Il soggetto:
1. deve essere in posizione supina su una superficie non conduttiva con arti abdotti per evitare cortocircuitamenti:
2. Deve assumere la posizione supina per 5-10 min. La misura deve essere effettuata entro 10 minuti e non oltre tale tempo perché la ridistribuzione dei liquidi può falsare il valore di impedenza.
3. Il soggetto deve togliere gli oggetti metallici
Vengono applicati gli elettrodi generalmente sulla mano e sul piede destro.
Per approfondimenti: BIA
Temperatura cutanea: il soggetto deve essere a termoneutralità. Infatti il raffreddamento determina vasocostrizione e valori alti di impedenza. Il riscaldamento (febbre o attività fisica elevata) determina vasodilatazione e quindi impedenza bassa.
Preparazione della cute: si può utilizzare ovatta imbevuta con alcol etilico per allontanare eventuali secrezioni e cellule desquamate dello strato corneo. Si dovrebbe rimuovere la peluria abbondante.
Cibo e bevande: il soggetto dovrebbe essere a digiuno di 8 ore oppure dovrebbe non ingerire sostanze o bevande ricche di sali o di zuccheri nelle 4 ore precedenti. La misura dovrebbe essere effettuata non prima di 8-12 ore da attività sportive o alcool.
Dinamica respiratoria: la frequenze e l’escursione respiratoria deve essere fisiologica (modificazione della gabbia toracica possono comportare modificazioni del volume conduttivo)
Ciclo mestruale: nel corso del ciclo mestruale si possono avere: modificazioni del TBW per espansione dell’ECW nel periodo premestruale, modificazioni della temperatura corporea per effetto del progesterone. Si consiglia di standardizzare la misura e di effettuare misure multiple.
L’impedenza bioelettrica è determinata principalmente con una metodica tetrapolare.
Per effettuare la misura impedenziometrica vengono generalmente applicati quattro elettrodi:
1. due elettrodi iniettori che iniettano corrente a bassissima intensità nei seguenti punti di repere:
2. Due elettrodi rilevatori del voltaggio nei seguenti punti di repere:
Gli elettrodi rilevatori devono essere posizionati almeno a 2 cm dagli elettrodi iniettori.
Gli adesivi gelificati dove si applicano gli elettrodi devono avere una area almeno di 5 cm2.
Gli elettrodi iniettori quindi inietteranno una corrente a bassissima intensità (tra 500-800 μA) e con una frequenza di somministrazione variabile (tra 1-1000 kHz).
Il passaggio della corrente viene quindi ostacolato in maniera diversa a seconda del tessuto che incontra:
Dalla prima legge di Ohm possiamo calcolare l’impedenza:
V=Ix R
Infatti l’intensità di corrente I si conosce perché è quella che viene iniettata dagli elettrodi iniettori, mentre il voltaggio V viene determinato dagli elettrodi rilevatori del voltaggio.
Per approfondimento: BIA – video
Il rapporto tra resistenza e reattanza è espresso dall’angolo di fase (Φ).
La reattanza capacitativa e l’angolo di fase permettono di valutare la massa cellulare attiva che è la componente metabolicamente attiva della massa magra.
Una buona massa cellulare è data da un valore di angolo di fase tra 4° e 9°.
Una volta calcolata l’impedenza dalla prima legge di Ohm, equazioni predittive derivate statisticamente da studi di popolazione ci permettono di calcolare il volume di TBW e la FFM.
Come per la maggior parte delle equazioni di tipo descrittivo (tipo I, metodo basato su proprietà), le equazioni predittive dell’impedenziometria perdono di accuratezza quando si applicano a soggetti che non sembrano essere inclusi nel campione dal quale sono state sviluppate.
Quindi le equazioni dell’impedenziometria non possono essere generalizzate e possono non essere valide sul singolo individuo.
Accuratezza strumentale: periodicamente è necessario testare l’impedenziometro applicando gli elettrodi a circuiti elettrici il cui valore di impedenza è noto.
La precisione viene valutata effettuando misure ripetute sullo stesso individuo.
Se si utilizzano più impedenziometri è necessario valutare la variabilità inter-strumentale.
Da: Begogni Giorgio, Cecchetto Giovanna Manuale ANDID di valutazione dello stato nutrizionale Società Editrice Universo.
L’impedenziometria segmentale permette di determinare la massa grassa e la massa magra a livello di arti superiori, arti inferiori e tronco.
Questa metodica è più precisa dell’impedenziometria “total body” in quanto l’impedenza è determinata soprattutto dalle parti del corpo con una sezione minore (ricordiamo che per la seconda legge di Ohm l’impedenza è inversamente proporzionale alla sezione del cilindro).
La resistenza degli arti è considerevolmente maggiore rispetto a quella del tronco.
Quindi la resistenza dell’intero corpo è dovuta soprattutto alla resistenza degli arti (soprattutto delle braccia e poi delle gambe) e quindi la misura dell’impedenza può essere poco sensibile a variazioni della composizione corporea che avvengono a livello del tronco.
Il valore normale di percentuale di massa grassa è maggiore nelle donne che negli uomini.
Secondo il modello di Benke la percentuale di grasso di deposito è simile negli uomini e nelle donne, mentre varia la percentuale di grasso essenziale che è maggiore nelle donne per le funzioni fisiologiche di gravidanza e allattamento.
Classificazione del grado di obesità. in base alla percentuale di massa grassa secondo l'American Council on Excercise.
Valutare la percentuale di massa grassa dell’individuo può esser utile:
Ricordiamo che all’inizio del trattamento dietetico, soprattutto se molto restrittivo in calorie, si perde massa magra. Tale perdita deve ovviamente essere ridotta al minimo e ciò può avvenire solo se la razione calorica non è al di sotto del metabolismo basale del soggetto.
1. Presentazione del corso: definizione di stato nutrizionale e sua valutazione
2. Classificazione dei metodi per determinare la composizione corporea
3. Metodiche meccanicistiche: densitometria
4. Metodiche meccanicistiche: idrometria o diluizione isotopica
5. Metodiche descrittive: antropometria ed indici antropometrici
6. Antropometria: circonferenze corporee
7. Plicometria
10. Analisi metaboliche utili nella valutazione dello stato nutrizionale
11. Valutazione del bilancio energetico: introito energetico e abitudini alimentari
12. Valutazione del bilancio energetico: spesa energetica e fabbisogno energetico
Begogni Giorgio, Cecchetto Giovanna Manuale ANDID di valutazione dello stato nutriizonale Società Editrice Universo.
1. Presentazione del corso: definizione di stato nutrizionale e sua valutazione
2. Classificazione dei metodi per determinare la composizione corporea
3. Metodiche meccanicistiche: densitometria
4. Metodiche meccanicistiche: idrometria o diluizione isotopica
5. Metodiche descrittive: antropometria ed indici antropometrici
6. Antropometria: circonferenze corporee
7. Plicometria
10. Analisi metaboliche utili nella valutazione dello stato nutrizionale
11. Valutazione del bilancio energetico: introito energetico e abitudini alimentari
12. Valutazione del bilancio energetico: spesa energetica e fabbisogno energetico
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