Programmazione dei PLC: il linguaggio a contatti I
Programmazione dei PLC: il linguaggio a contatti
Nel linguaggio a contatti comunque si ipotizza (diversamente da quanto accade in una rete elettrica) che il flusso di energia può procedere soltanto da sinistra verso destra
Nell’ultimo rung quindi la bobina u1 può essere alimentata dai percorsi
Ma non può essere alimentata ad esempio dal percorso i4,i3,i1,i2. Questo percorso infatti implicherebbe un flusso di energia da destra verso sinistra.
Assumeremo per il nostro PLC virtuale il seguente ciclo operativo:
Si noti come questo ciclo operativo si sposi bene con il ciclo a copia massiva degli ingressi e delle uscite, descritto nella lezione 3.
L’esempio mostra che attraverso i contatti e le bobine risulta molto semplice realizzare programmi capaci di calcolare funzioni booleane di tipo combinatorio.
Provate a dimostrare che questo programma realizza un flip-flop con precedenza sul RESET (nel senso che se sia il SET che il RESET sono a 1, il programma ignora il segnale di SET).
Dimostrare che il programma in figura produce sulla variabile W1:1 un impulso in occasione di ogni fronte di salita dell’ingresso I1:1 (si guardi il diagramma orario).
Si noti che:
Il programma in figura realizza un riconoscitore di fronte di discesa
Realizzare un diagramma orario che mostri come cambiano i valori di W1:1 e W1:2 in funzione di I1:1
Programmazione dei PLC: Il linguaggio a contatti II
1. Introduzione all'automazione industriale
2. Architetture dei dispositivi di controllo
3. I Controllori a Logica Programmabile
4. Regolatori PID industriali: Leggi di controllo e utilizzo
5. Regolatori PID industriali: Taratura dei guadagni e problemi implementativi
6. Regolatori PID industriali: Implementazione digitale
7. Programmazione dei PLC: lo standard IEC 61131-3
8. Programmazione dei PLC: il linguaggio a contatti I
9. Programmazione dei PLC: il linguaggio a contatti II
10. Programmazione dei PLC: il Sequential Functional Chart I
11. Programmazione dei PLC: il Sequential Functional Chart II
12. Programmazione dei PLC: Macroazioni e traduzione dell'SFC
13. Introduzione al tool UniSim
14. Esempi di programmazione con UniSim
15. Esempi di programmazione con UniSim
17. Il controllo distribuito: Reti informatiche per l'Automazione (I)
18. Il controllo distribuito: Reti informatiche per l'Automazione (II)
P. Chiacchio e F. Basile, Cap. 1 e 2.
J. Hugh, Cap. 6 e 9
1. Introduzione all'automazione industriale
2. Architetture dei dispositivi di controllo
3. I Controllori a Logica Programmabile
4. Regolatori PID industriali: Leggi di controllo e utilizzo
5. Regolatori PID industriali: Taratura dei guadagni e problemi implementativi
6. Regolatori PID industriali: Implementazione digitale
7. Programmazione dei PLC: lo standard IEC 61131-3
8. Programmazione dei PLC: il linguaggio a contatti I
9. Programmazione dei PLC: il linguaggio a contatti II
10. Programmazione dei PLC: il Sequential Functional Chart I
11. Programmazione dei PLC: il Sequential Functional Chart II
12. Programmazione dei PLC: Macroazioni e traduzione dell'SFC
13. Introduzione al tool UniSim
14. Esempi di programmazione con UniSim
20. Ciclo di sviluppo dei sistemi di automazione
I podcast del corso sono disponibili anche su iTunesU e tramite Feed RSS.