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Luigi Avallone » 3.Il sangue: generalità


Generalità

IL SANGUE

Il sangue è un tessuto fluido di colore rosso con tonalità più o meno intense che scorre nel sistema circolatorio.

Il sangue è costituito da una parte liquida denominata plasma e da elementi cellulari o figurati che sono rappresentati dai globuli rossi (eritrociti), dai globuli bianchi (leucociti), dalle piastrine (trombociti).

Le sue funzioni sono molteplici e tutte fondamentali per la sopravvivenza.

  • Esso svolge una funzione respiratoria trasferendo l’ossigeno dai polmoni ai tessuti mediante i globuli rossi e, tramite questi ultimi ed il plasma, veicola l’anidride carbonica dai tessuti al circolo polmonare.
  • Svolge una funzione trofica trasferendo i nutrienti assorbiti a livello intestinale a tutte le cellule e tessuti.

Generalità

  • Esercita una funzione purificante veicolando i prodotti di rifiuto cellulare agli organi escretori ed emuntori;
  • Trasporta agli organi bersaglio sostanze prodotte a vari livelli, come gli ormoni;
  • Media in sinergia con gli altri comparti dell’organismo il mantenimento dell’equilibrio idro-elettrolitico e del pH;
  • Provvede al mantenimento della omeostasi termica a tutti i livelli organici;
  • Esercita una funzione di difesa immunitaria e fagocitica grazie agli elementi figurati che possiede.

Generalità

Risulta quindi particolarmente importante, per le funzioni svolte, il mantenimento fisiologico del volume ematico. Convenzionalmente, esso è espresso in ml/Kg di peso corporeo e rappresenta mediamente l’8% del peso corporeo. Tale percentuale è influenzata da diversi fattori interspecifici ed intraspecifici come l’età, il sesso, il tipo di alimentazione, lo stato produttivo e riproduttivo, l’attitudine ad una specifica attività, la selezione genetica.

Composizione del sangue

Composizione del sangue


Generalità

  • Le variazioni del volume ematico possono essere riferite al sangue in toto (emorragia), alla sua componente liquida in seguito a sudorazione profusa, vomito, diarrea (emoconcentrazione, inspissatio sanguinis), o alla sua frazione corpuscolata (alterazioni della crasi ematica, oligocitemia).
  • In seguito a tutte le modificazioni citate l’organismo attiva sistemi di compensazione di varia natura atti a ripristinare la normale volemia. Modificazioni del volume ematico in senso assoluto o relativo sono in grado di modificare altre caratteristiche del sangue come il peso specifico e la viscosità. Il peso specifico del sangue è la risultante della somma dei pesi specifici dei suoi costituenti in rapporto al peso di un ugual volume di acqua distillata alla temperatura di 4°C o, meno frequentemente, di 20°C. Esso varia nelle diverse specie animali (mediamente 1.050), subendo modificazioni in relazione a stati di emoconcentrazione ed oligocitemia.

Prelievo di sangue

Se si rende il sangue incoagulabile mediante l’aggiunta in vitro di anticoagulanti come EDTA eparina ossalato, citrato, previa centrifugazione, separiamo il plasma dagli elementi figurati che, per il loro peso specifico, sedimentano sul fondo della provetta. Gli elementi cellulari del sangue occupano un volume compreso tra il 30 ed il 55 % del nostro campione (le variazioni in percentuali sono specie-specifiche). Tale valore è definito valore ematocrito o PCV. Il plasma deve essere distinto dal siero che si ottiene dopo che il sangue è coagulato, in quanto nel tempo o previa centrifugazione il coagulo libera un liquido citrino detto siero: esso è il plasma defibrinato e privato dei fattori II, V e VIII della coagulazione. Tra i globuli rossi ed il plasma durante la sedimentazione lenta si forma una netta interface di colore chiaro formata da globuli bianchi e piastrine definito buffy coat. È la cosiddetta “crosta flogistica” molto evidente in caso di aumento numerico dei globuli bianchi.

Campioni di sangue incoagulato

Campioni di sangue incoagulato


Volume del sangue

La valutazione quali-quantitativa degli elementi figurati del sangue o la determinazione del valore ematocrito mettono a disposizione solo dei dati relativi e non quello assoluto del volume del sangue in toto. Il volume del sangue può essere determinato indirettamente inoculando sostanze che si diluiscono nel sangue e che successivamente mediante tecnica colorimetrica vengono determinate per valutare la concentrazione plasmatica. Il Bleu Evans è un colorante non tossico, non metabolizzabile che rapidamente si diluisce nel torrente circolatorio colorando solo il plasma. Iniettando una quantità nota ed effettuando un prelievo dopo pochi minuti è possibile determinare colorimetricamente la concentrazione nel plasma, da cui è facile stabilire il volume plasmatico. Se è noto il rapporto ematocrito, agevolmente si risale al volume totale del sangue. Possono essere impiegate anche tecniche che prevedono l’uso di isotopi radioattivi. Il volume totale del sangue è quindi strettamente connesso al volume plasmatico ed a quello degli elementi figurati. É definito normovolemia il volume normale, ipovolemia una sua diminuzione, ipervolemia il suo aumento.

I materiali di supporto della lezione

Traduzione dal Testo Cunningham Manuale di Fisiologia Veterinaria Roma-DELFINO EDITORE-2005

G. Aguggini, V. Beghelli, L.F. Giulio Fisiologia degli Animali Domestici con elementi di Etologia Milano-UTET- 1998

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