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La Corte in Rete » Telmo Pievani, Da Darwin a Gould: 150 anni di evoluzionismo


Incontro con Telmo Pievani

Da Darwin a Gould: 150 anni di evoluzionismo

Il 2009 è stato l’anno celebrativo di Charles Darwin, per il bicentenario della nascita e per il centocinquantenario della pubblicazione de “L’Origine delle specie”.
Con Telmo Pievani si è affrontato un percorso nella storia del pensiero di Darwin, uno spunto per capire la sua teoria dell’evoluzione e come essa stessa si sia sviluppata fino ad oggi. Federica offre una sintesi dell’incontro tenutosi nell’ambito di Come alla Corte di Federico II, ovvero parlando e riparlando di scienza.

Telmo Pievani

Telmo Pievani


Da Darwin a Gould: 150 anni di evoluzionismo

La teoria dell’evoluzione evolve, benché i fraintendimenti circa la sua salute scientifica non siano mancati nemmeno in occasione delle celebrazioni del bicentenario darwiniano del 2009, peraltro molto apprezzate dal pubblico nel nostro paese. Sono state avanzate interpretazioni secondo cui attualmente esisterebbero più “teorie dell’evoluzione” in contrasto l’una all’altra. Altri sostengono tesi secondo cui la teoria sarebbe entrata in crisi e non verrebbe sostituita da una nuova soltanto per un attaccamento dogmatico dei biologi all’”ortodossia” darwiniana.

Articolo completo

Telmo Pievani
Professore di Filosofia della scienza
Università degli Studi di Milano – Bicocca

Il filmato completo, in streaming, è disponibile su: Comeallacorte

Il filmato completo, in streaming, è disponibile su: Comeallacorte


Verso la teoria dell’evoluzione

Darwin formula la teoria dell’evoluzione appena tornato dal viaggio del Beagle (rimase in giro cinque anni dal 1831 al 1836) ma in realtà questo fu solo il primo dei suoi viaggi, ci fu un secondo viaggio, di altri cinque anni, un viaggio tutto mentale, ed è quello che fa compilando i suoi taccuini privati, è qui che la teoria nasce giorno per giorno.

Beagle. Fonte: Wikipedia

Beagle. Fonte: Wikipedia


I think. L’albero o corallo della vita

L’albero della vita. Wikipedia

L'albero della vita. Wikipedia


I Taccuini nel cassetto

The tree of life should perhaps be called the coral of life, base of branches dead; so that passages cannot be seen. … Between genera immens gap of relation, or the finest gradation, or rather greater distinction.

C. Darwin, Notebook B, luglio 1837

Non ci sono rami portanti o secondari, ogni ramo ha pari dignità.

Ma qual è il meccanismo che alimenta l’albero?

La storia della vita è una storia di diversità di specie.

Una specie è una questione di tutto o niente, o si separano oppure tornano a mescolarsi tra di loro, si separano o tornano ad unirsi tra loro e non succede niente.

Il filmato completo, in streaming, è disponibile su: Comeallacorte

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Accumulo di lenti cambiamenti su tutta la popolazione

Accumulo di lenti cambiamenti su tutta la popolazione


Verso la teoria degli equilibri punteggiati (Eldredge e Gould)

Un secolo dopo i Taccuini

Darwin aveva un po’ ragione da giovane, un po’ ragione da vecchio, perchè non aveva dati sufficienti per rendersi conto che le due visioni non erano incompatibili, ma intimamente integrabili.

Il filmato completo, in streaming, è disponibile su: Comeallacorte

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Biografia

Telmo Pievani è professore associato di Filosofia della Scienza presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e vice-Presidente del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione. È segretario del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza di Genova e co-Direttore Scientifico del Festival delle Scienze di Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. È autore di 94 pubblicazioni, internazionali e italiane, socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti per la classe di Scienze, membro della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, coordinatore nazionale del Progetto PRIN 2007 sul comportamento adattativo dei sistemi biologici. È membro dell’editorial board delle riviste scientifiche internazionali Evolutionary Biology e Evolution: Education and Outreach. È direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione, e coordinatore scientifico del Darwin Day di Milano. Insieme a Niles Eldredge, è direttore scientifico del progetto enciclopedico “Il futuro del pianeta” di UTET Grandi Opere. Insieme a Niles Eldredge e Ian Tattersall, è il curatore scientifico dell’edizione italiana della mostra internazionale “Darwin. 1809-2009″ (Roma-Milano-Bari 2009-2010).

