Si vuole porre l’accento in questa Lezione n.5 sul ruolo determinante della conoscenza dei valori del territorio storico e delle città per la pianificazione urbanistica e per la valorizza turistica.
Nell’obiettivo di costruzione di un turismo inteso come un’ attività per produrre cultura e ciò può fondarsi solamente su una nuova e basilare informazione, mettendo in campo tutte le nuove tecnologie del sapere urbano.
Una nuova cultura di turismo urbano-città storiche e cultura urbana attraverso una migliore conoscenza delle città storiche, tramite un turismo che sia di cultura. Ossia bisogna individuare nuovi temi tramite approfondimenti disciplinari che possano essere immessi in una nuova immagine e tramite il turismo possano rivalutarsi, anche con una effettiva partecipazione.
L’UNESCO a riguardo ha preparato delle “Raccomandazioni” per i siti patrimonio e l’obbligo che sia redatto un piano di gestione del sito a cui ha fatto seguito la legge italiana del 2006.
Di questa tematica si parlerà nella Lezione n.6
Per attuare delle politiche urbane di conservazione e di pianificazione turistica i cuori delle città storiche sono i custodi della identità cultura di una nazione, la salvaguardia deve riguardare non solamente l’architettura ed il patrimonio dei beni culturali materiali e immateriali, ma anche la morfologia urbana dello spazio e gli usi e i valori legati ad essi questo significa. L’azione di protezione e di salvaguardia deve concentrarsi sul proteggere e preservare ciò che fa di uno spazio un luogo sottintendendo luogo come depositario dell’identità culturale di quella città.
Informare e comunicare alla pubblica opinione la complessità della città storica e anche della stratificazione storica in essa presente, in particolar modo nelle città a lunga continuità di vita, come ad esempio le città mediterranee, deve essere il nostro primo obiettivo.
La formazione di una cultura urbana conservativa maggiormente aggiornata-qualificata e partecipata a riguardo del patrimonio delle città storiche.
è necessario individuare i valori urbani insiti nelle città di lungo periodo, renderli espliciti e comprensibili e in tal senso salvaguardarli anche ai fini di una visita turistica. Bisogna far comprendere la complessità della città storica.
Il problema infatti non è tanto quali siano i centri urbani da individuarsi quali città d’arte, ma quali sono le rilevanti caratteristiche urbane delle città che assumono la valenza di patrimonio urbano da conservare e da salvaguardare nella loro identità culturale e autenticità. Non è tanto la presenza di monumenti di grandissima rilevanza a far sì che un sito debba individuarsi come città d’arte e quindi degna di essere inserita nelle mete del turismo, ma dovrebbero essere invece individuati i “valori” del patrimonio urbano di quella città , nell’obiettivo di trasmetterli e far sì che vengano compresi dai cittadini e dai visitatori occasionali.
Informare e comunicare alla pubblica opinione la complessità della città storica e anche della stratificazione storica in essa presente, in particolar modo nelle città a lunga continuità di vita, come ad esempio le città mediterranee, deve essere il nostro primo obiettivo nella pianificazione urbanistica e nella conservazione integrata delle aree storiche dei centri urbani.
L’identificazione del valore urbano del patrimonio consiste essenzialmente nella conservazione della loro identità e autenticità, frutto di una stratificazione storica spesso bimillenaria e di una lunga continuità culturale.
Oggi il concetto di valore urbano è intrinseco a riguardo dell’epoca, del luogo, della storia, dell’architettura, degli spazi urbani (mura e porte, strade e piazze, aree di mercato, ecc.) e di tutti i beni culturali materiali. Il valore urbano è anche però denso di valori intangibili quali il significato culturale, l’identità urbana, l’importanza storica, l’autenticità, l’appartenenza al luogo urbano dei cittadini e l’interazione sociale.
(da T. Colletta, Il valore urbano, 2005) Vedi anche quanto detto nelle Lezioni nn. 1 e 2.
La conservazione delle città storiche non deve essere solamente il restauro e la conservazione architettonica come sommatoria di Monumenti “vincolati” – edifici di pregio architettonico e ambientale- da salvaguardare ai sensi della Legge del 1939, ma deve essere “Integrata” così come sancito dalle carte internazionali UNESCO e ICOMOS (vedi Lezioni precedenti su i “Principi di Valletta del 2011), ma deve inserire la tutela nel più generale tema del rimodellamento della città contemporanea in funzione del preciso obiettivo del miglioramento della qualità della vita.
La conservazione del patrimonio architettonico deve essere “uno dei principali obiettivi della pianificazione urbana e dell’assetto territoriale. La conservazione integrata deve essere intesa, ripetiamo, come l’azione congiunta delle tecniche del restauro e della ricerca delle funzioni appropriate”. Ossia una conservazione attiva.
La conservazione integrata del patrimonio è una nozione di grande rilevanza, dopo la Dichiarazione di Amsterdam del 1975 e ha condotto a interventi di conservazione dei centri urbani italiani ed europei.
