I sensori di spostamento possono essere classificati in base al metodo adottato per effettuare la misura:
Una possibile applicazione dei sensori di posizione capacitivi è il touchpad nei laptop
L’inductosyn è un sensore di spostamento ad effetto induttivo che consente di effettuare una misura incrementale (non assoluta) dello spostamento
Il circuito di condizionamento del segnale che permette di recuperare la posizione a partire dalle tensioni sinusoidali misurate ai capi degli avvolgimenti di seno e coseno è un esempio di applicazione dei sistemi di controllo a ciclo chiuso per la realizzazione di dispositivi di misura (si faccia riferimento al paragrafo 3.7.1 Metodo di misura incrementale del libro di testo di Magnani et al. “Tecnologie dei sistemi di controllo”)
L’equivalente dell’inductosyn per misure di spostamenti angolari è il resolver.
Risorse esterne:
dove è la velocità di rotazione della dinamo.
dove il valore medio della corrente è
con
Si potrebbero utilizzare dei convertitori frequenza/tensione per recuperare la velocità angolare a partire dal segnale di posizione generato da un encoder.
Tuttavia una soluzione del genere presenta problemi, soprattutto alle basse velocità.
Pertanto si preferisce implementare un conteggio degli impulsi generati da un encoder incrementale in un intervallo di tempo fissato. In questo modo:
La velocità può anche essere calcolata numericamente ogni qual volta è presente un sensore di posizione (spostamento)
La derivata numerica viene solitamente effettuata dal dispositivo di controllo
Tipicamente la derivata numerica amplifica il rumore
Per mitigare l’effetto di amplificazione del rumore si può pensare di filtrare o mediare il risultato peggiorando le prestazioni dinamiche del sistema di misura
La quantizzazione della misura di posizione può causare notevoli errori di calcolo della velocità, soprattutto a basse velocità
Pertanto, laddove possibilè, si tenta sempre di ottenre misure dirette di velocità.
Trasduce una variazione di accelerazione in uno spostamento lineare
con
posizione relativa della massa sismica in un sistema di riferimento solidale alla scatola dell’accelerometro.
Sono molto utilizzati nelle linee automatizzate come sensori di presenza e fine-corsa
Sono utilizzati per la rilevazioni di parti metalliche.
Consistono in una bobina con nucleo ferromagnetico, un circuito oscillatore ed un interruttore a stato solido.
L’ampiezza del campo magnetico generato dall’oscillatore nella bobina diminuisce a causa delle perdite in un ogetto metallico presente nel campo d’azione. Tale diminuzione viene utilizzata per azionare l’interruttore Possono avere distanze d’intervento diverse in avvincinamento e allontanamento a causa dell’isteresi magnetica.
Le caratteristiche dei sensori di prossimità induittivi (distanze di intervento, frequenza massima di operazione,…) sono normalmente riferite ad un intercettore normalizzato.
2. Requisiti dei dispositivi di controllo
3. Architetture dei dispositivi di controllo
4. [MF] Dispositivi di controllo specializzati
5. Caratteristiche di un sensore
6. Amplificatori operazionali e ponte di Wheatstone - Richiami
10. Sensori di forza
12. Regolatori PID - Leggi di controllo
13. PID: taratura dei guadagni e problemi implementativi
14. [MF] PID: implementazione digitale
15. In controllori a logica programmabile (PLC)
16. Programmazione di PLC - Lo standard IEC 61131-3
17. Gli SCADA