Per documento intendiamo materiale informativo su un determinato fenomeno sociale che esiste indipendentemente dall’azione del ricercatore. Esso viene prodotto dai singoli individui o dalle istituzioni per finalità diverse da quelle della ricerca sociale (Corbetta 1999, 437).
Il fatto che il documento esista indipendentemente dalla ricerca presenta due vantaggi:
In genere, i documenti sono prodotti in forma scritta, rientrano, però, in questa categoria anche le cosiddette “tracce materiali” – come avviene anche in altre discipline come l’antropologia o la storia – e le testimonianze e i ricordi sul proprio passato.
I tipi di documenti si distinguono sulla base di chi li produce:
L’analisi dei documenti personali ha avuto un ruolo centrale nella ricerca storica nella ricostruzione della personalità dei suoi protagonisti. Nella ricerca sociale l’uso dei documenti si colloca in un’altra prospettiva: l’attenzione si sposta verso “la gente comune” per cercare di ricostruire le dinamiche e le relazioni sociali a partire dalla visione dei protagonisti stessi. Infatti, i documenti personali, pur essendo differenti da soggetto a soggetto, hanno in comune la caratteristica di “visioni dal di dentro”.
I documenti, introdotti nella ricerca sociale agli inizi degli anni ‘20 da William Thomas e Florian Znaniecki ne Il contadino polacco in Europa e in America (1918), furono largamente utilizzati dalla Scuola di Chicago. In breve tempo questo strumento di ricerca decadde per poi avere un nuovo periodo di sviluppo a partire dagli anni ‘80.
E’ possibile rintracciare 5 tipi di documenti personali raggruppabili in due insiemi:
Sono rintracciabili molti tipi di testimonianze orali (storie personali, metodo biografico, approccio biografico) riassumibili in due forme principali, le storie di vita e le storie orali.
Storie di vita: è il racconto della propria vita fatto dalla stessa persona ad un intervistatore attraverso conversazioni o interviste. L’oggetto è l’individuo, la sua storia, le sue emozioni e il suo modo di vedere. Le storie di vita sono distinguibili a seconda delle modalità di analisi e di presentazione del materiale raccolto.
Storie orali: è il racconto di una persona su avvenimenti ai quali essa stessa ha preso parte. L’oggetto, in questo caso, è la società, la sua cultura, i suoi costumi e gli avvenimenti. La presentazione dei racconti è di tipo descrittivo ed interpretativo con brevi brani dell’intervista che aiutano il lettore a comprendere il fenomeno.
Ogni fenomeno della vita associata produce un documento, non c’è un atto istituzionale che non generi un documento. Ogni documento è il prodotto della vita istituzionalizzata, studiarli significa, quindi, studiare la cultura di una società.
In genere sono testi scritti e non si riferiscono solo a momenti particolarmente importanti di una società (come ad esempio, il testo di una legge) ma anche a momenti di vita quotidiana di una società.
L’uso di questi documenti presenta una serie di vantaggi: la non reattività, la possibilità di analisi diacroniche e i costi ridotti.
Gli svantaggi consistono essenzialmente nella possibile incompletezza delle informazioni e nell’ufficialità della rappresentazione: spesso i documenti sono la rappresentazione oggettiva della realtà istituzionale ma ne danno solo una rappresentazione ufficiale.
1. Metodo, metodologia, tecnica, epistemologia, gnoseologia
2. Il problema del metodo nella scienza
3. Il problema del metodo nelle scienze sociali
4. Il concetto di paradigma nelle scienze sociali
5. I paradigmi fondativi I: Positivismo
6. Gli sviluppi successivi: Neopositivismo e Postpositivismo
7. I paradigmi fondativi II: Interpretativismo
8. Il metodo qualitativo e il metodo quantitativo a confronto
9. Approcci standard e approcci non standard alla scienza
10. La struttura “tipo” della ricerca quantitativa
11. Tipi di unità di analisi nella ricerca sociale
12. Gli strumenti elementari della conoscenza: concetti, asserti e ...
13. La trasformazione del concetto in indicatori
14. La trasformazione di un indicatore in variabile: la definizione...
15. Le variabili
16. Misurazione e scale: la proposta di Stevens
17. Classificazione, misurazione, conteggio, scaling: la proposta d...
18. Classificazione, misurazione, conteggio, scaling: la proposta d...
19. La ricomposizione degli indicatori e la costruzione degli indic...
22. La tecnica delle scale di atteggiamento. La scala Likert
23. La tecnica delle scale di atteggiamento. La scala Guttman
24. La tecnica delle scale di atteggiamento. Le scale auto-ancorant...
25. Le fonti statistiche ufficiali
27. Campionamento non probabilistico
28. L'approccio qualitativo. L'osservazione partecipante
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