Bisogna spiegare e far comprendere la complessità della città storica, scrive Enrico Guidoni: “Bisogna sviluppare gli aspetti teorici relativi al legame tra patrimonio e città, mettendo insieme punti di vista diversi e rappresentativi di vari ambiti di interesse e di ricerca, perché emerga un’idea composita di città d’arte, ricca di valenze e significati, di storia e di memoria, irrinunciabili per lo sviluppo delle forme della vita urbana contemporanea.
Come si è già detto si deve sottolineare il significato complesso, legato ad una nozione allargata di patrimonio culturale che vada oltre la divaricazione tra urbs e civitas, cioè tra spazio abitato, forma delle pratiche sociali, luogo d’identità della comunità, e spazio prevalentemente caratterizzato dalla densità dei monumenti come polarità emergenti nella città di pietra. Bisogna invece relazionarsi con tutti i valori presenti nella città storica: valori tangibili e intangibili.
Bisogna considerare sopratutto la molteplicità dei fenomeni di composizione dello spazio urbano come fatto unitario.
L’importanza nella pianificazione urbanistica è comprendere la complessità della città storica per orientare le possibili direzioni del suo sviluppo.
Complessità di alcune città storiche che ha dato luogo per alcune di esse al riconoscimento di un valore universale eccezione – oustanding universal value – all’inserimento nella Lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Per queste città si deve operare una pianificazione adeguata attraverso un piano di gestione, di cui si parlerà nella prossima Lezione (Lezione n.6)
Tra i beni culturali riguardanti il patrimonio urbano assumono secondo noi particolare valore, le piazze storiche, perchè sono certamente quelli suscettibili di un maggiore approfondimento di conoscenza ed informazione divulgativa, dal momento che godono delle caratteristiche di maggiore fruibilità e di pubblico godimento.
Le piazze storiche sono un esempio di Heritage Towns suscettibile di approfondimento per attivare un’ informazione divulgativa, dal momento che godono delle caratteristiche di maggiore fruibilità e di pubblico godimento, di grande riconoscibilità e di forte ruolo identitario di tutte le città storiche italiane.
Le piazze storiche, non sono solamente la somma di alcuni monumenti di grande pregio artistico, oggetto di rilevanti campagne di promozione turistica, quali veri e propri must della cultura, ma luoghi di grande riconoscibilità identitaria e dalla forte presenza di autenticità di vita sociale urbana.
Spesso le piazze sono totalmente ignorate dal turismo culturale e così dalla segnaletica informativa urbana, che segnala solamente i monumenti in piazza!
Concentrando l’attenzione sui luoghi da includere assolutamente nel proprio percorso di viaggio, senza pensare in alcun modo allo spazio urbano in cui sono stati costruiti, alla loro visibilità e percorribilità all’interno del contesto ambientale etc.
Proprio dalle considerazioni prima esplicitate nasce la nostra convinzione che c”è una forte necessità di una rigorosa politica di educazione al turismo e all’incontro interculturale nell’ottica di un turismo culturale maggiormente responsabile ed informato.
Il patrimonio culturale e specificamente il patrimonio urbano deve essere un problema di cultura da trasmettere e da apprezzare, e non una fonte di produzione di ricchezza, come spesso l’espressione “turismo culturale” viene frequentemente utilizzata dai mass media; alla base, non ritroviamo seri progetti scientifici per una corretta promozione delle nostre città e del nostro patrimonio urbano, al pari di altri paesi europei ove il turismo culturale è oggetto di piani fondati su criteri adeguati.
Il Turismo urbano-città storiche e cultura urbana per una migliore conoscenza delle città storiche, tramite un turismo che sia di cultura deve fondare su una informazione “adeguata” , facendo tesoro di tutte le nuove tecnologie affinchè si attui la promozione del patrimonio urbano tramite approfondimenti della conoscenza della città storica. Ossia bisogna operare verso un’ampia operazione conoscitiva dei turisti verso la comprensione dei termini del particolare patrimonio urbano mediterraneo che eviti la consumazione di massa.
L’approfondimento scientifico dei temi del turismo e del patrimonio culturale e l’evoluzione del dibattito dal turismo di massa al turismo culturale creativo ci ha condotto all’ approfondimento della tematica dell’innovazione tecnologica del sapere urbano e l’informazione-promozione turistico-culturale.
Bisogna promuovere un nuovo approccio alla riconoscibilità dei valori urbani del patrimonio e così ad una formazione di un turismo culturale maggiormente aggiornato-qualificato e partecipato attorno alla conservazione di questi valori delle città storiche.
Siamo concordi con quanti propugnano oggi di dare rilievo alla diffusione di una nuova cultura d’impresa nel settore del turismo, improntata a criteri di sostenibilità.
ponendo l’accento sul ruolo determinante della conoscenza dei valori del territorio storico e delle città per la costruzione di un turismo inteso come attività di produrre cultura.
Ossia bisogna individuare nuovi temi tramite approfondimenti disciplinari che possano essere immessi in una nuova immagine e tramite il turismo possano rivalutarsi e fare da volano per lo sviluppo.
Le difficoltà risiedono nell’inventare o re-iventare il locale patrimonio storico urbano: il patrimonio culturale tematizzato e diffuso con nuove tecnologie è secondo noi alla base di una nuova cultura del turismo urbano.