La «filosofia» di Darwin

Non è inutile ritornare su Darwin per porre il senso del fare filosofia oggi che, caduti i vecchi codici di conoscenza e di comportamento, originali problemi di teoria e di metodo sono proposti dai nuovi saperi positivi. Del suo modo di fare scienza colpisce, innanzitutto, il richiamo all’estesa documentazione, raccolta nel lungo viaggio (tra il 1831 e il 1836). Il problema del divenire in natura è studiato prima nel fenomeno che lo rende possibile (le «variazioni» intenzionali e quelle «accidentali»), poi nella sua causa (la «selezione naturale»). È il mondo moderno dinamico quello che lo scienziato inglese spiega, identificando il fondamento di una teoria generale della realtà naturale nel concetto biologico di evoluzione ramificata e progressiva, sostenuta dalla categoria romantica dell’infinito, visto realizzato nel finito, nella graduale e imperitura trasformazione dell’unica specie originaria.

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Fabrizio Lomonaco
Professore di Storia della filosofia
Università degli Studi di Napoli Federico II

Charles Darwin. Fonte: Wikimedia

Charles Darwin. Fonte: Wikimedia


Lo studio scientifico delle emozioni: una nuova rivoluzione darwiniana

Le emozioni hanno da sempre costituito un centro di interesse per la filosofia, la medicina, la retorica e l’arte, ma solo a partire dall’Ottocento le emozioni sono divenute un oggetto studiato dalla scienza. Charles Darwin, dopo aver a lungo riflettuto su tale argomento e realizzato molteplici osservazioni, nel 1872 pubblica il libro L‘espression delle emozioni nell’uomo e negli animali, che ha immediatamente un grande successo, ma che viene successivamente dimenticato per quasi un secolo. L’importanza e la forza innovativa di questo testo si è percepita solo con la vera e propria ‘rivoluzione emozionale’, che negli ultimi decenni sta modificando in profondità la neurobiologia, le scienze del comportamento e le scienze cognitive.

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Bernardino Fantini
Istituto di Storia della medicina
Università di Ginevra


Evoluzione e progresso

Immaginiamo di scrivere una storia dell’evoluzione dal punto di vista degli uccelli. Gli abitanti dell’aria collocherebbero i pipistrelli al vertice della classe dei mammiferi e non accetterebbero l’idea che un essere che non si solleva da terra ed è a lungo incapace di procurarsi il cibo da solo come l’uomo sia dotato di un’organizzazione superiore alla loro. L’ironico esperimento mentale dell’embriologo Karl Ernst von Baer risale al 1828, ma smaschera efficacemente i presupposti antropomorfici di una filosofia naturalistica della storia che, dagli anni ‘60 dell’800, ha per decenni accompagnato l’affermazione scientifica dell’idea di evoluzione intesa come trasformazione del mondo organico in base alla legge della selezione naturale.

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Edoardo Massimilla
Professore di Storia della Filosofia
Università degli Studi di Napoli Federico II


Charles Darwin e Anton Dohrn

Tutte le 1250 copie della “Origine delle Specie per mezzo della Selezione Naturale” furono vendute il 24 novembre 1859 appena pubblicate. Questo aprì una lunga serie di accesi dibattiti a nessuno dei quali l’autore, Charles Darwin, poté partecipare a causa della malattia (forse il morbo di Chagas) che lo affliggeva da quando era tornato dai cinque anni di viaggio intorno al mondo sul brigantino Beagle (1831-1836). La diffusione iniziale della teoria di Darwin riposò perciò sull’attività di quattro “evangelisti”: due inglesi, Thomas Huxley, “il bulldog di Darwin” e Alfred Wallace, il coscopritore della selezione naturale, nonché il creatore del termine “darwinismo”, e due tedeschi, Ernst Haeckel, il grande propagandista di Darwin in Europa continentale e Anton Dohrn, il fondatore della Stazione Zoologica di Napoli.

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Giorgio Bernardi
Presidente Unione Internazionale Scienze Biologiche

The Origin of Species, edizione 1859. Fonte: Wikipedia

The Origin of Species, edizione 1859. Fonte: Wikipedia


Gould e gli equilibri punteggiati

Però se consideriamo che alcuni geni attraverso i loro prodotti possono presiedere all’espressione coordinata di molti altri geni oppure che sono noti meccanismi di mutazioni plurime come quelle dovute all’improvviso e contemporaneo salto di posizione di alcuni elementi “mobili”0 presenti nel genoma di tutti gli organismi dai batteri all’uomo abbiamo anche la capacità di immaginare che in alcuni momenti della vita evolutiva di una specie vi possano essere esplosioni mutazionali. Gli studi futuri forse riusciranno a chiarirci meglio l’evoluzione. I convegni sul creazionismo, no.

Articolo completo

Luciano Gaudio
Professore di Genetica
Università degli Studi di Napoli Federico II

Scarica il dossier a cura della redazione di Come alla Corte  – Edizione 2009-2010

The tree of life

The tree of life


Francobollo commemorativo nel bicentenario della nascita di Darwin


Le lezioni del Corso

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