Joshua Meyrowitz
Continuando il nostro percorso nell’ambito del cosiddetto determinismo tecnologico, non possiamo non citare Joshua Meyrowitz, autore che nella sua opera Oltre il senso del luogo esplicita il suo pensiero circa l’impatto che i media elettronici hanno avuto sul comportamento quotidiano degli individui.
Il lavoro di Meyrowitz intende rappresentare il punto di incontro delle teorie di McLuhan e quelle dell’ interazionismo simbolico Goffman, ritenute dallo studioso due teorie complementari.
Mentre la teoria di Goffman descrive la vita sociale come una specie di recita sul palcoscenico, in cui ogni attore sociale interpreta la propria parte a seconda della situazione, non tenendo conto però del fatto che le situazioni sociali sono soggette al cambiamento, la teoria di McLuhan, invece, spiega in modo più dettagliato il cambiamento che si registra nei comportamenti quando vengono a cambiare le modalità di interazione; come abbiamo potuto vedere nella lezione su questo autore, egli sottolinea come l’introduzione e la diffusione dei media elettronici abbia modificato l’equilibrio sensoriale.
Anche questa teoria risulta però carente in un punto: non spiega infatti perchè i media provochino tali cambiamenti.
Ora, come già detto Meyrowitz considera complementari queste due teorie, ed individua il loro punto di incontro in quella che possiamo definire struttura delle situazioni sociali; egli sostiene che nel momento in cui cambia una situazione cambierà di conseguenza il ruolo che i soggetti assumeranno in tale situazione.
In pratica le situazioni sociali rappresentano dei contesti all’interno dei quali sono previsti dei comportamenti ed esclusi altri. Cambiando i limiti dei contesti cambieranno anche le definizioni e i comportamenti situazionali.
A tal proposito lo stesso Meyrowitz propone un esempio utile per chiarire il concetto appena espresso.
Pensiamo alle differenti parole che, un giovane universitario, sceglierebbe per raccontare la sua vacanza a Londra agli amici ed ai professori.
Nel primo caso egli assumerà il ruolo di amico e il racconto avrà un tono informale, mentre nel secondo caso, con molta probabilità, il racconto avrà un tono più formale e il giovane si soffermerà su dettagli diversi.
Secondo Meyrowitz, il telefono, la radio, ma in particolar modo la televisione, hanno cambiato il modo in cui le persone possono essere fisicamente presenti in un luogo.
Permettendo alle persone di comunicare tra loro senza dover condividere il medesimo spazio, o il medesimo tempo, questi media hanno determinato un cambiamento in queste due fondamentali categorie, creando così nuovi ambienti sociali.
I media, dunque, più che influenzarci con i loro contenuti, ci influenzano andando a modificare la geografia situazionale della nostra vita sociale.
L’intento di Meyrowitz è quello di studiare tanto gli effetti dei media, quanto il cambiamento dei comportamenti sociali nel momento in cui si adattano alle nuove situazioni determinate dai media stessi, il tutto attraverso il metodo circostanziale, cioè lo studio dei confini delle situazioni; in questo modo lo studioso cercava di colmare i vuoti sia della prospettiva portata avanti da Goffman sia della prospettiva di McLuhan.
Tra queste due teorie Meyrowitz individua un punto di contatto definendo le situazioni come sistemi informativi: solo così può spiegare perchè una situazione può non essere confinata in uno spazio fisico.
Un sistema informativo rappresenta un modello di accesso alle informazioni, e la struttura di tale sistema influenza la capacità degli individui di accedere alle informazioni trasmesse.
Esempio
La struttura del sistema informativo presente in un libro, permette l’accesso alle informazioni contenute soltanto a chi ha un determinato livello di alfabetizzazione.
Nel suo libro, Meyrowitz, descrive in particolar modo come tre categorie di ruoli sociali siano state trasformate dall’introduzione dei media elettronici:
Ad ogni categoria poi applica tre variabili:
Questa categoria di ruoli è legata all’identità di gruppo, pensiamo ad esempio ai concetti di femminilità e mascolinità.