(tra i principali obiettivi del turismo nei “principi di Valletta del 2011 vi è il Principio sul “Turismo e la Promozione di Programmi”.
I luoghi urbani sono caratterizzati da un particolare e specifico nucleo complesso di valori, la stratificazione storica dell’insediamento antico, determina infatti una capacità autonoma di attrazione. Si pensi alle nuove architetture delle archistar, ai rinnovati waterfronts storici, alle nuove scoperte dell’archeologia urbana…oltre alla presenza di monumenti e musei, siti archeologici urbani, ma anche da riti sociali, feste, tradizioni e simboli, dallo stile di vita … dalla cultura.
I luoghi mostrano il significato di un sito, i suoi specifici valori essi sostengono e determinano la memoria collettiva di una città, però non sono sufficientemente conosciuti e compresi da tutti e meno che meno dai visitatori occasionali.
Secondo noi è questo il punto nodale: la consapevolezza e la conoscenza da parte di abitanti e visitatori di avere coscienza di questi valori, senza la quale non si può prevedere la qualità dell’esperienza dei visitatori e l’accrescimento della loro conoscenza insieme ad un coinvolgimento emozionale.
Per avere un sostanziale avanzamento necessita di maggiore informazione e comunicazione di tipo innovativo e tecnologico, nodo questo che svolge un ruolo chiave e che è stato individuato dalla sigla ICT: information and communication technology.
L’informazione comunicazione tecnologica ICT aiuta certamente a ricostruire lo spirito del luogo se usata correttamente a livello intangibile: la qualità civile, sociale, umana, da cui dipende l’identità del sito.Le informazioni e le comunicazioni tecnologiche, come la più avanzata letteratura propone, hanno avuto un impatto nel cuore delle interazioni delle popolazioni.
Cosìcchè la politica del turismo urbano è diventata un segmento e un’attività fatta su misura, nella quale gioca un ruolo fondamentale l’ICT. Gli studi promossi sull’interfaccia del turismo e della cultura nelle città però spesso sottovalutano i veri valori delle città storiche nella loro complessità e stratificazione riducendo questi a modelli analitici e ad analisi di politica senza dare rilievo alla forte presenza di beni tangibili ed intangibili presenti nelle città storiche. In particolare l’esclusivo legame al senso del luogo “the sense of place” o spirito del luogo, sottolineato dall’ICOMOS con una Dichiarazione nel Congresso scientifico del 2008 in Canada. (Vedi Lezioni precedenti nn. 1, 2, 3)
Ripetiamo nuovamente che non ci sono storie urbane valide per tutte le città, ma ciascuna città ha una sua storia particolare e un suo patrimonio urbano differenziato dagli altri da conoscere e conservare.
In tal senso è necessario una qualificata conoscenza scientifica di ogni singola arte urbana delle varie città storiche: perciò è compito degli storici dell’urbanistica promuovere una scientifica informazione-conoscenza dei valori urbani e di identificazione dello spirito di quei luoghi. Proprio alla complessità di conoscere la storia di ogni singola città storica si lega l’importanza che oggi viene data alla promozione di quella città con un Brand o Marchio o Leitmotiv che ne rappresenti la sua identità storica e possa diffondere più facilmente il significato e veicolarlo e diffonderlo tramite i media. Ci si domanda la ricerca del Brand a chi spetta? Il tema della promozione dell’identità della città storiche con la ricerca del Brand o Marchio che possa sinteticamente attrarre va ricercato secondo noi in un confronto tra esperti della pianificazione urbana e del disegno urbano e tra i geografi urbani ed anche degli esperti di storia urbana e delle pubbliche amministrazioni. Da più parti si pensa che possono essere proprio gli storici urbani operatori attivi nella ricerca del marchio della città. Si pensi all’appropriato brand scelto per Nizza «Nice: une ville en mouvement, que change toujours» degli anni 2011-2012.
Nizza (Francia). La trasformazione urbana degli anni 2012-2014 con la creazione della “Coulit Vert” (colata verde), una passeggiata pedonale urbana con verde e fontane sull’antico letto del fiume Paillon (foto dell’a. 2014)
Ed è ben noto come il grande pubblico dei visitatori richiede molto frequentemente una “clés de comprénsion” per conoscere più facilmente la complessità della città storica e così poter accedere a quella particolare emozione che concerne la cultura artistica e nel nostro specifico: l’arte urbana, nell’accezione di uno approfondimento dei temi riguardanti l’organizzazione dello spazio fisico delle città storiche e degli antichi insediamenti.
Allora ci siamo domandati in che cosa consiste oggi in Italia la scientifica informazione-promozione del nostro patrimonio urbano? Da parte nostra benché siamo convinti che il Marketing delle facilitazioni turistiche e delle amenità culturali è di grande rilevanza in una competitiva global economy, riteniamo che non siano stati sufficientemente messi in campo tutti i valori che sono presenti nelle città storiche …da parte del turismo di massa che coinvolge le nostre città …riducendo il turismo urbano alle visite delle città d’arte …e ai coinvolgimenti delle città nei grandi eventi.
