Vai alla Home Page About me Courseware Federica Living Library Federica Federica Podstudio Virtual Campus 3D La Corte in Rete
 
Il Corso Le lezioni del Corso La Cattedra
 
Materiali di approfondimento Risorse Web Il Podcast di questa lezione

Emmanuele De Vendittis » 2.Radioisotopi


Radioattività

Gli isotopi instabili di alcuni elementi vanno incontro a reazioni nucleari, in cui il loro nucleo instabile si trasforma in quello di un altro atomo più stabile.
Questa reazione è accompagnata da emissione di radioattività, sotto forma di particelle e/o energia e gli isotopi che la emettono sono chiamati radioisotopi.

Nelle reazioni nucleari si ha emissione di grandi quantità di energia (ΔE), correlata ad una variazione di massa nel nucleo (Δm):

ΔE =Δm • c2

Quali sono gli isotopi instabili?
Quali sono le particelle e le energie emesse?

Radioattività (segue)

L’instabilità dei radioisotopi dipende dal rapporto neutroni/protoni (N/Z) nel nucleo.
Gli isotopi di atomi leggeri hanno un rapporto N/Z ≈ 1.
Man mano che aumenta la pesantezza dell’atomo, la fascia di stabilità tende al rapporto N/Z ≈ 1,5.
Il nucleo di un isotopo instabile si trasforma in quello di un altro atomo più stabile mediante il decadimento radiattivo (cambia N/Z per rientrare nella fascia di stabilità).

Grafico del rapporto neutroni/protoni negli elementi naturali

Grafico del rapporto neutroni/protoni negli elementi naturali


Radioattività naturale

Esistono diversi tipi di radioattività naturale, connesse alla emissione di vari tipi di particelle

a) Emissione di particelle α (nuclei di He)
In questo isotopo instabile dell’Uranio varia N (146 → 144) e Z (92→ 90) e quindi anche A (238 → 234).
Le particelle α hanno scarso potere penetrante e quindi non sono molto pericolose per esposizione.
Esse però hanno un elevato potere ionizzante nei confronti di altri atomi

Emissione di particelle α (nuclei di He)

Emissione di particelle α (nuclei di He)


Radioattività naturale (segue)

b) Emissione di particelle β (elettroni)
In pratica un neutrone si trasforma in un protone ed un elettrone.

Nell’isotopo instabile del Carbonio 14C aumenta Z (6 → 7), diminuisce N (8 → 7), ma non varia A.
c) Emissione di particelle β+ (positroni)
In pratica un protone si trasforma in un neutrone emettendo la particella β+ (simile all’elettrone come massa, ma con carica positiva).
Nell’isotopo instabile del Carbonio 11C diminuisce Z (6 → 5), aumenta N (5→ 6), ma non varia A.
Entrambe le particelle β (β+ e β-) hanno maggiore potere penetrante rispetto alle particelle α, anche se sono pericolose solo per ingestione.

Emissione di particelle β–(elettroni)

Emissione di particelle β(elettroni)

Emissione di particelle β+(positroni)

Emissione di particelle β+(positroni)


Radioattività naturale (segue)

d) Emissione di radiazioni γ (solo radiazione, niente massa)
Sone emesse da nuclei di atomi quando questi si trovano in uno stato eccitato.

In questo stato eccitato dell’atomo non varia nè ZA.
I raggi γ sono dotati di elevato potere penetrante e pertanto sono molto dannosi.

Emissione di radiazioni γ

Emissione di radiazioni γ


Decadimento radioattivo

Le reazioni di decadimento radioattivo seguono cinetiche di 1° ordine

v = k • [radioisotopo]

Ogni isotopo radioattivo possiede un suo specifico tempo di dimezzamento

3H:    12 anni
14C:    5730 anni
32P:    14 giorni

Cinetica di decadimento radioattivo

Cinetica di decadimento radioattivo


Impiego dei radioisotopi in medicina

I radioisotopi sono largamente utilizzati in medicina sia a scopo diagnostico (scintigrafie, dosaggi RIA) che terapeutico (radioterapia dei tumori).
E’ necessario conoscere le più comuni unità di misura della radioattività:

  • Curie (Ci):  3,7•1010 dps (disintegrazioni al secondo)
  • Bequerel (Bq): 1 dps
  • Roentgen (R): Intensità di raggi X o γ che provoca 2•109 coppie ioniche in 1 ml di aria (molto usata negli studi radiografici)
  • RAD (radiation adsorbed dose): si riferisce alla dose di radiazione assorbita da un tessuto esposto a radiazione. 1 RAD corrisponde a 100 erg assorbiti da 1 g di tessuto
  • GRAY (Gy): 1Gy = 100 RAD

Impiego dei radioisotopi in medicina (segue)

Gli effetti dannosi delle radiazioni dipendono da:

  • quantità di radiazione assorbita (misurabile con il RAD);
  • tipo di radiazione (energia della radiazione).

Gli effetti biologici delle radiazioni possono essere valutati con migliore attendibilità utilizzando il:

REM (radiation equivalent for man): REM = RAD • n

in cui n è un numero relativo al tipo di radiazione (n = 1 per i raggi X, γ e per le particelle β; n = 10 per le particelle α).
Anche piccole dosi di radiazione, ma ripetute per lunghi periodi, possono provocare gravi conseguenze:

  • REM:………Effetto singola dose
  • 0–25:………nessuno
  • 25–50:…….lieve aumento dei leucociti
  • 50–100:….diminuzione degli eritrociti; lesioni
  • 100–200:..nausea, vomito, perdita di peli
  • 200–500:..emorragie, ulcere, morte
  • > 500:…….fatale.
  • Contenuti protetti da Creative Commons
  • Feed RSS
  • Condividi su FriendFeed
  • Condividi su Facebook
  • Segnala su Twitter
  • Condividi su LinkedIn
Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

Fatal error: Call to undefined function federicaDebug() in /usr/local/apache/htdocs/html/footer.php on line 93