Un’analisi di mercato (nel seguito AM) si pone l’obiettivo di fornire informazioni alla dirigenza della funzione marketing (o, più in generale, al committente) per riconoscere le opportunità e i problemi del mercato e reagire convenientemente.
Il risultato atteso è il soddisfacimento dei bisogni conoscitivi generati dalla necessità di sviluppare azioni e strategie all’interno di un’organizzazione.
Il mezzo per ottenere questo risultato ha come momento cruciale l’individuazione e l’analisi sistematica e oggettiva delle informazioni rilevanti per la soluzione di un problema o l’individuazione di un’opportunità.
Lo sfondo è un mondo in movimento, parzialmente conoscibile e le azioni che verranno prese sulla base delle informazioni ottenute devono tenere conto di una componente di incertezza non eliminabile. Si potranno, ad esempio, delineare scenari futuri alternativi, ordinabili rispetto alla loro probabilità di concretizzarsi, per i quali predisporre strategie differenti e alternative.
Il Marketing opera in un ambiente incerto e perturbato. Si basa su 3 elementi che interagiscono fra loro:
Il suo fine consiste nell’individuazione dei bisogni e dei desideri del mercato obiettivo, nella loro soddisfazione con maggiore efficacia ed efficienza della concorrenza.
Individuazione di un segmento di mercato.
Costante verifica delle sue caratteristiche.
Obiettivo: assicurare sintonia tra opportunità di offerta ed esigenze della domanda.
Strumento
Necessità delle informazioni
Importanza di un sistema informativo aziendale:
<< Chi sono i consumatori? >>
<< Quanti e quali prodotti / servizi richiedono? >>
<< Quali sono le tendenze dei prezzi nei diversi segmenti di mercato? >>
<< Quali sono gli orientamenti della concorrenza? >>
Presupposti
L’avvenire non può mai essere completamente misurato e dominato:
Oggi l’AM è interdisciplinare.
Storicamente la statistica ha sempre svolto un ruolo centrale, rispetto alle altre discipline coinvolte: sociologia, psicologia, comunicazione.
Le prime indagini di mercato sono pioneristicamente svolte negli USA, alla fine dell’Ottocento.
L’evoluzione delle indagini campionarie sul piano metodologico, principalmente in Gran Bretagna nella prima metà del Novecento, dà un notevole impulso al suo sviluppo.
Le ricerche di mercato strettamente statistiche entrano in crisi con la Seconda Guerra Mondiale.
Nel dopo guerra si registra l’ingresso di nuove discipline con proprie tecniche e metodi di indagine.
L’evoluzione della statistica negli ultimi decenni la ha riportata in auge nell’ambito dell’AM (forse meno in Italia).
Oggi la Statistica ha di nuovo un ruolo fondamentale nelle ricerche di mercato, anche se sempre di più si è diffusa la consapevolezza delle possibili sinergie fra approccio quantitativo e approccio qualitativo
La foto rappresenta George Gallup, uno dei punti di riferimento nella storia delle ricerche di mercato. Nel 1935, egli fondò l’American Institute of Public Opinion e divenne famoso con i sondaggi elettorali per le presidenziali del 1936: predisse sorprendentemente, per l’epoca, la vittoria di Franklin D. Roosevelt con uno scarto del –6,8%.
Nel corso degli anni le discipline quantitative si dimostrano inadeguate.
Accanto all’alto potere sinergico dell’utilizzo congiunto della Statistica e delle Scienze Sociali e comportamentali, nasce la frattura fra approccio qualitativo e approccio quantitativo che segna negativamente molte delle attuali applicazioni delle tecniche di AM ed il loro ruolo all’interno di strategie di Marketing.
Anche la Statistica sviluppa metodologie sempre più sofisticate ed adatte al trattamento di situazioni complesse, nell’ambito delle teorie del campionamento, della verifica delle ipotesi, di approcci inferenziali non-parametrici, dello sviluppo di tecniche di analisi multivariata e multidimensionale, rese possibili dalle nuove disponibilità di strumenti di calcolo.
Come dovrebbe essere chiaro, la disciplina AM può essere vista come la valigetta di un tecnico: un contenitore di strumenti (metodologici).
La bravura del tecnico non consiste, soltanto, nel conoscere gli strumenti e nel saperli utilizzare.
La vera difficoltà è la scelta dello strumento giusto per il problema da risolvere.