Quindi benché da parte nostra riconosciamo che il turismo, come parte fondamentale della moderna economia urbana, è sollecitata dalla forte mobilità di massa relata alla economia del tempo libero: leisure economy, fortemente presente nella nostra società globale.
Concordiamo con quanto oggi si asserisce che nella transizione dall’economia industriale ad una economia della conoscenza le città i territori e le regioni devono adottare nuove strategie per essere maggiormente competitive in un mercato globale, per attrarre nuovi capitali ed investimenti come più attività , nuovi residenti ed anche turisti. La creazione di un BRAND Appropriato può essere positivo!!!
Le strategie creative però devono essere caratterizzate da differenti componenti materiali (paesaggi, infrastrutture, edifici pubblici, architetture etc..) e immateriali (identità, musica, tradizioni, simboli, conoscenza, creatività, etc..). Principalmente devono fondare sull’informazione dell’esistenza di queste componenti nelle città e nei territori regionali.
Le differenti combinazioni di tutti i componenti la città storica determina la specificità attrattiva e la capacità di attrazione di un‘area, che dipendono dal complesso dei valori in uno spazio, pur riflettendo la accessibilità, la densità delle infrastrutture e il numero della qualità dei servizi…se tutto questo non è sufficientemente spiegato e reso conosciuto alle popolazioni residenti ed ai visitatori ed ai turisti. Non si ricava alcun beneficio per gli insiemi storici urbani.
Ora questa scientifica informazione-promozione deve secondo noi essere prodotta in maniera “innovativa” sia tramite dei materiali multimediali, quali utili mezzi di informazione se opportunamente costruiti per addivenire ad una reale conoscenza della città storica.
Si pensi anche alle proposizioni di creativity city per la rigenerazione del patrimonio culturale urbano, creatività intesa proprio in quanto offerta di processi creativi ed innovativi nelle trasformazioni urbane; l’intento è di individuare i principi e le pratiche per la formulazione di politiche e raccomandazioni per una città sostenibile, con i conseguenti benefici in termini di competitività, ambiente, welfare, stabilità sociale, qualità della vita, vitalità.
Al tema “ Come costruire le città creative” è stato dedicato un’ampia ricerca, inserendo in questa anche le iniziative per il turismo e l’ampio raggio delle attività in esso coinvolte con l’approfondimento dei temi del “Crisis Management in the Tourist Industry” al “Landscape, Tourism , and Meaning”; al “Tourism and the Branded city”; al” Raj Rhapsodies: Tourism”, all’”Heritage and the Seduction of History”.
La creazione dell’attrattività di una città storica fonda da un lato sulla conquista di un alto livello di infrastrutturazione urbana perché la mobilità dei cittadini migliora l’ambiente urbano generale. Le trasformazioni degli spazi della città per nuove mobilità offrono infatti la base per una popolarizzazione dell’offerta turistica della città storica e delle sue potenzialità turistiche più facilmente raggiungibili.
Lo sviluppo della mobilità urbana assume un ruolo determinante di benefici nello sviluppo economico della città stessa e della regione in cui è inserita.
Dall’altro lato anche il passato delle città ha un posto preminente: dall’archeologia alle scoperte urbane del sottosuolo, alle nuove stazioni della metropolitana dell’arte e alle nuove piazze nel centro storico etc. possono rappresentare anche esse una attrazione turistica e rivelarsi quali aspetti positivi del revival turistico culturale di una città come Napoli, operando una informazione adeguata.
La diversità culturale tra le comunità residenti ed i visitatori o turisti spesso rappresenta un importante elemento nel processo di scelta della destinazione turistica.
E’ proprio questa diversità, si pensi all’Italia dalle cento città, è una forma fondamentale di Heritage e costituisce un capitale culturale urbano che va approfondito, valorizzato e protetto.
La promozione della mobilità pedonale nella rivitalizzazione dei centri storici di tutto il mondo (da “Il Sole 24 Ore”, 2010)
La creatività nel turismo culturale. La Promozione dei 44 Siti Italiani inseriti nella W.H.L dell’UNESCO con il Grande Pedal Tour in bicicletta. (dal “ Il Sole 24 Ore”, 2013)
Bisogna considerare il turismo culturale come un fattore di successo per la locale pianificazione strategica, come sostengono notevoli e documentati studi.
I valori culturali possono e devono essere arricchiti rilanciando e amplificando la qualità o le attrattività di una piazza o di un luogo per i futuri visitatori; e questa capacità di attrarre popolazioni e visitatori con nuove attività non dipende solamente negli attributi positivi del patrimonio stesso, ma anche in altre risorse complementari, servizi o anche elementi materiali e immateriali, tangibili e intangibili che caratterizzano quei luoghi e quelle città.
Siamo perfettamente convinti, come dimostra la più avvertita letteratura in questo campo, che i metodi di valutazione economica possono aiutare la gestione corretta delle risorse costituite dal patrimonio culturale e risultano fondamentali per lo sviluppo di strategie sostenibili per la loro conservazione, a riguardo della comprensione del patrimonio e dei valori che questo rappresenta per le popolazioni residenti e per i turisti occasionali penso debbano essere messe in campo nuove strategie di informazione.
