Gli isotopi instabili di alcuni elementi vanno incontro a reazioni nucleari, in cui il loro nucleo instabile si trasforma in quello di un altro atomo più stabile.
Questa reazione è accompagnata da emissione di radioattività, sotto forma di particelle e/o energia e gli isotopi che la emettono sono chiamati radioisotopi.
Nelle reazioni nucleari si ha emissione di grandi quantità di energia (ΔE), correlata ad una variazione di massa nel nucleo (Δm):
ΔE =Δm • c2
Quali sono gli isotopi instabili?
Quali sono le particelle e le energie emesse?
L’instabilità dei radioisotopi dipende dal rapporto neutroni/protoni (N/Z) nel nucleo.
Gli isotopi di atomi leggeri hanno un rapporto N/Z ≈ 1.
Man mano che aumenta la pesantezza dell’atomo, la fascia di stabilità tende al rapporto N/Z ≈ 1,5.
Il nucleo di un isotopo instabile si trasforma in quello di un altro atomo più stabile mediante il decadimento radiattivo (cambia N/Z per rientrare nella fascia di stabilità).
Esistono diversi tipi di radioattività naturale, connesse alla emissione di vari tipi di particelle
a) Emissione di particelle α (nuclei di He)
In questo isotopo instabile dell’Uranio varia N (146 → 144) e Z (92→ 90) e quindi anche A (238 → 234).
Le particelle α hanno scarso potere penetrante e quindi non sono molto pericolose per esposizione.
Esse però hanno un elevato potere ionizzante nei confronti di altri atomi
b) Emissione di particelle β– (elettroni)
In pratica un neutrone si trasforma in un protone ed un elettrone.
Nell’isotopo instabile del Carbonio 14C aumenta Z (6 → 7), diminuisce N (8 → 7), ma non varia A.
c) Emissione di particelle β+ (positroni)
In pratica un protone si trasforma in un neutrone emettendo la particella β+ (simile all’elettrone come massa, ma con carica positiva).
Nell’isotopo instabile del Carbonio 11C diminuisce Z (6 → 5), aumenta N (5→ 6), ma non varia A.
Entrambe le particelle β (β+ e β-) hanno maggiore potere penetrante rispetto alle particelle α, anche se sono pericolose solo per ingestione.
d) Emissione di radiazioni γ (solo radiazione, niente massa)
Sone emesse da nuclei di atomi quando questi si trovano in uno stato eccitato.
In questo stato eccitato dell’atomo non varia nè Z nè A.
I raggi γ sono dotati di elevato potere penetrante e pertanto sono molto dannosi.
Le reazioni di decadimento radioattivo seguono cinetiche di 1° ordine
v = k • [radioisotopo]
Ogni isotopo radioattivo possiede un suo specifico tempo di dimezzamento
3H: 12 anni
14C: 5730 anni
32P: 14 giorni
I radioisotopi sono largamente utilizzati in medicina sia a scopo diagnostico (scintigrafie, dosaggi RIA) che terapeutico (radioterapia dei tumori).
E’ necessario conoscere le più comuni unità di misura della radioattività:
Gli effetti dannosi delle radiazioni dipendono da:
Gli effetti biologici delle radiazioni possono essere valutati con migliore attendibilità utilizzando il:
REM (radiation equivalent for man): REM = RAD • n
in cui n è un numero relativo al tipo di radiazione (n = 1 per i raggi X, γ e per le particelle β; n = 10 per le particelle α).
Anche piccole dosi di radiazione, ma ripetute per lunghi periodi, possono provocare gravi conseguenze:
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