La differenziazione di prodotto è una strategia di business attraverso cui l’impresa tenta di raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile aumentando il valore percepito dei propri prodotti o servizi rispetto al valore percepito dei prodotti o servizi dei propri concorrenti.
Fast moving consumers: la nuova identità dei consumatori
La differenziazione di prodotto è spesso basata sulla semplice percezione che il cliente ha del prodotto o del servizio di un’azienda rispetto a quelli di un concorrente, sebbene spesso siano quasi identici.
Le azioni che le imprese possono compiere per influenzare le percezioni del clienti sono molteplici.
La ricerca sulle fonti di differenziazioni di prodotto si distingue in due ampie categorie:
Una delle più diffuse classificazioni è quella offerta da Porter (1980) ed identifica sette fonti teoriche delle opportunità, per le imprese, di creare una differenziazione di prodotto:
Una delle azioni più evidenti che le imprese possono avviare per tentare di influenzare la percezione del cliente è quella di modificare le caratteristiche del prodotto, per differenziarlo rispetto a quello offerto dalle altre imprese.
Nella ristorazione, diviene sempre maggiore l’attenzione per la tipicità e la genuinità dei prodotti. Tale aspetto è particolarmente rilevante nel Gruppo Sebeto, specializzato in pizzerie e ristoranti con cucina tipica napoletana. L’azienda sta sviluppando un franchising con diversi marchi per rivolgersi a determinati target di mercato.
Meno evidente, ma di notevole efficacia e fonte di vantaggio competitivo, è la capacità di coordinamento delle diverse funzioni all’interno dell’impresa.
Le imprese che hanno saputo formare team multidisciplinari efficaci possiedono quello che alcuni autori hanno denominato competenza architettonica, cioè la capacità di usare la struttura organizzativa il coordinamento fra le discipline nell’ambito della ricerca.
L’introduzione del prodotto al momento giusto può contribuire a generare differenziazione.
Nei settori emergenti, la variabile critica è quella di essere first mover, nell’introdurre un nuovo prodotto.
Un’impresa può anche essere later mover in un settore ma capace di introdurre prodotti/servizi al momento giusto e ottenere un vantaggio competitivo.
L’ubicazione fisica di un’impresa può essere fonte di vantaggio competitivo, specie per settori, quali la ricettività alberghiera.
La localizzazione incide sulla dimensione delle strutture, sul grado di stagionalità e sulle caratteristiche dell’offerta locale.
L’ubicazione e la raggiungibilità rappresentano uno dei componenti base che costituiscono una destination turistica.
Il mix di prodotti può costituire una fonte di differenziazione di prodotto, specie quando i prodotti/servizi offerti sono collegati tecnologicamente o quando una certa tipologia di clientela è abituata ad acquistare dalla stessa impresa più prodotti/servizi.
La differenziazione di prodotto in questo caso non si basa sul vantaggio derivato dal collegamento tra le diverse funzioni, in seno alla stessa impresa o dalla correlazione con altri prodotti.
La differenziazione è basata sui collegamenti espliciti fra i prodotti di un impresa ed i prodotti/servizi di altre aziende.
La più potente fonte di differenziazione di prodotto, basata sulla percezione del cliente, è la reputazione che l’azienda ed i suoi prodotti hanno.
Spesso è difficile accrescere una reputazione, che, tuttavia, permane anche quando le sue basi non sussistono più.
Ciò porta allo sviluppo di modelli di “reputazione ottimale ingannevole”.
Un’impresa con una reputazione positiva che assume una reputazione ottimale ingannevole può generare uno svantaggio competitivo durevole nel tempo.
Anche se l’approccio teorico descrive una vasta gamma di modalità possibili per differenziare i prodotti, occorre analizzare le modalità con cui le imprese realmente vi siano riuscite.
Due sono le tecniche empiriche più importanti per studiare le fonti di differenziazione di prodotto:
Lo scaling multidimensionale è una tecnica matematica per analizzare la somiglianza percepita di un insieme di prodotti/servizi.
Il multidimensional scaling è un metodo puramente induttivo per individuare quali prodotti o servizi competono direttamente sul mercato, quali sono quelli differenziati e quali sono le aree del mercato non ancora esplorate.
L’ analisi di regressione dei fattori determinanti il prezzo del prodotto è un metodo deduttivo dell’analisi empirica delle fonti di differenziazione.
Il modello valuta l’effetto di ogni attributo sul prezzo di un prodotto.
Un coefficiente statisticamente rilevante suggerisce che uno specifico attributo ha un effetto significativo sul prezzo e, implicitamente, può ipotizzarsi come base di differenziazione del prodotto.
L’applicazione dei due modelli permette l’identificazione delle seguenti fonti per ottenere una differenziazione di prodotto:
1. Strategia
2. Contesto ambientale: minacce ed opportunità I
3. Contesto ambientale: minacce ed opportunità II
4. Dinamiche competitive: i punti di forza e di debolezza (RBT)
5. Leadership di costo (parte prima)
6. Leadership di costo (parte seconda)
7. Differenziazione (parte prima)
8. Integrazione
9. Le scelte di governance: diversi approcci a confronto
10. Le strategie di sviluppo a livello corporate Integrazione Verticale
Fast moving consumers: la nuova identità dei consumatori
1. Strategia
2. Contesto ambientale: minacce ed opportunità I
3. Contesto ambientale: minacce ed opportunità II
4. Dinamiche competitive: i punti di forza e di debolezza (RBT)
5. Leadership di costo (parte prima)
6. Leadership di costo (parte seconda)
7. Differenziazione (parte prima)
8. Integrazione
9. Le scelte di governance: diversi approcci a confronto
10. Le strategie di sviluppo a livello corporate Integrazione Verticale
11. Strategie di Sviluppo Internazionale
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