Istituto Nazionale di Statistica: ISTAT

L’organismo italiano di produzione di statistiche:

  • L’ISTAT è stato istituito nel 1926
  • Ha compiti di indirizzo e coordinamento del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN)
  • Predispone il Piano statistico nazionale
  • Esegue Censimenti e altre rilevazioni ufficiali
  • Predispone nomenclature e cura le metodologie ufficiali
  • Pubblica dati e ricerche
  • Ha rapporti con le organizzazione statistiche internazionali

Risorse:

Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT)

Il sistema statistico nazionale: il SISTAN

Una rete nazionale per l’informazione statistica:

  • Con la legge 322/89 è stato istituito il SISTAN.
  • Il coordinamento è affidato all’ISTAT.
  • Fanno parte del SISTAN gli enti e organismi pubblici d’informazione statistica, gli uffici di statistica delle amministrazioni e degli enti pubblici, delle Cciaa, delle aziende sanitarie e gli uffici di statistica dei soggetti privati che svolgono funzioni di interesse pubblico.
  • L’obiettivo è quello di garantire l’unità di indirizzo, l’omogeneità dei metodi e della razionalizzazione dei flussi dell’informazione statistica ufficiale.

Risorse:

Sistema Statistico Nazionale (SISTAN)

L’ufficio statistico delle Comunità Europee: EUROSTAT

L’informazione statistica in Europa:

  • L’EUROSTAT è stato fondato nel 1958.
  • Ha il compito di creare le condizioni per l’elaborazione di statistiche armonizzate e compatibili nei paesi membri dell’Unione Europea.
  • Promuove l’adozione di un linguaggio statistico comune: standardizzazione, classificazione, omogenizzazione, ecc.
  • Coordina il Sistema Statistico Europeo (SSE) che comprende tutti gli organismi statistici ufficiali degli stati membri.
  • Coordina il SS e riceve, controlla, armonizza e diffonde l’informazione statistica.

Risorse:

L’ufficio statistico delle Comunità Europee (EUROSTAT)

Le fonti statistiche relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Le principali fonti statistiche:

  • ISTAT, sezione “Sviluppo e innovazione”: dati ed analisi sull’uso delle ICT nelle imprese e nella PA, le ICT nelle famiglie e l’utilizzo da parte degli individui.
  • EUROSTAT, sezione “Information Society Statistics”: dati comparati a livello europeo sulla diffusione e l’uso delle ICT nelle imprese, nella PA, nelle famiglie e tra gli individui; dati sulle politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, sull’e-Commerce, sulle e-skills degli individui.
  • OECD, sezione “Information and Communication Technology”: documenti con analisi e dati comparati sullo sviluppo delle ICT nei paesi Ocse.

La rappresentazione dei dati

I dati statistici hanno un forte potere persuasivo

e in quanto “dati” tendono a presentarsi come informazione intrinsecamente autorevole.

Questo pone due questioni:

  • La ricerca della massima cura nella scelta delle fonti e nella correttezza dell’elaborazione quando si producono dati
  • La massima attenzione analitica nell’utilizzo di dati, specie quando sono presentati in forma grafica e intuitiva.

In ogni caso la selezione dei dati e la limitazione del corredo statistico vanno a vantaggio dell’attenzione

Risorse:

E. Tufte sulla presentazione delle informazioni quantitative (en)

La rappresentazione dei dati

Presentazione di Hans Roslings alla TED-conference del 2007

Conclusioni: le fonti statistiche

L’uso delle fonti statistiche:

  • I dati statistici rappresentano una risorsa cruciale per l’analisi dei fenomeni sociali ed economici.
  • L’utilizzo dei dati statistici presuppone una conoscenza approfondita della fonte e della natura dei dati (Metadati).
  • I principali istituti di statistica a livello nazionale e internazionale offrono numerose fonti di dati relative alla diffusione delle ICT nelle imprese, nella pubblica amministrazione, nelle famiglie e tra gli individui.
  • La presentazione grafica delle informazioni statistiche ha notevole impatto comunicativo

Prossima lezione

I dilemmi della compatibilità socio-ambientale dello sviluppo

Il modello di sviluppo alla luce delle disuguaglianze globali e della crisi ambientale:

  • Questioni di compatibilità sociali dello sviluppo economico, con particolare attenzione all’equa distribuzione delle risorse.
  • La sostenibilità ambientale del modello di sviluppo e il paradigma dello sviluppo sostenibile.
  • La critica radicale alla crescita economica: l’approccio della decrescita.
  • L’impatto ambientale sull’utilizzo energetico della new economy.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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