An unprecedented opportunity
Il 1996: Alla fine del primo dibattito presidenziale con Bill Clinton, il candidato repubblicano Bob Dole menziona il proprio indirizzo web incoraggiando la gente a visitarlo, e diventando di conseguenza il primo candidato a legittimare Internet come un tool politico.
E’ tuttavia soltanto quando i principali partiti approdano su Internet con i propri siti web che la rete viene ufficialmente riconosciuta come una unprecedented opportunity per riconnettere la gente al processo politico.
Qui il deus ex machina è sembrato essere il blog, salutato come la tecnologia in grado di riportare il web nell’occhio del ciclone elettorale. Con il suo potere di evocazione di una nuova sfera pubblica e di penetrare l’immaginario collettivo attraverso l’emancipazione (dal web? dalla politica?) di una nuova élite culturale, consapevole del proprio ruolo ed in grado di gestire dall’interno le dinamiche dell’opinione.
La democrazia è particolarmente vulnerabile ai profondi cambiamenti dell’ambiente mediatico. Sul tappeto – nel contesto della rete – ci sono dunque almeno tre ordini di questioni:
E’ fondamentale comprendere come il passaggio da un sistema proprietario e broadcast dell’informazio ne ad un sistema diffuso e netcast sia suscettibile di modificare il processo di formazione dell’opinione pubblica.
Stabilità nel tempo, interdipendenza e razionalità sembrerebbero essere le condizioni per la costituzione di quella massa critica di opinioni in grado di rivendicare una sua legittimità di espressione ed ascolto. Per essere intercettate dai processi democratici e svolgere a pieno titolo la propria funzione di agenda.
Ragionare sul potenziale di persuasione di un candidato alla luce del solo utilizzo della variabile tecnologica equivale a rendere un pessimo servizio sia al blog che alla politica. Al primo perchè lo si riduce a strumento di mera propaganda, alla seconda perché la si identifica tout court con la comunicazione.
Il blog si configura come la risposta tecnologica a quanto il marketing politico va predicando da tempo.
Vale a dire il passaggio ad un nuovo approccio di comunicazione le cui caratteristiche salienti sono:
Le due dimensioni di analisi
Le elezioni americane del 2004 si segnalano non per l’adozione del blog come strumento di comunicazione politica, ma per il ritorno della Politica nell’immaginario collettivo.
A causa della delicata congiuntura internazionale è andato crescendo il grado di competitività delle elezioni: per gli elettori votare Dean, Kerry o Bush non è più indifferente.
Per utilizzare il blog come nuovo strumento di espressione politica occorre ricordarsi di due cose:
2. Il paradigma della necessità della comunicazione
3. Il modello pubblicistico ed il modello mediatico della comunica...
4. La mediatizzazione della politica
5. Attori e Flussi della comunicazione politica
6. Media e Istituzioni: Quarto e Quinto Potere
7. Quadro teorico: le teorie dei media onnipotenti
8. Quadro teorico: le teorie degli effetti limitati
9. Quadro teorico: le teorie dei media potenti
10. Il concetto di opinione pubblica: la questione definitoria
11. I processi di formazione dell'opinione pubblica: two step flow ...
12. Approfondimento: Teoria della Spirale del Silenzio
13. Approfondimento: La Teoria della Agenda Setting
14. La campagna elettorale: professionalizzazione e marketing
15. La campagna elettorale: attori e strategie
16. La Campagna Permanente: Presidenza Retorica e Going Public
17. Approfondimento: la War Room dei Consulenti Politici
18. Riti e simboli
Antonella Napolitano, Chi sarà il primo presidente tecnologico
Evelina Bruno, E-politics. Ancora molta strada da fare
Rosanna De Rosa, Appunti per un'analisi della blogosfera, Paper 2003