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Raffaele Grisolia » 8.Tecniche glottodidattiche - parte seconda


Accoppiamento ed incastro

Il processo della « comprensione » può essere rafforzato ricorrendo, oltre che alla procedura CLOZE, alle tecniche di accoppiamento e di incastro (JIGSAW = puzzle).

Accoppiamento: viene realizzato proponendo agli allievi una lista di parole e, in ordine diverso, una lista delle loro definizioni; essi devono procedere al loro accoppiamento.

Si possono anche inserire termini senza la corrispondente definizione e definizioni che non hanno un termine di riferimento: in tal modo si accentua l’aspetto di gioco e, allo stesso tempo, si accresce la difficoltà.

Incastro: complesso di attività che chiedono agli allievi di restaurare l’ordine alterato di una sequenza che può essere di natura diversa.

Per svolgere il compito gli allievi sono stimolati ad attivare processi di temporalità, di causalità, di inclusione, di esclusione.

I vari tipi di «incastro»

Incastro di parole

L’attività consiste nel ricopiare nell’ordine giusto le parole di una frase disposte in ordine casuale.

I meccanismi che si attivano sono di ordine sintattico e semantico.

Incastro di frammenti di frasi

Agli allievi vengono presentate le sezioni iniziali di varie frasi da una parte e dall’altra le sezioni conclusive, disposte in ordine del tutto casuale.

Essi sono chiamati a ricomporre la giusta sequenza delle frasi.

Se si utilizzano frasi simili ma che sono differenti per un qualche dettaglio morfosintattico (ad esempio, un soggetto maschile in una frase ed uno femminile in un’altra, che rimandano a due participi passati diversamente accordati), questa variante può risultare abbastanza complessa.

Le procedure di incastro e accoppiamento mirano a perseguire lo sviluppo della competenza morfosintattica, e vanno innestate su di una base semantica, che deve fornire il significato globale della frase.

Esempi di esercizi basati sull’«incastro»

Other Placeholder: Due esempi di esercizi di questo tipo
A) incastro di parole

Siano dati alla rinfusa i seguenti vocaboli costitutivi di una frase di senso compiuto e si chieda agli allievi di ricostruirla
ποτὲ // συνηθροίσθησαν // αὐτοῦ // τὸν // Μαίανδρον // ἀλώπεκες // ἐπὶ // πιεῖν // ποταμὸν // θέλουσαι // ἐξ

La frase da ricostruire è: Ποτὲ ἀλώπεκες ἐπὶ τὸν Μαίανδρον ποταμὸν συνηθροίσθησαν, πιεῖν ἐξ αὐτοῦ θέλουσαι

Le frasi corrette sono:

Γραῦς πρεσβῦτις τοὺς ὀφθαλμοὺς νοσοῦσα ἰατρὸν ἐπὶ μισθῶι παρεκάλεσεν
Ἁλκυὼν ὄρνεόν ἐστι φιλέρημον διὰ παντὸς ἐν θαλάττηι διαιτώμενον
Ὁ Ζεὺς τὰς τῶν ἀνθρώπων ἁμαρτίας ἐν ὀστράκοις τὸν Ἑρμῆν ὥρισε γράφειν

I testi sono di Esopo (Fabulae Aesopicae collectae ex recognitione Caroli Halmii, Lipsiae1884, Teubner) ed è presupposta la conoscenza del lessico e della morfosintassi necessari alla comprensione dei brani.

B) Incastro di frammenti di frase.

B) Incastro di frammenti di frase.


Altri tipi di «incastro»

Incastro delle frasi che compongono un periodo: l’esercizio consiste nel ripristinare la ‘corretta’ sequenza di un periodo in cui, ad esempio, le subordinate siano state in precedenza messe in disordine.

Incastro dei paragrafi che compongono un testo: è una tecnica didattica che richiede agli allievi di numerare in ordine di successione i paragrafi di testi in prosa disposti in ordine casuale.

Processi linguistici coinvolti:

  • coerenza testuale;
  • indicatori metacomunicativi.

Questi test possono essere eseguiti in tempi rapidi (agli allievi si può richiedere, ad esempio,.di numerare solamente i vari paragrafi o frasi nell’ordine ritenuto giusto), può essere presentato come una sorta di ‘gioco’, attiva meccanismi di testualità.