La “visione” veloce non prevede la comprensione dell’identità urbana né tantomeno dello “spirito del luogo” o genius loci e delle caratteristiche del patrimonio urbano e dei suoi significati. Comunicare il significato di un luogo storico
è realmente difficile perché denso di molteplici significati e valori.
Certamente la Francia può considerarsi la più attiva nel campo della promozione del turismo urbano di cultura, avendo affrontato e messo in atto: ”Une meilleure connaissance du patrimoine pour une meilleure protection” affrontando più volte l’argomento e sperimentando nuove soluzioni coinvolgendo specifici professionisti.
I materiali turistici sulle città: in Francia sono redatti scientificamente anche con attenzione al riconoscimento delle città nella W.H.L .
L’obiettivo è ovviamente quello di innalzare il livello della cultura urbana delle popolazioni locali e dei visitatori, come il recente “Manifesto per la cultura” indetto dal “Sole 24 ore” nel febbraio 2012 ha promosso sottolineando e pubblicando una serie di “buone pratiche” già attuate proprio nella riorganizzazione dell’informazione sul patrimonio di beni culturali in una promozione di cultura innovata. Si pensi ad esempio alla costruzione di siti web rispondenti a tali idee di approfondimento per il turismo culturale che non si limiti agli orari di apertura dei musei.
L’informazione e la promozione trova concreta attuazione nella cartellonistica urbana.
Una coerente illustrazione dei luoghi urbani è di fatto operata nel redigere i testi e i disegni per le paline urbane, che vanno considerate come pannelli informativi della città storica. Si pensi in primis a Parigi, ma anche a Marsiglia convinti che la conoscenza dei valori urbani, cuore della protezione e che non c’è patrimonio preservato senza conoscenza e riconoscimento di questi!!!
Anche in Italia ci si avvia in tale linea ad una revisione della cartellonistica affrontando tale occasione con il coinvolgimento di storici urbanisti qualificati.
E’ questa una proposta facile da eseguire che propone un uso consapevole del tessuto urbano, redatto da un conoscitore ed esperto della storia urbana cittadina .Gli operatori turistici non si preoccupano proprio di contestualizzare il monumento ma lo ignorano totalmente …. A Napoli i pannelli ad esempio riguardano solamente le chiese e tralasciano che queste sono o erano parte di un Monastero.
In tal senso si va operando nel 2011 a Senigallia nelle Marche da parte dell’arch. Paola Raggi.
Il tutto integrato con informazioni aggiuntive, da ampliare in futuro, inserite nel programma digitale QR CODE CITY e scaricabili dal telefonino tramite inquadratura di relativa icona.Il carattere innovativo consta nel fatto che i pannelli descrivono non esclusivamente il manufatto architettonico, ma anche le trasformazioni urbanistiche avvenute nel tempo del luogo e del manufatto in questione.
Il carattere innovativo consta nel fatto che i pannelli descrivono non esclusivamente il manufatto architettonico, ma anche le trasformazioni avvenute nel tempo del luogo e del manufatto in questione.
Senigallia (Italia). La Rocca Roveresca e la storia urbana del luogo della città storica (foto arch. Paola Raggi 2011)
L’approfondimento scientifico dei temi del turismo e del patrimonio culturale e l’evoluzione del dibattito dal turismo di massa al turismo culturale creativo al turismo intelligente.
Certamente anche alcuni materiali turistici sulle città anche in Italia sono degne di essere sottolineate tra cui l’attività editoriale turistica di cui certo il Touring Club italiano si è reso promotore fin dagli ultimi anni dell’Ottocento, della cui storia editoriale, ci parla Liliana Pittarello in queste pagine.
La produzione di materiali turistici dovrebbe però essere maggiormente qualificata e più ampiamente diffusa da parte delle Municipalità. Specialmente il “marchio” UNESCO non ci sembra sia opportunamente diffuso dai materiali turistici in distribuzione. Eppure metterebbe in chiaro i “valori” per i quali quella città è stata inserita nella WHL.
Ancora una valida idea di promozione scientifica delle città storiche e del loro territorio di appartenenza sono le mostre scientifiche sui “valori” delle città ed i Musei della Città e Territorio, almeno quei pochi esistenti.
Sui musei della città, importante creazione nella pianificazione strategica per la conoscenza delle città sarà svolta nella seconda parte di questa Lezione.
Napoli. Gli “itinerari culturali tematici” per comprendere la stratificazione della città storica dal 1995 inserita nella World Heritage List dell’UNESCO.
Certamente oggi si sono sperimentate e si vanno sperimentando Nuove Forme di Informazione, delle quali bisogna prevedere un costante ampliamento.
Le nuove forme di informazione tramite le nuove tecnologie informatiche e le nuove tecnologie della informazione e comunicazione (ICT).
