Le circonferenze corporee sono indicatori delle dimensione trasversali dei segmenti corporei.
Esse riflettono la quantità di tessuto adiposo (sottocutaneo e viscerale, a livello del tronco), ma sono ovviamente influenzate anche dallo spessore dei segmenti scheletrici e dalla massa muscolare.
Da sole o in associazione a circonferenze di altri livelli o a pliche dello stesso livello possono essere utiliizzate in apposite formule come:
La misurazione delle circonferenze richiede l’utilizzo di un metro antropometrico che ha le seguenti caratteristiche:
Le circonferenze degli arti possono avere un valore superiore nell’emisoma maggiormente dominante (lato dominante) rispetto all’emisoma opposto.
Tuttavia la scelta dell’uno o dell’altro lato ha una importanza relativa perché l’errore che si commette è inferiore all’errore di misurazione.
Negli USA, gli studi vengono condotti per lo più sul lato destro (e tali studi sono presi come riferimento in tutto il mondo), mentre il lato sinistro è quello maggiormente misurato negli studi europei.
La scelta è quindi lasciata alla discrezione dell’operatore.
Potrebbe apparire molto semplice effettuare la misurazione delle circonferenze, ma in realtà si possono commettere molti errori di misurazione:
Per questi motivi nella misurazione delle circonferenze si riscontra un elevato errore intra- ed inter-operatore.
La circonferenza del polso è un indicatore della taglia corporea e della crescita poiché questa regione è relativamente priva di tessuto adiposo e muscolare.
Posizionamento del soggetto: il soggetto è in piedi con il braccio leggermente flesso in modo che i muscoli della mano siano rilassati e con il palmo della mano rivolto verso l’alto.
Posizionamento del metro: il metro viene posizionato senza comprimere i tessuti molli, nella depressione tra i processi stiolidei dell’ulna e del radio ed i carpi della mano.
La circonferenza dell’avambraccio si misura nella massima circonferenza dell’avambraccio ed è utilizzata in equazioni specifiche per la determinazione della percentuale di grasso corporeo.
Posizione del soggetto: il soggetto è in piedi con le braccia pendenti ai lati del tronco ma leggermente distanziate da esso e con il palmo della mano rivolto anteriormente.
Posizione del metro: il metro viene posizionato perpendicolarmente all’asse longitudinale dell’avambraccio e viene spostato verso l’alto e il basso fino a trovare la circonferenza massima.
La circonferenza del braccio è un utile indice della massa muscolare (bassi valori sono indicativi di una malnutrizione proteico-energetica). Può essere utilizzata da sola o in combinazione con le pliche per calcolare l’area muscolare e adiposa del braccio.
La misurazione procede in due fasi:
1-determinazione del punto medio del braccio:
2-determinazione della circonferenza nel punto medio del braccio:
La circonferenza della vita è un indice della massa grassa viscerale.
E’ definita come la circonferenza minima dell’addome ma tale punto di repere non è sempre facile da individuare.
Posizione del soggetto: il soggetto è in piedi, con l’addome rilassato (la misura dovrebbe essere effettuata alla fine di una normale espirazione), le braccia rilassate lungo il tronco ed i piedi uniti.
Posizione del metro: il metro viene posizionato parallelamente al pavimento senza comprimere i tessuti molli. Dovrebbe essere misurata la circonferenza minima tra l’ultima costa e la cresta iliaca.
La circonferenza dei fianchi o dei glutei riflette la quantità regionale di tessuto adiposo che è per lo più sottocutaneo.
Posizione del soggetto: il soggetto è in piedi con le braccia ai lati del corpo ed i piedi uniti.
Posizione del metro: l’operatore s’inginocchia a lato del soggetto in modo da rilevare la circonferenza massima dei glutei posizionando il metro parallelamente al pavimento senza comprimere i tessuti molli.
A livello della coscia possono essere rilevate:
Per tutte queste circonferenze la posizione del soggetto è la seguente.
Posizione del soggetto: il soggetto è in piedi con i piedi distanti 10 cm circa ed il peso egualmente distribuito sui piedi.
Circonferenza prossimale (o radice) coscia
Posizione del metro: il metro viene fatto scorrere orizzontalmente attorno alla coscia, alla radice di essa appena al di sotto del solco gluteo.
La misurazione della circonferenza della coscia media viene effettuata in due fasi:
1-determinazione del punto medio della coscia:
2-determinazione della circonferenza nel punto medio della coscia:
La circonferenza distale della coscia o soprapatellare viene determinata al di sopra della rotula.
La circonferenza del polpaccio è un indicatore di adiposità e muscolarità del polpaccio e viene determinata come massima circonferenza del polpaccio con la persona in posizione eretta, coi piedi distanti 20 cm ed il peso egualmente distribuito su di essi.
La circonferenza della caviglia è determinata come circonferenza minima immediatamente al di sopra dei malleoli.
La circonferenza polso può essere utilizzata per definire la tipologia morfologica o costituzionale. A tale scopo può essere utilizzata da sola o in combinazione all’altezza utilizzando l’indice di Grant:
Indice di Grant=altezza (cm)/circonferenza polso (cm)
La tipologia morfologica era molto utilizzata per calcolare il peso ideale dell’individuo in base appunto alla sua tipologia morfologica.
