Discriminazione genetica
Prof. Emilia D’Antuono
Le questioni sollevate dal dibattito sulla new eugenics, sebbene relative per lo più a tecnologie che non sono ancora disponibili, consentono di individuare alcuni possibili rischi e di delineare uno sfondo di riflessione sul tema.
Il problema più pressante: la discriminazione genetica.
Il rischio di una diminuzione di fatto di diritti che si accompagna paradossalmente ad un incremento di possibilità tecnologiche consente di sviluppare un filo rosso tra le lezioni della storia, i problemi del presente, le ansie per il futuro.
Il contesto attuale: la discussione intorno a diagnosi pre-impianto e selezione degli embrioni.
Pendio scivoloso o rischio sicuro?
Legittimare la selezione solo per la cura della salute di alcune malattie ereditarie gravi? Gli effetti indiretti della redazione dell’elenco dei casi possibili (→ discriminazione dei portatori delle malattie in elenco).
La necessità di una tutela sostanziale delle scelte riproduttive “difficili”; lo Stato che, pur mantenendo una sua non interferenza rispetto alle scelte, non abbandona le coppie e i nati.
Un triumvirato di principi (proposto da Stefano Rodotà):
Un dato difficile da interpretare.
Dover capire e dover scegliere.
Imprescindibilità del principio di autonomia: necessità di una consulenza capace di spiegare senza imporre decisioni.
La consulenza genetica: due mondi a dialogo. La scienza deve considerare l’impatto dei suoi risultati nella vita delle persone. L’individuo deve aprirsi alla complessità delle questioni legate al funzionamento dei geni.
Art. 11 convenzione di Oviedo (Non discriminazione) :«Ogni forma di discriminazione nei confronti di una persona sulla base del suo patrimonio genetico è vietata.
I precedenti: gli usi discriminatorii praticati da assicurazioni e datori di lavoro.
Rischi connessi ad un uso improprio dei dati genetici:
«Il tema della eguaglianza … è quello che più d’ogni altro riassume i problemi etici, sociali e giuridici legati ai test genetici. La genetica consente di dare massima evidenza… al tempo stesso … ai fondamenti comuni e alla irriducibile diversità fra le persone… ma proprio la possibilità di identificare specificità e diversità può essere anche sfruttata per distinguere, discriminare, escludere». S. RODOTA’ 2005
1. Identità e storia della Bioetica, parte prima
2. Identità e storia della Bioetica, parte seconda
3. Identità e storia della Bioetica, parte terza
4. Identità e storia della Bioetica, parte quarta
5. Identità e storia della Bioetica, parte quinta
6. La procreazione medicalmente assistita
7. Vita nascente: l'embrione, il più enigmatico dei viventi
10. Direttive anticipate di trattamento
11. Vivere la morte - Difficile eutanasia
12. Dis-sensi - Discordanze etiche, disuguaglianze giuridiche
13. Le biotecnologie: introduzione
14. Le biotecnologie per la Salute
15. L'eugenetica I
16. L'eugenetica II
17. New eugenics
S. RODOTA', La vita e le regole, Milano, 2005 (citato).
A. BUCHANAN, D. W. BROCK, N. Daniels, D. Wikler, From chance to choice. Genetics & Justice, Cambridge, 2001 (citato)
N. AGAR, Liberal eugenics, Oxford, 2004 (citato)
C. CASONATO, Discriminazione genetica, saggio
1. Identità e storia della Bioetica, parte prima
2. Identità e storia della Bioetica, parte seconda
3. Identità e storia della Bioetica, parte terza
4. Identità e storia della Bioetica, parte quarta
5. Identità e storia della Bioetica, parte quinta
6. La procreazione medicalmente assistita
7. Vita nascente: l'embrione, il più enigmatico dei viventi
10. Direttive anticipate di trattamento
11. Vivere la morte - Difficile eutanasia
13. Le biotecnologie: introduzione
14. Le biotecnologie per la Salute
15. L'eugenetica I
16. L'eugenetica II
17. New eugenics
23. Le carte internazionali: il cammino della condivisione
24. Bioetica ed estensione della cittadinanza
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