Il gruppo dei comandi Raccordo prevede: Raccordo su Spigolo, Raccordo variabile, Raccordo Faccia-Faccia e Raccordo tritangente.
La Finestra di Raccordo su Spigolo è mostrata in Fig. 9.44, in cui occorre assegnare il valore del Raggio e la selezione degli Spigoli.
Col comando Raccordo variabile si può assegnare una legge di variazione del raggio di raccordo tra due punti di uno spigolo, che può essere cubica o lineare.
Col comando Raccordo tritangente si esegue un raccordo tra tre superfici, di cui una verrà rimossa dopo aver effettuato il raccordo. Il raggio di raccordo è ben definito dalla condizione di tritangenza, nel caso che le Facce per il raccordo siano parallele, il raggio di raccordo è uguale alla metà della loro distanza. In Fig. 9.45 è mostrata la finestra di Definizione di Raccordo-tritangente, e un esempio di con Facce per il raccordo nonn parallele.
Col comando Smusso si ottiene lo smusso su spigoli, che devono essere selezionati sul modello solido. Nella Fig. 9.46 è mostrata la Finestra di Definizione di smusso con la Modalità Lunghezza/Angolo, per cui occorre assegnare un lunghezza e l’angolo. Se avessimo scelto la Modalità Lunghezza1/Lunghezza2 occorreva assegnare due lunghezze.
Il comando Sformo prevede tra opzioni: Angolo di Sformo, Linea reflessa di sformo, Angolo di sformo variabile. In Fig. 9.47 viene mostrata la finestra di Definizione di Sformo variabile, la Faccia da modellare (Ruotare) ha il colore marrone, la sua nuova posizione ha colore turchese, mentre l’elemento neutro ha colore azzurro. I valori dell’angolo di sformo variano da 15° a 30°.
Il comando Svuotamento permette di svuotare un modello solido fino ad uno spessore predefinto e di indicare quali facce occorre cancellare e se esistono altre facce con altro spessore. In Fig. 9.48 viene mostrata la finestra di Definizione di svuotamento con Spessore di 12 mm e due facce da cancellare (colore rosa fucsia).
Il risultato del comando è mostrato in Fig. 9.49.
Il comando Spessore permette di aggiungere uno spessore a delle superfici. In Fig. 9.50 è mostrata la finestra di Definizione di spessore con il valore dello spessore predefinto a una Faccia (colore rosa) ed un’altra Faccia ( colore turchese) con spessore diverso.
Il comando Filettatura/Maschiatura permette di trasformare un solido cilindrico o un foro cilindrico, rispettivamente in vite e madrevite. In Fig. 9.51 è mostrata la finestra di Definizione di Filettatura/Maschiatura in cui occorre selezionare la Faccia laterale cilindrica e la Faccia limite. La permette di scegliere il Tipo, che può essere metrica o non, la profondità e passo della filettatura.
Il comando Rimozione di Faccia permette di eliminare da un modello solido una faccia. In Fig. 4.52 è mostrata la finestra di Rimuovi definizione della faccia in cui occorre selezionare sul modello solido le Facce da rimuovere (colore fucsia).
Il primo gruppo di comandi delle features di trasformazione sono: Traslazione, Rotazione e Simmetria, che permettono di spostare il modello solido. Un altro comando è Specchio, che a differenza del comando Simmetria conserva il modello solido da specchiare. Il comando Specchio è molto utile per modelli simmetrici dove si è creata solo una parte. In Fig. 4.53 è mostrata la finestra di Definizione di Specchio in cui occorre selezionare la faccia di specchio. Il solido che viene specchiato è il Body corrente.
Un altro gruppo di comandi delle features di trasformazione contiene i comandi: Matrice rettangolare, Matrice circolare e Matrice personalizzata.
Questi comandi permettono di duplicare degli elementi o features solidi. Il comando Matrice rettangolare permette di duplicare un elemento solido secondo due direzioni, ottenendo un’array rettangolare.