Incastro delle battute di un dialogo

Gli allievi devono ricostruire il corretto ordine delle battute di un dialogo.

Questa forma di incastro si presenta in alcune varianti, in grado di difficoltà crescente

a) dialogo fra due personaggi:

  • le battute di un personaggio sono già date in ordine corretto, quelle dell’altro in ordine casuale;
  • le battute dei due personaggi sono date in ordine casuale ma sono distinte per ogni personaggio;
  • tutte le battute sono in ordine casuale, senza essere attribuite ai personaggi.

b) dialogo fra più personaggi:

  1. possono essere impiegate le forme elencate in a);
  2. possono essere date in disordine le battute di tutti i partecipanti.

Incastro di fumetti

Incastro di battute nelle vignette

In questa attività si lavora su di un fumetto le cui vignette sono presentate in ordine corretto mentre le battute sono in calce, numerate e in ordine casuale.

L’allievo deve semplicemente scrivere nella nuvoletta di ogni scena il numero della battuta appropriata.

I meccanismi linguistici che vengono attivati sono costituiti da

  • competenza pragmatica;
  • competenza semiotica.

Incastro di vignette

In questa variante della procedura le vignette del fumetto vengono presentate in un ordine casuale ma complete sia di disegno che di battute.

L’allievo deve ricostruire l’ordine corretto.

I meccanismi che entrano in gioco sono:

  • dinamica della situazione espressa dal fumetto;
  • interazione funzionale di codici visivi e verbali.

Incastro di testi

Si tratta di una tecnica didattica che consiste nel presentare agli allievi una serie di testi autonomi ma correlati tra di loro.

I testi scelti, o anche adattati allo scopo dal docente, devono essere tutti privi di elementi che li possano contestualizzare in un data successione temporale.

Gli allievi devono indicare la corretta successione tra i vari testi.

E’ una tecnica che, per il greco, può essere attuata con allievi di livello avanzato.

Essa è basata in modo particolare sul processo di comprensione della successione logico-temporale ed attiva l’intero processo di comprensione testuale a livello soprattutto di evento comunicativo.

La domanda

Nella abituale prassi scolastica la tecnica usata comunemente per la verifica della comprensione è la domanda.

Da più parti si è sottolineato che essa si basa su di un «falso pragmatico», in quanto chi pone la domanda conosce già la risposta.

Ciò, fra l’altro, spiega l’effetto demotivante che essa genera giornalmente e il sospetto con cui è vista dagli allievi.

Le domande possono essere di tipo:

  • referenziale (domande che presentano un preciso riscontro nel testo)

oppure

  • inferenziale (quando non compaiono esplicitamente in un testo tutti gli elementi che lo costituiscono ma occorre scoprire presupposizioni o implicazioni).

Nell’insegnamento delle lingue ’straniere’, inoltre, si pone il problema della lingua in cui porre la domanda.

La cossiddetta griglia

La griglia è una variante della domanda in grado di ovviare ai problemi che le domande dirette producono: demotivazione, falso pragmatico, scelta della lingua in cui porre la domanda.

Questa tecnica si basa sulla ‘griglia’ di possibilità offerte dall’incrocio di due o più variabili ai fini della comprensione, della descrizione e dell’analisi di un’testo’.

Le griglie possono essere usate anche per guidare e verificare la comprensione di testi complessi e per lavorare al livello inferenziale.

Scelta multipla

Si hanno più formati di scelta multipla:

  • domande che possono avere risposta “sì” o “no”;
  • frasi che possono essere vere o false;
  • frasi o domande con tre o quattro possibili conclusioni (detti «distrattori»), una sola delle quali è corretta;
  • frasi o testi in cui alcune parole (specialmente connettori, forme verbali, ecc.) sono sostituite da un gruppo di due o tre possibilità in alternativa;
  • casi in cui siano accettabili più risposte o addirittura tutte, formato utile a stimolare la discussione in una classe scolastica.

La scelta multipla può anche essere proposta in forma grafica, utilizzando disegni anziché parole.
Questa tecnica può servire a guidare o verificare la «comprensione» ma anche per esercitare o verificare conoscenze morfosintattiche o testuali.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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