Secondo Meyrowitz un gruppo è coeso nel momento in cui i membri condividono tra loro informazioni da cui sono esclusi gli estranei al gruppo.
I media elettronici però possono determinare la fusione dei gruppi tradizionali, in quanto modificano il sistema di condivisione delle informazioni, in pratica il “chi condivide informazione sociale con chi”.
Il concetto di noi viene poi determinato dalla condivisione di comportamenti da scena e retroscena, ancora una volta, quindi, nel momento in cui i media elettronici permettono di rivelare tali comportamenti, determinano un cambiamento nell’identità del gruppo.
Infine, se pensiamo a come le attività di un gruppo siano legate alla condivisione di uno spazio fisico, possiamo vedere come la diffusione dei media elettronici abbia determinato un cambiamento nel rapporto tra il luogo e la situazione sociale.
Questa categoria di ruoli si lega alla socializzazione, e in particolare al passaggio dall’infanzia all’età adulta. Tutti i processi di socializzazione comportano che gli individui abbiano accesso ad informazioni proprie del gruppo di appartenenza; nei passaggi da uno stadio all’altro è necessario poi acquisire i ruoli da scena e retroscena adeguati allo stadio; Come nel caso dei ruoli dell’essere, anche in questo caso i media elettronici possono determinare, secondo Meyrowitz, una confusione tra i tradizionali stadi.
«La nostra cultura sembra essere sempre più caratterizzata da un’omogeneizzazione tra infanzia e maturità» [Bifulco, Vitiello, 2004, p. 70].
Prima di descrivere il cambiamento nell’ambito di questa categoria di ruoli, è bene sottolineare la distinzione che Meyrowitz fa tra potere e autorità: il potere si possiede mentre l’autorità deve essere rappresentata.
Un soggetto avrà uno status elevato nel momento in cui avrà informazioni che gli permettono di mantenere il controllo sugli altri; più i sistemi informativi che trasmettono tali informazioni limitano l’accesso alle conoscenze, più aumenta l’autorità. I ruoli legati all’autorità devono poi mantenere riservati i comportamenti da retroscena oltre ad esercitare il controllo sul territorio.
I media elettronici tendono però a fondere i sistemi informativi, per cui l’autorità di certi status su altri tende a diminuire; a ciò si aggiunga che spesso, tali media, mostrano sia comportamenti da scena che comportamenti da retroscena oltre che a non garantire la separazione tra luogo fisico e inaccessibilità sociale alle conoscenze, determinando un ulteriore declino dell’autorità.
I media elettronici, come la televisione, rispetto a quelli tradizionali, come il libro, veicolano le informazioni in modo più semplice ed immediato, tanto da permettere a gruppi differenti di avere accesso alle stesse conoscenze. Essi tendono ad unire ambienti che prima erano separati, e ciò si verifica anche quando si tratta degli spazi della scena e degli spazi del retroscena, tenuti separati dai media tradizionali e invece uniti da quelli elettronici.
Altra fondamentale differenza sta nella tipologia dei messaggi, mentre un libro attraverso la modalità discorsiva, presenta una struttura simbolica astratta e lontana dalla realtà, la televisione veicola informazioni soprattutto attraverso le immagini, che riproducono la realtà.
E così quindi che si viene a creare una forma di interazione che in passato era possibile solo attraverso il reciproco contatto faccia a faccia, ed è per questo motivo che Meyrowitz sostiene che sia cambiato il senso del luogo.
Il Determinismo Sociale: i principali approcci teorici
1. L'approccio fenomenologico allo studio della realtà sociale
2. Esteriorizzazione e Oggettivazione
3. Interiorizzazione e Socializzazione
4. Il determinismo tecnologico
5. M. McLuhan e la teoria generale dei media
6. Régis Debray: immaginario e tecnologie
7. J. Meyrowitz: oltre il senso del luogo
8. Il determinismo sociale: Philippe Breton e l'utopia della comunicazione
11. La Morte