Considerazioni preliminari.
1. Perché decentrare?
2. Il concetto di decentramento:
3. Il decentramento verticale.
4. Il decentramento orizzontale.
Quando tutto il potere di assumere decisioni risiede in un unico punto dell’organizzazione (una sola persona) parliamo di struttura accentrata; nella misura in cui tale potere è diffuso fra molte persone, parliamo di struttura decentrata.
L’accentramento è il modo più vincolante per coordinare l’assunzione delle decisioni: tutte le decisioni vengono prese da una sola persona.
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Un’organizzazione adotta una struttura decentrata perché tutte le decisioni non possono essere assunte da un solo centro, da un unico cervello.
Il decentramento viene adottato perché permette di rispondere prontamente alle condizioni locali (un responsabile Unesco in Irak).
Il decentramento è in grado di motivare le persone che cercano auto realizzazione nel lavoro.
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Indicate quali tra le seguenti situazioni sono quelle caratterizzate da un maggior grado di decentramento.
Il responsabile del sistema bibliotecario ed i referenti delle sei biblioteche territoriali.
Il direttore di un museo ed un consulente legale.
Il direttore generale di un’azienda editoriale ed il responsabile della divisione editoria per ragazzi.
Il direttore generale di un’azienda editoriale e gli ingegneri dell’ufficio pianificazione.
Il direttore di un museo ed il responsabile marketing.
Il direttore di un museo ed un restauratore.
… occorre sempre guardare con sospetto all’impiego senza qualificazioni del termine accentramento e decentramento …
… le tre “accezioni” del termine:
Il processo decisionale
Per cogliere la differenza tra decentramento orizzontale e verticale dobbiamo identificare
le fasi del processo decisionale:
Decentramento verticale: delega potere gerarchico.
Decentramento orizzontale: delega potere non gerarchico.
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Le forme del decentramento
Decentramento verticale (delega di potere gerarchico formale dal vertice alla linea intermedia).
Decentramento orizzontale (delega di potere formale non gerarchico dal vertice alla tecnostruttura, allo staff di supporto e al nucleo operativo).
Decentramento selettivo (il potere relativo a tipi diversi di decisioni si colloca in punti diversi dell’organizzazione. Es. delega poteri dal vertice alle diverse unità funzionali).
Decentramento parallelo (assegnazione ad uno stesso punto dell’organizzazione del potere relativo ad una pluralità di poteri. Es. delega poteri dal vertice ad una divisione).
Indicate quali tra le seguenti situazioni sono quelle caratterizzate da decentramento orizzontale e quali da decentramento verticale
Il direttore di un museo ed un consulente legale.
Il direttore generale di un’azienda editoriale ed il responsabile della divisione editoria per ragazzi.
Il direttore generale di un’azienda editoriale e gli ingegneri dell’ufficio pianificazione.
Il direttore di un museo ed il responsabile marketing.
Il direttore di un museo ed un restauratore.
Il decentramento verticale riguarda la delega di potere decisionale lungo la gerarchia di autorità, dal vertice strategico alla linea intermedia.
I problemi di scelta:
Questi tre interrogativi sono strettamente interconnessi.
Nella struttura funzionale
Decentramento verticale selettivo:
Nella struttura divisionale
Decentramento verticale parallelo:
Il decentramento orizzontale descrive lo spostamento di potere dai manager di line ai manager di staff (analisti e operatori).
I tre tipi di decentramento orizzontale:
Il potere agli analisti
Quando l’organizzazione si fonda sui sistemi di standardizzazione una parte del potere passa necessariamente dai manager di line a chi progetta tali sistemi (gli analisti della tecnostruttura).
Maggiore è il ricorso ai sistemi di standardizzazione per raggiungere il coordinamento maggiore è anche il potere degli analisti.
Più vincolante è il tipo di standardizzazione maggiore è il potere agli analisti.
Il passaggio del potere agli analisti rappresenta una forma soltanto limitata di decentramento orizzontale (e implica un forte accentramento verticale).
Il potere agli esperti
L’organizzazione che si affida in misura rilevante alla conoscenza specialistica deve attribuire il potere a chi la possiede (restauratore, regista, tenore, avvocato, ecc.).
E’ possibile identificare tre situazioni.
1. Il concetto di organizzazione e gli elementi di base
2. I confini del settore dei beni e delle attività culturali
3. La progettazione delle posizioni individuali
4. La progettazione della macrostruttura
6. La scelta del grado di decentramento
8. Le configurazioni organizzative: la struttura semplice
10. La burocrazia professionale
12. L'adhocrazia
Mintzberg H. (1996) “La progettazione dell'organizzazione aziendale”, Capitolo 5, Il Mulino, Bologna.
Per approfondimenti si veda March J. “Decisioni e organizzazione” 1993, il Mulino.
Thompson J.D. “Organizations in action” cap. 10 pp. 132-143.
1. Il concetto di organizzazione e gli elementi di base
2. I confini del settore dei beni e delle attività culturali
3. La progettazione delle posizioni individuali
4. La progettazione della macrostruttura
6. La scelta del grado di decentramento
8. Le configurazioni organizzative: la struttura semplice
10. La burocrazia professionale
12. L'adhocrazia
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