In alternativa per avere indicazioni sulla corporatura ossea, può essere utilizzato anche il diametro del gomito misurato con un antropometro (calibro a scorrimento).
Il diametro del gomito corrisponde alla distanza tra gli epicondili omerali.
Il soggetto solleva il braccio fino a portarlo nel piano orizzontale e flette il gomito a 90° con il dorso della mano rivolto avanti.
In base al diametro del gomito si risale alla taglia ossea (piccola, media o grande) per poi calcolare il peso ideale in base alle tabelle di Frisancho (1984).
Per un approfondimento:
“New standards of weight and body composition by frame size and height for assessment of nutritional status of adults and the elderly” AR Frisancho
“Elbow breadth as a measure of frame size for US males and females “Frisancho et al.
Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato che il grasso conservato preferenzialmente a livello del tronco (o meglio a livello viscerale) rappresenta il fenotipo di obesità maggiormente correlato al rischio di malattia e mortalità per malattie metaboliche (diabete, malattie cardiovascolari ecc.).
Il rapporto vita/fianchi (WHR: waist to hip ratio), calcolato come rapporto circonferenza della vita/circonferenza dei fianchi è utilizzato come indice della distribuzione di grasso corporeo.
Si parla di biotipo costituzionale:
E’ stato dimostrato che in realtà la circonferenza vita da sola correla molto bene con il grasso viscerale (determinato mediante tomiografia assiale computerizzata).
Per questo motivo negli ultimi anni si utilizza la circonferenza vita invece del WHR come indice di rischio di malattie metaboliche.
Per un approfondimento:
La circonferenza vita quindi può essere utilizzata come indice predittivo di rischio metabolico.
Il rischio è elevato quando il valore della circonferenza vita supera gli 88 cm nella donna ed i 102 nell’uomo.
La classificazione dell’Organizzazione mondiale della sanità considera anche una categoria di rischio moderato ma aumentato nei valori tra 94 e 102 nell’uomo e tra 80 e 88 nella donna.
Per avere una valutazione del rischio ottimale la circonferenza vita può essere utilizzata in associazione al BMI. La circonferenza della vita non offre informazioni in più rispetto al BMI in soggetti con BMI maggiore di 35.
La valutazione del rischio metabolico relativo alla circonferenza vita si riferiscono agli adulti (18-65 anni) di etnia caucasica.
Per un approfondimento:
“Combination of BMI and Waist Circumference for Identifying Cardiovascular Risk Factors in Whites” Shankuan Zhu et al (2004)
Ci sono diversi modi per misurare la circonferenza vita, i più usati sono quelli indicati nella figura.
Qualsiasi sia il modo in cui si determina la circonferenza vita, essa correla strettamente con il BMI, la % di FM e il rischio di malattie metaboliche. Comunque la correlazione ha valori diversi a seconda del punto di repere della circonferenza vita.
Si possono paragonare quindi le circonferenze vita solo se sono state misurate allo stesso modo.
Per quanto riguarda il rischio di malattie metaboliche, la migliore correlazione è data dalla circonferenza vita misurata al di sopra della cresta iliaca.
Per un approfondimento:
“Comparisons of waist circumferences measured at 4 sites1–3″ Jack Wang et al 2003
Alcuni studi hanno dimostrato che il diametro sagittale a livello del tronco correla meglio della circonferenza vita con il volume del tessuto adiposo viscerale misurato mediante la tomografia assiale computerizzata.
Il diametro sagittale a livello del tronco può essere definito come il massimo diametro dell’addome sul piano sagittale: punti di repere alternativi sono quelli indicati in figura.
La determinazione viene effettuata con uno stadiometro con il soggetto in posizione supina.
Per un approfondimento:
1. Presentazione del corso: definizione di stato nutrizionale e sua valutazione
2. Classificazione dei metodi per determinare la composizione corporea
3. Metodiche meccanicistiche: densitometria
4. Metodiche meccanicistiche: idrometria o diluizione isotopica
5. Metodiche descrittive: antropometria ed indici antropometrici
6. Antropometria: circonferenze corporee
7. Plicometria
10. Analisi metaboliche utili nella valutazione dello stato nutrizionale
11. Valutazione del bilancio energetico: introito energetico e abitudini alimentari
12. Valutazione del bilancio energetico: spesa energetica e fabbisogno energetico
“Manuale di nutrizione applicata”. Autori Riccardi-Pacioni-Giacco-Rivellesi. Sorbona Editore (Capitolo III).
“Manuale ANDID di valutazione dello stato nutrizionale” Bedogni-Cecchetto (Parte II).
“Comparisons of waist circumferences measured at 4 sites1–3” Jack Wang et al 2003
“Physical status: the use and interpretation of anthropometry” WHO technical report
1. Presentazione del corso: definizione di stato nutrizionale e sua valutazione
2. Classificazione dei metodi per determinare la composizione corporea
3. Metodiche meccanicistiche: densitometria
4. Metodiche meccanicistiche: idrometria o diluizione isotopica
5. Metodiche descrittive: antropometria ed indici antropometrici
6. Antropometria: circonferenze corporee
7. Plicometria
10. Analisi metaboliche utili nella valutazione dello stato nutrizionale
11. Valutazione del bilancio energetico: introito energetico e abitudini alimentari
12. Valutazione del bilancio energetico: spesa energetica e fabbisogno energetico
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