I controlli sugli organi possono concernere:
I controlli mirano ad accertare:
Caratteristiche sistema preesistente alla Costituzione:
La Costituzione del 1948 si è limitata a prevedere, attribuendolo a un organo della regione, un controllo sugli atti degli enti locali senza disporre nulla riguardo agli organi.
Legge n. 62/1953 non interviene in materia → inalterata disciplina del TU comunale e provinciale del 1915.
La legge n. 142/1990 disciplina la materia (Capo IX artt.39 e 40 nonché articoli 38, 49 e 64).
Trasferita senza sostanziali modifiche nel TUEL del 2000.
Attuali riferimenti normativi
TUEL Titolo VI Controlli Capo II Controllo sugli organi.
Art. 141 Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali.
Ipotesi di scioglimento:
Comma 1, lett. a)
Scioglimento consegue all’esercizio di una attività contraria alle regole poste dall’ordinamento da parte di un organo che sia in grado di funzionare regolarmente.
Lett. b): ipotesi di impossibilità di assicurare il normale funzionamento di organi e servizi
Organi
Sindaco e presidente della provincia:
Consiglio comunale o provinciale:
Sotto la vigenza delle norme preesistenti, tali ipotesi venivano fatte rientrare dalla giurisprudenza nell’ipotesi di violazione di legge.
Lett. c): relativa agli obblighi di carattere finanziario
Ipotesi generale
Lo scioglimento è disposto con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno.
Al decreto viene allegata una relazione del ministro sui motivi del provvedimento e di esso è data comunicazione al parlamento (art.141, comma 6).
Il decreto è pubblicato nella G.U. della Repubblica italiana.
Nomina di un Commissario.
Provvede alla gestione dell’ente fino al rinnovo del consiglio al primo turno elettorale utile previsto per legge.
Nel caso di Scioglimento per impedimento, decadenza, rimozione e decesso:
Il sistema si corregge da sé.
Tutti i consiglieri cessano dalla carica.
Ma possono conservare gli incarichi esterni loro attribuiti (art. 141, comma 5). Si vuole impedire che altre funzioni e altri organi, non direttamente oggetto del provvedimento emesso all’esito del controllo subiscano disfunzioni.
Come si dirà di seguito, questa ipotesi non è applicabile nel caso di scioglimento per infiltrazioni di tipo mafioso.
I consiglieri possono impugnare il provvedimento dinanzi al TAR per motivi di legittimità.
Art.142 TUEL legittimatio ad officium degli amministratori che abbiano dato prova di indegnità rispetto al mandato fiduciario.
Amministratori: Sindaco, Presidente della provincia, Presidenti dei consorzi e delle comunità montane, Componenti dei consigli e delle giunte, Presidenti dei consigli circoscrizionali.
Cause atti contrari alla Costituzione e per gravi violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico.
Effetto: Rimozione.
Procedimento: D.M. dell’interno motivato e contenente l’indicazione dei fatti concreti che giustificano la sanzione.
Non è prevista pubblicazione in G.U. né trasmissione al Parlamento.
Può essere impugnato dinanzi al TAR.
Emergenza rifiuti Campania
D.L. 6 novembre 2008, n. 172.
Conversione in legge n. 210/2008 “Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, nonché misure urgenti di tutela ambientale”.
Ambito di riferimento
Nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti.
Province in caso di grave inosservanza degli obblighi inerenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti e alla individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti.
Comuni In caso di grave inosservanza di specifici obblighi posti a loro carico inerenti la disciplina dei rifiuti (es. raccolta, anche differenziata, trasporto, etc.).
Procedura
il Sottosegretario di Stato delegato alla gestione dell’emergenza.
Assegnazione all’ente interessato di un congruo termine perentorio per adottare i provvedimenti dovuti o necessari; decorso inutilmente tale termine proposta motivata del medesimo Sottosegretario.