Considerando poi che siamo nell’era della Rivoluzione dell’Informazione non possiamo non considerare i siti Web turistici e le reti di città storiche e gli Handbooks. Ma la nuova Frontiera del Turismo urbano vanno considerate le app personalizzate specificamente indirizzate alla conoscenza,
Le applications per smartphone quali quelle del TOURING CLUB. Nell’era della globalizzazione dell’informazione i siti Web specializzati con l’uso di Internet hanno aperto e possono ancora sviluppare, secondo noi, nuove frontiere alla conoscenza.
I siti web delle città patrimonio I CD ROM prodotti non sono stati inseriti nel Portale della Regione Campania delle risorse culturali e quindi non ha avuto una adeguata diffusione. Non solamente usate per pianificare un viaggio o lavoro o servizi o suggestioni, ma anche in itinerari culturali e tour particolari, ma per stimolare la conoscenza dei luoghi urbani delle città storiche più ricchi di valori patrimoniali.
Anche I portali culturali delle regioni dovrebbero essere organizzati in tal senso e non solamente come un elenco di “Cose” da visitare. Le Banche dati tecnici sulle città storiche come il Progetto URBAVISTA , lanciato e promosso dall’Organizzazione mondiale delle città patrimonio (OVPM) che consiste oltre ad un giornale dell’organizzazione pubblicato tre volte l’anno (nelle tre lingue) e a colloqui e assemblee biennali. Si pensi ad esempio al progetto “URBAN” da parte dell’Unione Europea, di grande importanza, ma noto solamente agli specialisti. Anche la Produzione di CD. ROM, scientificamente organizzata, va considerata un prodotto per la diffusione di conoscenza. Questi, come abbiamo messo in evidenza in un precedente saggio, sono di natura totalmente diversa tra loro e redatti secondo differenti tipologie ed indirizzo sulle città storiche, non sempre guidati da un reale intento conoscitivo.
La nostra esperienza il CD–ROM su Capua Nuova-Capua Antica-Santa Maria Capua Vetere pone in evidenza “Il percorso di approfondimento della conoscenza dell’urbano stratificato delle “Due Capue “ come esperienza di pubblicare i “Ritratti di città multimediali”da inserire nel Portale della Regione Campania. Le Qualità e i Valori formativi che costituiscono il Patrimonio integrato.
Di questo Territorio e degli Insediamenti sono evidenziati, nell’ultima parte del Cd Rom, le Qualità e i Valori formativi che costituiscono il Patrimonio integrato ricco e suggestivo presente su questo territorio meridionale. Il percorso di approfondimento delle conoscenze dell’urbano stratificato del territorio delle due Capue nel mostrare il patrimonio ambientale-paesaggistico, urbano ed architettonico presente in questa area interna della Regione Campania rende implicito che esso vada salvaguardato e valorizzato, ma prima di tutto conosciuto e riconosciuto come valore unico nelle diverse Qualità ambientali-paesaggistiche, urbane e demo etno-antropologiche. La conoscenza dell’estrema ricchezza e varietà del patrimonio culturale presente nel territorio delle due Capue, con tutte le sue diverse specificità, ed in tal senso integrato, evidenzia al lettore le enormi Potenzialità turistiche che esso ha in nuce, e può essere un incentivo positivo a stimolare il desiderio di una “visita turistica”.
E’ proprio alla volontà di voler far comprendere nella maniera più sintetica e didatticamente più comprensibile i valori culturali della città che abbiamo rivolto questa nostra esperienza.Le città sono degli archivi viventi, esistono pertanto delle reali difficoltà nella lettura dell’urbano stratificato di più di 2000 anni di storia di molte delle nostre città campane e quindi è plausibile vi possano essere dei dubbi nel visitatore nel momento di leggere e interpretare i “messaggi” storici che le città ci offrono a tutt’oggi.
Il concetto di città storica quale bene stratificato di più valenze culturali ed artistiche è in effetti particolarmente complesso; la ricerca sperimenta una lettura dell’urbano di semplice acquisizione, tramite l’uso delle immagini e graficizzazioni chiare, uniti a testi brevi filmati, foto, carte e musiche; talché un pubblico vasto possa avere un interesse maggiormente approfondito verso la città storica, che non si limiti ad un’elencazione di Monumenti e Capolavori artistici, quasi un catalogo, ma attui una conoscenza della città come bene stratificato di più componenti.
Si è promossa pertanto una ricerca interdisciplinare volta alla conoscenza dei diversi valori compresenti nella città storica come bene complesso di cui si più volte riferito in queste lezioni nella quale convergono : beni architettonici e artistici, ma anche qualità ambientali e urbane: le strade, le piazze, le mura , qualità geo-morfologiche, nonché qualità demo-etno-antropologiche e qualità “intangibili” che la città ha stratificato e memorizzato al suo interno e che è necessario far comprendere ad un pubblico di cittadini e di futuri visitatori.
Secondo le accezioni più recenti di “integrazione” si sono inseriti nel cd rom diverse componenti scientifiche: Studiosi del settore economico turistico, geografico, studiosi di scienze informatiche e di geologia applicata, di pianificazione territoriale, e ovviamente storici dell’urbanistica e di restauro urbano e archeologico
La diffusione della conoscenza del nostro patrimonio urbano meridionale, tramite la strutturazione concreta di nuove forme di apprendimento da parte di un più vasto pubblico. In tal senso vuole vuole studiare per costruire e produrre dei materiali didattico-informativi, turistico-culturali, scientificamente organizzati alla comprensione della Campania urbana.