Nella Definizione di matrice rettangolare occorre specificare le due Direzioni lungo le quali occorre duplicare gli elementi. I Parametri sono dei valori che indicano il numero n di duplicazioni (Ricorrenze) e la distanza d tra gli elementi. Al posto della Distanza, che deve essere costante per ogni Direzione, si può dare la lunghezza totale L=(n-1)d. L’Elemento di riferimento può essere un piano o una linea, indica la direzione lungo la quale si duplicherà l’elemento. Se si clicca su Inverti, si inverte la direzione lungo la quale avviene la duplicazione. L’Oggetto della matrice è l’elemento che deve essere duplicato. Se si clicca su Conserva le specifiche, si conservano alcune proprietà dell’elemento duplicato. Ad esempio se l’elemento è un foro passante, nella duplicazione i fori duplicati saranno passanti. In Fig. 9.54 è mostrata la finestra di Definizione di matrice rettangolare.
Il comando Matrice circolare permette di duplicare un elemento lungo tutta o parte di circonferenza. Nella Finestra di Riferimento assiale occorre definire i Parametri che riguardano il numero di Ricorrenza, l’Angolo, l’Oggetto e l’Elemento di Riferimento, che è l’asse di rotazione. L’Elemento di Riferimento può essere una linea o una superficie cilindrica. Nel Finestra di Definizione di corona si indicano il numero di cerchi e la loro distanza. In Fig. 9.55 è mostrata la finestra del comando Matrice circolare relativa a Definizione di corona. Nella stessa figura appare un modello solido su cui è stata applicata una matrice circolare avente per oggetto una tasca, con n= 6 , con inclinazione a 60° e su due cerchi.
Il comando di Scala permette di scalare delle lunghezza di un modello solido, rispetto ad assegnato riferimento, che può essere una superficie. In Fig. 9.56 è mostrata la Finestra del comando Scala; nell’esempio riportato viene selezionata una faccia di un modello e il fattore di Scala è posto a 1.5. Ciò comporta che tutte le lunghezze perpendicolari al piano di riferimento saranno scalate di un fattore uguale a 1.5.
Le icone delle features basate sulle superficie sono mostrate in Fig. 9.57 e indicano i seguenti comandi: Taglia, Superficie con spessore, Chiude una superficie, Superficie di chiusura.
Il comanda Taglia permette di tagliare una parte di un modello solido secondo una superficie.
In Fig. 9.58 è mostrata la finestra di Definizione di taglio in cui occorre selezionare l’Elemento di taglio. Sul modello appare una freccia che indica la parte che resta dopo l’operazione di taglio.
Il comando di Superficie con spessore permette di creare un solido da un superficie e definendo le due distanze di offset. In Fig. 9.59 è mostrata la finestra di Definizione di superficie con spessore ed il comando è applicato ad un piano di un solido.
Una superficie può essere creata con l’applicazione Avvia-Mechanical Design-Wireframe&Surface Design ( Fig. 9.60). Se si applica su tale superficie il comando Superficie con spessore si ha un solido che è mostrato in Fig. 9.61.
Durante la creazione del modello solido esistono dei comandi che permettono di rilevare le misure (lunghezza, area, ecc.) degli elementi. Le icone dei comandi Misura sono mostrate in Fig.9.11. In Fig. 9.62 è mostrata la finestra di Misura l’elemento per misurare la lunghezza di uno spigolo.
Se si applica il materiale al modello solido utilizzando l’icona di Fig. 9.11 appare una finestra (Fig. 9.63) in cui appare una Libreria di materiali predefiniti. Una volta applicato il materiale è possibile misurare anche le proprietà di massa del modello solido selezionato (Fig. 9.64).
Il comando Proprietà può essere eseguito con Modifica-Proprietà o una volta selezionate una o più features o tutto il Body cliccando il tasto destro del mouse, appaiono le operazioni che si possono eseguire tra cui vi è Proprietà. La finestra del comando Proprietà è mostrata in Fig. 9.65 in cui oltre al colore si può assegnare anche la Trasparenza.
2. Classificazione modellazione solida
4. Alcune applicazioni dei vettori
8. Interpolazione ed approssimazione di punti
10. Assemblaggio e Modellazione CAD
11. Introduzione al CATIA e Sketcher
13. Part Design - parte seconda
14. Drafting