A = ε · b · c
dove:
A = assorbanza (o densità ottica) → frazione di energia radiante assorbita
b = cammino ottico (in cm) → spessore della soluzione attraversata dal raggio
c = concentrazioni (in moli/l) della specie chimica in esame
ε = costante di proporzionalità, → assorbanza a spessore e concentrazioni unitari
Sorgente di radiazioni
Monocromatore
Compartimento celle (cuvette)
Rilevatore
Indicatore o registratore
La spettrofotometria ad assorbimento atomico è una tecnica che permette di eseguire analisi di metalli, quantitative e qualitative, su un campione solido o in soluzione.
Quando un atomo viene posto nelle condizioni di acquistare energia elettromagnetica di intensità adeguata, uno o più elettroni possono abbandonare gli orbitali nei quali si trovano per venire promossi ad orbitali più ricchi di energia.
Di conseguenza l’atomo passa dallo stato energetico fondamentale a un livello energetico più ricco di energia e quindi meno stabile (stato eccitato); da questo stato eccitato l’atomo ricade rapidamente allo stato fondamentale, restituendo all’ambiente l’energia appena acquisita.
L’assorbimento energetico dell’atomo non è continuo ma quantizzato, per cui si ottengono spettri di righe; e poiché ogni atomo dispone di un proprio numero di elettroni, situati su determinati orbitali, è possibile registrare spettri di assorbimento atomico caratteristici costituiti da una serie di righe. Ad ogni riga corrisponde ad un salto energetico (l’energia assorbita per passare da un livello all’altro). Ogni riga ha lunghezze d’onda caratteristiche per ogni metallo, per cui è possibile l’identificazione qualitativa; l’intensità di energia assorbita è proporzionale al numero di atomi che passa dallo stato fondamentale a quello eccitato, per cui è possibile la determinazione quantitativa.
Lampada a catodo cavo
Gli ioni positivi del gas, accelerati dal campo elettrico, urtano il catodo e provocano l’espulsione degli atomi superficiali, con formazione di atomi vaporizzati che, eccitati dagli urti col gas di riempimento, emettono energia luminosa.
Chopper
La radiazione emessa passa attraverso un chopper e, grazie ad un sistema di specchi, si scinde in due raggi. Il primo attraversa la fiamma e si riunisce a quello di riferimento, quindi vengono entrambi mandati al monocromatore che seleziona la lunghezza d’onda da analizzare e li rimanda al detector che produce un’intensità di corrente proporzionale all’intensità del raggio incidente.
Lamapada a deuterio
Viene sfruttata la capacità, da parte di questa sorgente, di emettere uno spettro continuo di radiazioni nel campo dell’UV. L’assorbanza della radiazione del deuterio viene quindi sottratta da quella del fascio dell’analita.
Sistema di atomizzazione
Come si è visto l’assorbimento atomico utilizza la proprietà che hanno gli atomi allo stato fondamentale di assorbire determinate radiazioni. Quindi per avere l’assorbimento atomico si deve riuscire ad ottenere l’atomo neutro e “isolato”. L’atomizzazione è la prima fase della tecnica di assorbimento atomico e consiste in una serie di reazioni che portano alla dissociazione termica delle singole molecole o dei singoli ioni in atomi isolati. L’atomizzazione può avvenire nella fiamma, o nel fornetto di grafite.
Monocromatore
Compito del monocromatore è quello di separare la riga analitica da tutte quelle emesse dalla lampada.
Detector
Compito dei detector (fotomoltiplicatore) è di trasformare l’energia radiante in un segnale elettrico che viene trasferito ad un indicatore digitale o analogico.
A = x · b · N
dove: x è il coefficiente spettrale di assorbimento atomico, b lo spessore dello strato assorbente (cammino ottico), N il numero totale di atomi liberi
La scelta dei campioni
Vantaggi:
Svantaggi:
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S. Lorusso. Gas cromatografia spettrometria di massa nell'analisi degli alimenti. 1983. Chiriotti Editore.
R. Cozzi, Protti P. Analisi chimica – Moderni metodi strumentali. Vol. 3. 1997. Zanichelli Editore.
Cardini G., Galli P. Le apparecchiature scientifiche per laboratorio. 1979. Il Cerilo Editrice.