La lezione è della Prof. Paola Costanzo
Negli animali, il glicogeno è la principale fonte di riserva di carboidrati; esso viene accumulato sopratutto nel fegato e nel muscolo scheletrico.
E’ un omopolimero ramificato costituito da molecole di glucosio tenute insieme da legami α-(1,4) e α-(1,6) nei punti di ramificazione (8- 12 residui).
Costituisce una struttura molto compatta (granuli) che permette l’accumulo di grandi quantità di energia in un piccolo volume, in forma insolubile.
PM = fino a 108
Massa che equivale a 6×105 residui di glucosio.
Fosforolisi e non idrolisi.
Vantaggio metabolico: il prodotto è un Glucosio-1P che entra nella glicolisi.
La Glicogeno fosforilasi
L’enzima deramificante
La fosfoglucomutasi
La glucosio-6 fosfatasi
La sintesi di glicogeno avviene in tutti i tessuti animali ma soprattutto nel fegato e nel muscolo.
Formazione di uno zucchero legato a nucleotidi.
Molte reazioni in cui avvengono polimerizzazioni degli esosi utilizzano zuccheri legati a nucleotidi.
La loro formazione è irreversibile, per cui contribuisce a rendere irreversibili i processi biosintetici di cui sono intermedi.
La molecola di uno zucchero legato ad un nucleotide contiene molti gruppi che potenzialmente possono dare origine ad interazioni non covalenti con gli enzimi aumentando l’efficienza della catalisi.
Il gruppo nucleotidilico legato ad alcune molecole di esosi rappresenta una “etichetta molecolare” che indirizza le molecole così modificate ad uno specifico utilizzo da parte della cellula.
Il gruppo nucleotidilico attiva l’atomo di Carbonio a cui è legato.
UDP-Glucosio
Il Carbonio anomerico del monosaccaride è legato all’UDP attraverso un legame fosfodiesterico.
L’UDP-glucosio è il donatore di unità di glucosio nella reazione di formazione del glicogeno, catalizzata dalla glicogeno sintasi.
Il residuo glicosidico viene trasferito all’estremità non riducente di una molecola di glicogeno.
La glicogenina è l’innesco e il catalizzatore per l’inizio della sintesi di glicogeno.
Regolazione della sintesi e della degradazione del glicogeno
Sintesi e degradazione del glicogeno sono co-regolate in modo da non funzionare simultaneamente.
La regolazione comporta sia un controllo allosterico sugli enzimi, sia un controllo ormonale che induce una modificazione covalente degli enzimi coinvolti (glicogeno sintasi e glicogeno fosforilasi).
Controllo mediante modificazione covalente della glicogeno fosforilasi e della glicogeno sintasi
La glicogeno sintasi e la glicogeno fosforilasi possono esistere in due forme: la forma (a) attiva e la forma (b) inattiva.
La glicogeno sintasi è nella forma attiva (a) quando è defosforilata.
La glicogeno fosforilasi è nella forma attiva (a) quando è fosforilata.
Regolazione della glicogeno fosforilasi
La glicogeno fosforilasi è un dimero che esiste in una forma inattiva (tesa o b) ed una forma attiva (a).
Subisce un controllo di tipo allosterico che avviene in pochi millisecondi) ed uno per modificazione covalente (fosforilazione di uno specifico residuo di serina di ciascuna subunità) che richiede secondi o minuti.
Le glicogeno fosforilasi del fegato e del muscolo sono forme isoenzimatiche, sottoposte a meccanismi di regolazione allosterica differenti.
Nel muscolo ATP e glucosio-6-fosfato sono inibitori allosterici dell’enzima, mentre AMP e’ un attivatore.
Glicogeno fosforilasi a e b nel fegato.
Nel fegato la glicogeno fosforilasi è un sensore per il glucosio.
La fosfoproteina fosfatasi (PP1) rimuove i gruppi fosforici sia dalla glicogeno fosforilasi che dalla glicogeno sintasi.
Regolazione della glicogeno sintasi
La glicogeno sintasi possiede siti multipli di fosforilazione.
Con l’aumento dei livelli di fosforilazione, l’attività dell’enzima diminuisce.
L’insulina attiva la glicogeno sintasi b:
Adrenalina: Ormone (ammina biogena) secreto dalle cellule della zona midollare del surrene, viene rilasciato nel sangue per preparare i muscoli, i polmoni ed il cuore ad un intensa attività.
Insulina: Ormone proteico secreto dalle cellule β del pancreas in seguito all’aumento del livello di glucosio nel sangue.
Glucagone: Ormone peptidico secreto dalle cellule a del pancreas, in seguito alla diminuzione del livello di glucosio nel sangue.
Il bilancio netto tra la sintesi del glicogeno e la sua demolizione viene controllato dai livelli ormonali di insulina e glucagone.
Questi ormoni, regolando i livelli di cAMP, determinano i rapporti tra le forma attive di glicogeno sintasi e glicogeno fosforilasi.
Gli stessi ormoni regolano anche i livelli di fruttosio-2,6bisfosfato e dunque il bilancio tra glicolisi e gluconeogenesi.
L’adrenalina o epinefrina ha effetti simili a quelli del glucagone ma il tessuto bersaglio di questo ormone è tipicamente il muscolo, mentre il glucagone agisce essenzialmente a livello del fegato.
Schema riassuntivo
Glucagone
Stimola la gluconeogenesi e la demolizione del glicogeno a livello epatico.
Insulina
Stimola la glicolisi e la glicogenosintesi a livello epatico.
Adrenalina
Stimola la demolizione del glicogeno (fegato e muscolo) e la gluconeogenesi (fegato).
1. I livelli di organizzazione strutturale delle proteine
3. Gli enzimi: caratteristiche e cinetica enzimatica
4. Introduzione al metabolismo cellulare. Le reazioni di ossido-riduzione biologiche
8. Gluconeogesi
9. Il Glicogeno
10. I Lipidi
11. Ossidazione degli acidi grassi
12. Biosintesi degli acidi grassi
13. Colesterolo
15. Gli ormoni