Oggetto del corso sarà, prioritariamente, presentare (o richiamare) alcuni dei principali strumenti, cercando di contestualizzarli in casi applicativi.
Sarà, poi, comunque, l’esperienza, ma anche l’intuizione, a guidare l’attività di un buon ricercatore di mercato.
La prima grande divisione da considerare è quella fra metodi qualitativi e metodi quantitativi. I primi sono di regola appannaggio dei sociologi, i secondi degli statistici. Saranno, quindi, questi ultimi quelli diffusamente trattati nel corso, rimandando, per quelli qualitativi, al corso di Metodi per la Ricerca Sociale.
Nell’ambito dei metodi quantitativi, l’indagine di tipo statistico, “da questionario”, è lo strumento principe delle AM.
Momento cruciale è quello della progettazione dell’indagine.
Dopo una precisa definizione degli obiettivi conoscitivi, la scelta di maggior rilievo è la tecnica di rilevazione (personale, telefonica, autosomministrata via posta o via computer, ecc.). Si tratta di una scelta apparentemente operativa, ma determinante ai fini delle caratteristiche che avrà l’indagine.
Determinata alla luce di tempi e costi, condiziona la struttura e la lunghezza del questionario e la numerosità campionaria.
Determina, quindi, la qualità e la struttura dei dati da analizzare, nonché la precisione delle stime.
L’introduzione dei sistemi assistiti da computer (CASI, CATI, CAPI, CAWI) hanno significato un notevole miglioramento, consentendo la predisposizione di “questionari intelligenti”, dotati di procedure di controllo interne.
L’indagine “da questionario” può essere attuata sotto diverse condizioni.
Una prima grande distinzione riguarda l’ambito temporale.
Se l’indagine è riferita ad un unico periodo, magari articolandosi in realtà diverse, ad esempio, a livello regionale, si parla di indagini cross-section, finalizzate a soddisfare un fabbisogno conoscitivo relativo ad un istante temporale (quali caratteristiche hanno i miei clienti?).
Diverso è il caso in cui si vuole piuttosto comprendere un fenomeno in movimento (quali sono i meccanismi della fidelizzazione sul mio mercato?, Che effetto ha avuto la nuova campagna pubblicitaria?). In questo caso, occorre ripetere l’indagine in diversi istanti di tempo.
Gli strumenti sono diversi e verranno approfonditi in seguito perché consentono la risposta alle domande più interessanti sul mercato.
Per ora le citiamo: indagini ripetute, a campione ruotato, i panel.
Cross-sezionali (esplorative/confermative)
Longitudinali
Un gruppo di intervistati che si dichiara disponibile ad essere intervistato nel tempo.
Attenzione: tutte le indagini sul campo devono essere precedute da un’attenta indagine a tavolino, per raccogliere le informazioni disponibili sul fenomeno che si vuole analizzare.
- è molto più economico di un’indagine sul campo
- è molto utile nella definizione del problema
- aiuta a progettare la raccolta di dati primari
- aiuta nella definizione della popolazione e del campione
Dai tempi di Gallup, la consulenza nel campo dell’AM si è evoluta sorprendentemente.
Oggi si possono commissionare indagini nei più sperduti angoli del globo, affidandosi a multinazionali che operano capillarmente nel settore, quali ACNielsen e TNSofres.
Una visita ai loro siti Internet chiarisce meglio di una lezione cosa significa oggi fare AM.
Esistono, accanto alle filiali delle multinazionali (come Abacus/TnSofres), anche rilevanti realtà italiane, quali Doxa e Demoskpea.
Un’altra società interessante, collegata alla multinazionale GfK, è Eurisko, autrice di uno strumento di vasto utilizzo nell’ambito dell’AM: gli “stili di vita” degli italiani, prodotto dell’Indagine Sinottica.
Si tratta dell’individuazione di alcune figure-tipo, cui riferire i comportamenti di consumatori di diversi mercato di largo consumo.
L’associazione che le lega è l’ASSIRM, dalla consultazione del cui sito è possibile ricavare un’idea del mercato italiano delle ricerche di mercato.
1. Analisi di mercato: introduzione
2. Progettazione, realizzazione e controllo nelle indagini statistiche
3. Il trattamento dei dati mancanti
5. Richiami al campionamento statistico
6. La segmentazione del mercato I
7. La segmentazione del mercato II
9. Posizionamento di prodotti e/o marche