La ricchezza in termini culturali del nostro ricco patrimonio architettonico ambientale, ancora in gran parte ignorato, potrebbe avere, tramite una diversa e più ampia diffusione multimediale, una maggiore conoscenza e un giusto riconoscimento in termini culturali e turistici.
La ricerca oggi in atto, tramite il finanziamento P.O.P., cerca di sensibilizzare la pubblica opinione verso il patrimonio urbano tramite nuovi mezzi di informazione, non tradizionali, ma” innovati”, tramite cioè tecnologie informatiche, la multimedialità può aprire nuove frontiere all’apprendimento della formazione e trasformazione delle città storiche meridionali.
La produzione di materiale informativo “innovato”, ossia attuato attraverso la riorganizzazione dell’informazione tramite una nuova tecnologia della conoscenza, può avere, almeno nei nostri intenti, il ruolo di spinta necessaria ad innalzare l’interesse verso il patrimonio urbano delle comunità locali e può anche suscitare nuove attrazioni qualificate promuovendo nuovi flussi turistici interni, ed anche internazionali.
Nel Sud Italia il patrimonio insediativo antico di piccoli centri non è stato oggetto di alcuna operazione di mano pubblica rivolta alla modernizzazione, ai fini di una riutilizzazione turistica, né di una adeguata informazione-promozione dei suoi ricchi valori.
Benché Il patrimonio urbanistico campano sia di grande ricchezza e stratificazione storica, presentando in più centri una stratificazione bimillenaria, caratteristica del mezzogiorno d’ Italia, come delle altre civiltà del mediterraneo, il grande patrimonio di siti e centri urbani delle aree interne campane sono oggi dimenticati dai tour operators ed esclusi quindi dalle correnti di traffico turistico.
L’Italia ed il Sud ancora maggiormente, sembrano ignorare il valore della “promotion” verso gli itinerari alternativi che non privilegiano i soliti luoghi famosi “le città d’arte” o i must della cultura e pertanto superaffollati.
L’obiettivo della ricerca P.O.P è appunto la creazione di strumenti scientifico-didattici “idonei”, scientificamente costruiti , con sistemi multimediali – da noi chiamati Ritratti di città che possano condurre ad una forma più facile di apprendimento, e che siano utilizzabili anche a fini turistico-culturali.
Questi Ritratti di città multimediali, volti alla conoscenza delle città storiche campane, secondo metodi scientifici, eviterebbe quelle distorsioni delle conoscenze dei luoghi, apportate da alcune “guide”, brochures, depliants turistici, etc…che con la predilezione per fatti episodici e narrativi o leggendari operano confusioni e divagazioni sui reali valori delle città storiche e certo non aiutano le operazioni di sensibilizzazione ai problemi “conservativi”.
L’informazione-promozione turistico-culturale si concretizzerà non solo nella ideazione, ma anche nella produzione di un MODELLO di CD Rom interattivo: sarà cioè effettivamente realizzato un “Ritratto di città multimediale” di modello.
La ricerca sperimentale, oggetto del finanziamento P.O.P. in corso di attuazione, è parte infatti di una cooperazione essendo un Progetto di Ricerca congiunto tra l’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali e l’impresa ZELIG s.r.l. (specializzata in advertising, comunicazione e consulenza aziendale) avrà pertanto la sua concretizzazione nella realizzazione di un CD Rom interattivo, a modello su un’area urbana campione.
La ricerca sperimentale, oggetto del finanziamento P.O.P. Azione 5.4.3. promosso dall’Assessorato alla Ricerca Scientifica della Regione Campania con Fondi della Comunità Europea, dal titolo “La produzione di una documentazione “innovata ” del patrimonio storico-urbanistico e territoriale della Campania. L’innovazione tecnologica della conoscenza e l’informazione/promozione turistico culturale“. Progetto di Ricerca congiunto tra l’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali e l’impresa ZELIG S.r.l. (specializzata in advertising, comunicazione e consulenza aziendale). Il Progetto di Ricerca fonda sulla cospicua mole di studi e di analisi condotte sul territorio delle città campane e sulle due Capue in particolare.
Un allargamento della base di conoscenza del nostro ricco patrimonio architettonico-ambientale ad una sempre più grande fascia di utenti-effettivi e potenziali- è l’obiettivo di questo studio promozionale.
Esso si inserisce cioè nel quadro di riferimento prioritario della tutela attiva del patrimonio storico architettonico e ambientale, secondo gli intendimenti e orientamenti internazionali attuali (UNESCO, Consiglio d’Europa, ICOMOS, ICCROM…), che come si è più volte ripetuto nelle Lezioni precedenti, fonda su tre operazioni da ritenersi fondamentali:
In particolare il nostro programma di ricerca si rivolge all’informazione-promozione per comunicare e diffondere ad un vasto e numeroso pubblico di cittadini, visitatori e viaggiatori una adeguata consistenza-conoscenza dei valori delle città antiche, come della cultura dei luoghi storici, nonché delle “memorie”, in primis della propria area di appartenenza; nel nostro caso la Regione Campania. In tal senso promuove ed offre nuove opportunità ad un turismo di cultura rivolto verso le regioni meridionali.
