Un problema di progettazione è caratterizzato da 3 componenti (secondo Pahl e Beitz):
In generale, i problemi sono caratterizzati da:
Ci sono più cose in cielo ed in terra, o Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (Shakespeare, Amleto)
Il problema di progettazione è un problema di sintesi e, dunque, prevede lo sviluppo di capacità diverse da quelle analitiche, favorite da altre discipline di base per l’Ingegneria.
Il problema di progettazione è “malcondizionato” (Cross) ossia non può avere per sua natura obiettivi e vincoli formulati in modo da portare univocamente ad una sola soluzione.
La creatività è un ingrediente del processo di progettazione (problema di sintesi).
L’approccio induttivo è fondamentale per i progettisti.
Gli ostacoli possono essere costituiti da più aspetti:
Quando interviene la creatività nel processo di sviluppo prodotto? Munari suggerisce una sequenza di passi per arrivare dall'idea ai disegni di prodotto (Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza) .
Dall'idea al disegno mediante prototipazione virtuale e fisica (v. Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza).
I) Comprendi l’opportunità
Chiarisci il Compito di Progettazione
II) Sviluppa un concetto
Progettazione concettuale
III) Concretizza un concetto e migliorane la qualità
Progettazione concreta e di dettaglio
King Gillette: padre del rasoio usa e getta (1903).
Esigenza: radere con maggiore sicurezza, con stile e più semplicemente che nel passato.
L’esigenza era presente ed il prodotto sviluppato anche in Grecia (IV secolo a.C.)
ZIPPER (1893)
Whitcomb Judson concentrò l’attenzione sugli stivali. Non veniva a capo della difficoltà che incontrava nel calzarli e sfilarli.
Il modello di Kano spiega la relazione tra la funzionalità delle caratteristiche di qualità di un prodotto, definite must-be, lineari od eccitanti, ed il livello di soddisfazione od insoddisfazione degli utenti.
Approccio partecipativo alla progettazione concettuale mediante sviluppo di concept in ambiente virtuale (CAS- Computer Aided Styling, CAD – computer Aided Design, RV – Realtà Virtuale).
L'identificazione degli elementi di qualità è arricchita dalla creatività del designer (bozzetti di stile), dalle tecniche di elicitazione delle esigenze dei clienti e lo studio della normativa tecnica.
Il punto di partenza del designer è la scelta di uno stile, che identificando l'interno della carrozza ferroviaria, influenza lo sviluppo di tutti i componenti (braccioli, poggiatesta, poggiapiedi,...).
L'applicazione del modello di Kano ad un ampio numero di potenziali utenti permette di classificare le caratteristiche di qualità, identificando quelle di diretto interesse nello studio in Realtà Virtuale.
I sistemi CAD di ultima generazione detti knowledge based system or feature based system permettono di gestire l'insieme dei vincoli normativi come insieme di conoscenze e riferimenti che indirizzano l'azione del designer.
La generazione dei concetti è la fase più ricca di creatività nella quale per ogni sottosistema vengono formulate almeno tre soluzioni.
Le architetture di prodotto frutto della combinazione delle alternative di progetto dei sottosistemi per stile e configurazione possono essere valutate dai potenziali utenti.
Nell'ambiente di Realtà Virtuale (VR - Virtual Reality) l'utente vive un'esperienza di interazione col prodotto virtuale, che permette di anticipare pregi e difetti delle alternative di sedile proposte (VRTEST-Laboratorio CRdC Trasporti).
1. Il disegno tecnico industriale: obiettivi didattici e contenuti del corso
2. La comunicazione tecnica dopo la rivoluzione francese
3. Caratteristiche geometriche di prodotti industriali
5. Introduzione alla progettazione delle tolleranze: dall'intercambiabilità alla qualità
6. Tolleranze dimensionali: dalle condizioni funzionali agli accoppiamenti raccomandati
7. Tolleranze dimensionali: un semplice caso studio
8. Rugosità
9. Tutela della proprietà intellettuale: studio di brevetti
10. Disegno di prodotti industriali: dall'idea al disegno
Pahl and Beitz, Engineering Design, Springer and Verlag.
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Donald Norman: "Il futuro dell'interfaccia umana, dei computer e della televisione interattiva"
1. Il disegno tecnico industriale: obiettivi didattici e contenuti del corso
2. La comunicazione tecnica dopo la rivoluzione francese
3. Caratteristiche geometriche di prodotti industriali
5. Introduzione alla progettazione delle tolleranze: dall'intercambiabilità alla qualità
6. Tolleranze dimensionali: dalle condizioni funzionali agli accoppiamenti raccomandati
7. Tolleranze dimensionali: un semplice caso studio
8. Rugosità
9. Tutela della proprietà intellettuale: studio di brevetti
10. Disegno di prodotti industriali: dall'idea al disegno
11. Disegno di prodotti industriali: caso studio
12. Elementi di progettazione concettuale per la qualità
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