Provvedimento decreto del Ministro dell’interno di rimozione del sindaco, del presidente della provincia, del sindaco o i componenti dei consigli e delle giunte.
Decreto prefettizio di sospensione.
Nelle more dell’adozione del provvedimento di (1) scioglimento e (2) rimozione possono essere emanate misure cautelari:
Generale potere del prefetto di “inviare appositi commissari presso le amministrazioni degli enti locali territoriali ed istituzionali … per reggerle, per il periodo di tempo strettamente necessario, qualora non possano per qualsiasi ragione funzionare”.
Con legge 15 luglio 2009, n. 94 è stato sostituito l’originario art. 143 che disciplina lo “Scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare. Responsabilità dei dirigenti e dipendenti”.
I consigli comunali e provinciali sono sciolti al ricorrere di talune condizioni.
Concreti, univoci e rilevanti elementi:
Condizioni per l’applicazione della norma.
I “collegamenti” e i condizionamenti devono essere tali da:
Ambito d’applicazione: non solo gli “organi politici” ma anche l’amministrazione stricto sensu (rectius, segretario comunale o provinciale, direttore generale, dirigenti e dipendenti degli enti locali).
Prefetto nomina Commissione d’indagine.
Commissione
Prefetto
Lo scioglimento è disposto con d.P.R, su proposta del Ministro dell’interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla trasmissione della relazione, ed è immediatamente trasmesso alle Camere.
Contenuti della proposta
Effetti dello scioglimento → cessazione dalla carica di consigliere, di sindaco, di presidente della provincia, di componente delle rispettive giunte e di ogni altro incarico comunque connesso alle cariche ricoperte.
Differenza con l’ipotesi generale di scioglimento.
Insussistenza condizioni per scioglimento.
“Inquinamento mafioso” amministrazione.
D.M. interno, su proposta del prefetto, adozione “ogni provvedimento utile” a ripristinare la legalità nell’ente.
Provvedimenti adottabili:
Pubblicazione in G.U. del d.P.R.
Allegati:
Efficacia temporale.
Decreto di scioglimento conserva i suoi effetti per un periodo da 12 a 18 mesi prorogabili.
Elezioni dei nuovi organi comunali o provinciali.
Sanzioni e incandidabilità
Gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento non possono essere candidati alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo.
Ulteriori destinatari norme sullo scioglimento e sulla sospensione (in quanto compatibili e ove non diversamente previsto da leggi regionali) anche a:
In questo caso è sufficiente il solo Decreto del Ministro dell’Interno.
Critica.
3. Le premesse delle riforme. Dagli anni '90 al Tuel
5. Le Fonti del diritto - parte seconda
6. Le Fonti del diritto - parte terza
7. Le Fonti del diritto - parte quarta
8. Le Fonti del diritto - parte quinta
9. Città metropolitane. Roma città capitale. Decentramento comunale
10. Comunità montane. Unioni dei comuni, Forme associative.
11. Organi Comune Provincia. Forma governo
12. Elezioni. Status amministratori
14. Funzioni e Servizi pubblici locali
15. Il sistema dei controlli – parte prima
16. Il sistema dei controlli - parte seconda
17. Il sistema dei controlli - parte terza
18. La responsabilità degli amministratori e dipendenti degli enti locali
3. Le premesse delle riforme. Dagli anni '90 al Tuel
5. Le Fonti del diritto - parte seconda
6. Le Fonti del diritto - parte terza
7. Le Fonti del diritto - parte quarta
8. Le Fonti del diritto - parte quinta
9. Città metropolitane. Roma città capitale. Decentramento comunale
10. Comunità montane. Unioni dei comuni, Forme associative.
11. Organi Comune Provincia. Forma governo
12. Elezioni. Status amministratori
14. Funzioni e Servizi pubblici locali
17. Il sistema dei controlli - parte terza
18. La responsabilità degli amministratori e dipendenti degli enti locali
I podcast del corso sono disponibili anche su iTunesU e tramite Feed RSS.