Lo “Story Board” completo del CD ROM su Capua nuova-Capua Antica suddiviso in tre Sezioni: TERRITORIO- INSEDIAMENTI –PATRIMONIO INTEGRATO
Le Qualità e i Valori formativi che costituiscono il Patrimonio integrato di ogni Territorio e degli Insediamenti sono evidenziati, nell’ultima parte del CD Rom, le Qualità e i Valori formativi che costituiscono il Patrimonio integrato ricco e suggestivo presente su questo territorio meridionale.
Il percorso di approfondimento delle conoscenze dell’urbano stratificato del territorio delle due Capue nel mostrare il patrimonio ambientale-paesaggistico, urbano ed architettonico presente in questa area interna della Regione Campania rende implicito che esso vada salvaguardato e valorizzato, ma prima di tutto conosciuto e riconosciuto come valore unico nelle diverse Qualità ambientali-paesaggistiche, urbane e demo etno-antropologiche.
La conoscenza dell’estrema ricchezza e varietà del patrimonio culturale presente nel territorio delle due Capue, con tutte le sue diverse specificità, ed in tal senso integrato, evidenzia al lettore le enormi Potenzialità turistiche che esso ha in nuce, e può essere un incentivo positivo a stimolare il desiderio di una “visita turistica”.
Abbiamo aggiunto a questa Lezione alcune schede a campione delle più di 200 schede storico-territoriali- geo-morfologiche- urbanistiche- architettoniche monumentali-di feste e tradizioni culturali inserite nel CD–Rom.
Il territorio del Volturno e l’infrastrutturazione romana della città di Capua, oggi Santa Maria Capua Vetere, e di Casilinum a capo del ponte sul fiume Volturno in periodo romano.
La Scheda e il grafico della Fondazione della nuova Capua sul Volturno nell’856 da parte dei Longobardi e l’abbandono della Capua romana.
Capua nuova sul Volturno e il grafico che evidenzia l’eccezionale impianto urbano difensivo ideato dai Longobardi: un Valore urbano ancora oggi riconoscibile in città.
La pianta con le successive fasi della storia della città di Capua nuova sul Volturno e delle sue fortificazioni: prima longobarde, poi vicereali con il castello di Carlo V e poi austriache.
Una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e dei visitatori nei riguardi del patrimonio culturale contribuisce ad un “uso” corretto degli stessi beni che lo costituiscono ed in tal senso il turismo culturale diviene sostenibile in quanto usa la risorsa “bene culturale” in modo tale da non esaurirla, cioè distruggerla, anzi ne propone non soltanto una tutela dell’esistente ma è di stimolo ad una nuova fruizione ed in tal senso ne produce una corretta valorizzazione e nuova cultura.
Particolare rilievo nel CD Rom è stato dato ai Beni demo-antropologici di cui il territorio è ricco con un’indagine specifica sulle feste religiose, quali le processioni della Settimana Santa e civili quali il famoso Carnevale di Capua.
1. La storia dell’urbanistica contemporanea. Una storia specialistica
2. La conservazione integrata ed il suo ruolo nella pianificazione urbanistica delle città storiche
3. Città storiche e turismo culturale
4. Città storiche e Turismo Culturale. L’uso distorto del turismo nelle città storiche
Questa Lezione è una sintesi tratta dai miei lavori e ricerche ai quali rimando per ulteriori approfondimenti:
T. Colletta, Città storiche tra turismo culturale e turismo sostenibile, (in collaborazione con F. Ferretti). in Atti del Convegno Internazionale su ”Sviluppo economico e sostenibilità. Il turismo ambientale e culturale” (Convegno di Anacapri, 2-6 Novembre 2000), Napoli 2002, vol.II, pp. 653-662.
T. Colletta, I ritratti di città multimediali… In “Bollettino del Dipartimento di conservazione dei Beni architettonici e ambientali”, n. 2, 2002.
D.Calabi, S. Molino, C. Travaglini, Musei della città, “Città&Storia”, nn.01-02, 2008.
T. Colletta, La storia dell’urbanistica e la storia delle piazze.Le piazze di mercato: il caso di Atripalda, in L. Morrica (a cura di), Conservazione integrata del patrimonio architettonico ,urbano ed ambientale, Napoli, Giannini, 2009, pp.77-86.
T. Colletta, Multilayered Mediterranean Port Towns and historical cultural landscape. Integrated conservation strategies al ICOMOS-JOINT MEETING - CIVVIH 2012 Annual Meeting and Scientific Symposium
T. Colletta (editor) “The role of the integrated conservation of cultural heritage for a creative, resilient and sustainable city”(Atti del CIVVIH Meeting, Naples, Italy, 3-5 September 2012), Franco Angeli, Roma 2013