Le funzioni dell’analisi bivariata sono due:
L’analisi bivariata è, dunque, lo studio della relazione di due variabili intesa come covariazione e causalità.
Occorre tener presente che l’analisi bivariata studia relazioni statistiche e quindi probabilistiche. Questo implica che se attestiamo l’esistenza di una relazione tra la variabile genere (X) e la variabile reddito (Y), potremmo dire che probabilmente il genere influenza il reddito, basandoci anche sulla media della nostra distribuzione.
Il che non implica che vi saranno in quest’ultima anche dei casi in cui tale influenza non si manifesta.
Sulla base dei dati riportati in matrice non è possibile stabilire se l’eventuale associazione tra due variabili (X ed Y):
Se ci si basa esclusivamente sulla matrice dei dati, non è possibile stabilire se, date due variabili X ed Y, X influenza Y (Unidrezionalità) o viceversa o si influenzano a vicenda (Bidirezionalità) e se, stabilito che si influenzano a vicenda, X influenza Y tanto quanto Y influenza X (asimmetria) o se X e Y si influenzano reciprocamente allo stesso modo (simmetria).
Sono le conoscenze del ricercatore circa la natura delle due proprietà a stabilire:
Possono verificarsi tre situazioni (Figura) :
Esistono tecniche di analisi che, preventivamente, consentono di stabilire la direzione della relazione, ma nessuna di queste consente di stabilire la simmetria/asimmetria.
Se ci si basa esclusivamente sulla matrice, non è possibile nemmeno stabilire se, date due variabili X ed Y, la loro associazione è diretta o indiretta.
Non è possibile, cioè, stabilire se la loro associazione è frutto di una reale relazione o se è determinata dalla relazione che esse hanno con altre variabili (t).
Anche in questo caso ci si affida all’esperienza del ricercatore.
Per stabilire “statisticamente” se la relazione è diretta o indiretta si ricorre, come vedremo, all’analisi tri-variata (Cfr. Lez. 29).
Attraverso l’introduzione della variabile di controllo (t), se la relazione è indiretta, si possono verificare due tipi di relazione:
Una relazione si dice unidirezionale se, date due variabili A e B, è possibile ipotizzare che A influenzi B senza che A ne sia influenzata. La prima variabile sarà detta indipendente la seconda valibile sarà detta dipendente. In questo caso, quindi la relazione ha un’unica direzione.
Una relazione si dice bidirezionale asimmetrica se, date due variabili A e B, si ipotizza che ci sia un’influenza reciproca e che A influenza B con una forza minore con cui B influenza A (o viceversa). In questo caso, quindi la relazione ha una doppia direzione.
Una relazione si dice bidirezionale simmetrica se, date due variabili A e B, si ipotizza che ci sia un’influenza reciproca e che A influenza B con la stessa forza con cui B influenza A (o viceversa). Anche in questo caso, quindi, la relazione ha una doppia direzione
Nella ricerca sociale noi non possiamo stabilire la direzione della relazione, ma possiamo solo ipotizzarla.
La direzione di causalità viene stabilita dal ricercatore in base a due elementi:
2. Metodo scientifico e ricerca sociale
3. Le fasi della ricerca sociale
4. Tipi di proprietà e tipi di variabili
5. Le variabili
7. Esercitazione: le variabili
8. L'autonomia semantica delle categorie di risposta
9. Introduzione all'analisi delle variabili
10. L'analisi dei dati con variabili categoriali non ordinate
11. Introduzione all'analisi delle distribuzioni di dati con variab...
12. L'analisi dei dati con variabili categoriali ordinate
13. Introduzione all'analisi dei dati con variabili cardinali
14. L'analisi dei dati con variabili cardinali
15. Lo studio della concentrazione di una variabile cardinale trasf...
16. La curva normale
17. Trasformazioni delle variabili: standardizzazione e deflazione
18. La trasformazione delle variabili
19. Rapporti statistici, serie storiche e territoriali
22. La relazione tra due variabili dicotomiche
23. La relazione tra due variabili con categorie non ordinate - pri...
24. La relazione tra due variabili con categorie non ordinate - sec...
25. Relazione tra una variabile categoriale e una cardinale
26. Il diagramma di dispersione
27. Introduzione all'analisi della relazione tra due variabili card...
28. La relazione tra due variabili cardinali
29. Introduzione all'analisi trivariata
30. Esercitazione: tipi di variabili
Ballatori E., 1988, Statistica e metodologia della ricerca, Galeno, Città di Castello.
Marradi A., 1997, Linee guida per l'analisi bivariata dei dati nelle scienze sociali, Franco Angeli, Milano.
Ricolfi L., 1993, Tre variabili. Un'introduzione all'analisi monovariata, Angeli, Milano.