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Fernando Bocchini » 11.Il trasporto multimodale


L’impiego del container nel trasporto combinato

Le delineate evoluzioni della realtà dei trasporti, sempre maggiormente correlate all’attività di impresa, connotano ormai i flussi di approvvigionamento e di collocazione dei prodotti. Ormai il trasferimento delle merci solo raramente si realizza in un’unica soluzione e con un solo mezzo di trasporto, implicando di regola una pluralità di tipologie di trasporti, che l’esperienza evidenzia sempre più come coordinate e combinate per susseguirsi le varie modalità di trasporto e le connesse operazioni in modo organizzato: è il c.d. trasporto multimodale, anche detto intermodale o combinato.
A seguito della introduzione del container e conseguente unitizzazione dei carichi si è sviluppato un modello di trasporto door to door con lo scopo di fissare un unitario centro di organizzazione e imputazione della responsabilità del trasporto dalla presa in consegna alla partenza fino alla riconsegna all’arrivo. Il trasporto intermodale, anche quando sia caratterizzato dalla assoluta prevalenza del tratto marittimo, non rientra nell’ambito della normativa speciale prevista dalla convenzione di Bruxelles 25 agosto 1924 sulla polizza di carico, riguardante il solo contratto che si svolge esclusivamente per via marittima, ma rimane regolato dalla disciplina del codice civile (Cass. 14-2-2005, n. 2898).


L’operatore di trasporto multimodale e il documento di trasporto multimodale

L’esperienza economica avverte la necessità di unitarie figure giuridiche di riferimento dell’intero trasferimento del carico al fine di predeterminare l’impegno finanziario e consentire la spedita gestione della complessiva operazione.
Si è visto come, per i trasporti intermodali, sono state redatte dalla Camera di commercio internazionale le Regole applicabili ai documenti di trasporto multimodale, implicanti una nuova figura (o.t.m.: operatore di trasporto multimodale) e un nuovo documento (d.t.m.: documento di trasporto multimodale) nei rapporti tra i contraenti.

L’operatore di trasporto multimodale (o.t.m.)

L’operatore di trasporto multimodale (o combinato) diviene centro di imputazione verso il cliente, così delle operazioni proprie dello spedizioniere, che di quelle inerenti ai singoli vettori, salvo rivalse interne tra i vari operatori. Tra le pratiche mercantili più significative e diffuse a carico dell’operatore di trasporto multimodale sono l’imballaggio e le relative protezioni fisico-chimiche, il procacciamento dei containers e di altri mezzi intermodali, la cura dei trasbordi negli scali intermedi e negli interporti, la custodia in occasione dei passaggi da un vettore all’altro, il magazzinaggio e servizi connessi, il carico e lo scarico, il deposito sia in partenza che in arrivo, la resa a domicilio o nel punto convenuto, i rapporti con le banche, l’espletamento di formalità doganali ed amministrative in genere, la cura degli adempimenti valutari, la copertura assicurativa, ecc.

I materiali di supporto della lezione

Il trasporto multimodale: sentenza

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