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Antonello Giugliano » 1.La «consulenza filosofica» come problematica contemporanea


Per tutti e per nessuno? La «consulenza filosofica» come estrema sporgenza problematica del pensiero postfilosofico contemporaneo.

Che cos’è la «consulenza filosofica»?
«Nel 1981 – dunque ormai oltre un quarto di secolo fa – il filosofo tedesco Gerd B. Achenbach, lamentando il distacco della filosofia praticata nelle Università dalla vita reale e dagli uomini che la animano e rivendicando il ruolo “pubblico” svolto dalla filosofia nell’antica Grecia, apriva la prima “Philosophische Praxis“, ovvero uno studio professionale nel quale incontrare persone con difficoltà esistenziali di qualsiasi genere per affrontarle assieme con modalità proprie della filosofia.
A seguito del notevole successo dell’iniziativa, in pochi anni la pratica si è poi estesa dalla Germania (dove oggi esistono oltre cinquanta studi) a molti altri paesi, come Olanda, Gran Bretagna, Francia, Norvegia, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, USA, Canada, Australia, SudAfrica, Israele, Giappone, Perù, Brasile, Argentina etc.
Dal 2000 la pratica è ufficialmente giunta anche in Italia, dove il suo nome più diffuso è “consulenza filosofica“».

La «consulenza filosofica». Per un’idea di base.

«Spesso confusa con le attività psicoterapeutiche, a causa delle affinità esteriori che ha con esse quando praticata con individui (si può fare consulenza anche in gruppo, ad esempio in aziende e organizzazioni), la consulenza filosofica le si differenzia in modo sostanziale, abbandonando non solo ogni intenzionalità terapeutica, ma anche ogni volontà di risolvere problemi: essa è solo ed esclusivamente un libero dialogo critico, che ha per unici obiettivi la comprensione e l’ampliamento della visione del mondo. Sulla base dell’assunto che pensare bene la vita sia presupposto essenziale per vivere bene».
«Perché cercare consulenza da un filosofo?»

La «consulenza filosofica». Per un’idea di base.

«Ogni uomo, indipendentemente dalla sua cultura e dall’estrazione sociale, ha una propria “visione del mondo”, attraverso la quale interpreta la realtà che lo circonda, reagisce ad essa, la giudica, vi interviene. Ma nella maggior parte dei casi questa visione del mondo è irriflessa, assunta attraverso l’educazione e l’esperienza senza essere messa alla prova».
«La complessità delle società moderne rende però sempre più difficile il conseguimento di visioni della realtà sufficientemente comprensive e coerenti da permettere a ciascun individuo di affrontare con sicurezza la “sfida” della libertà: scegliere ogni volta in modo pienamente autonomo, senza affidarsi ai sempre più deboli principi d’autorità (famiglia, religioni, ideologie politiche). Ne seguono sempre più frequentemente dubbi e incertezze, spesso causa di insicurezza e stati di crisi».

La «consulenza filosofica». Per un’idea di base.

«Di fronte alle difficoltà esistenziali, c’era finora una sola possibilità: rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Ma ogni disagio ha quasi sempre radici nel modo in cui si interpreta la realtà, segue da confusioni, incoerenze e mancanza di comprensione dei presupposti della propria concezione del mondo. Per questo in molti casi, più che rivolgersi a un “medico” che cerchi una “cura“, può essere opportuno un esperto nell’elaborazione delle idee e dei pensieri, che ci aiuti a far luce e chiarezza sui complessi rapporti che intercorrono tra interpretazione del mondo e scopi, valori e significati, concetti e aspettative. Ovvero a trasformare una visione del mondo irriflessa in una filosofia personale».
«L’esperto in questo settore è appunto il filosofo. Egli instaura con il consultante una relazione dialogica che mira ad esplorarne e chiarirne il modo di interpretare la realtà, rispettandone però esigenze e priorità. Egli non ha modelli di “salute” o di “normalità”, non lavora sull’inconscio, sulla psiche o sulla biografia della persona che lo consulta: la aiuta, facilitando la comprensione della sua stessa visione della realtà, contribuendo a una riflessione su di essa e a una sua migliore rielaborazione filosofica».

Rielaborazione di materiali tratti dal sito di N. Pollastri

Considerazioni provvisorie sulla «consulenza filosofica»

Si tratta insomma di un’ansa in cui la filosofia trova un modo nuovo per reggere ancora se stessa o è una sporgenza da cui essa rovina in un precipizio?

  • Come intervento e prestazione di aiuto – attraverso la parola – essa costituisce un inedito ed originale sbocco professionale e sociale per il laureato in scienze umane ed in particolare in filosofia (col suo portato universale, riconosciuto intrinseco ed essenziale all’autocomprensione del senso della vita di ogni individualità umana singola o associata)?
  • O si tratta solo di un nuovo genere letterario-intellettuale elitario ed autoreferenziale?
  • O è, piuttosto, l’ultimo modo che la filosofia, in quanto sapere intorno al senso dell’intero, ha ancora per affermare, giustificare e salvaguardare se stessa dalla sua autodissoluzione accademica?

Prossima lezione

Cenni storici sulle origini e gli sviluppi della «consulenza filosofica»: pionieri, fondatori, continuatori ed innovatori.

La «consulenza filosofica» in quanto corrente anti-accademica, quattro esempi

  • Hermann von Keyserling (1919)
  • Gerd B. Achenbach (1987)
  • Ran Lahav (1995)
  • Lou Marinoff (1999)

I materiali di supporto della lezione

AA. VV., Discipline filosofiche (2005). Vol. 1: La svolta pratica in filosofia. Dalla filosofia pratica alla pratica filosofica, Quodlibet, Macerata, 2005.

G. ACHENBACH, Del giusto nel falso. Percorsi della capacità filosofica di saper vivere, tr. it. di R. Soldani, Milano, Apogeo, 2008.

L. E. BERRA/M. D'ANGELO (a cura di), Counseling filosofico e ricerca di senso. Pratiche filosofiche per le persone, i gruppi, le organizzazioni, Liguori, Napoli 2008.

A. COSENTINO, Filosofia come pratica sociale. Comunità di ricerca, formazione e cura di sé, Apogeo, Milano, 2008.

D. MICCIONE/ N. POLLASTRI, L'uomo è ciò che pensa. Sull'avvenire della pratica filosofica, Di Girolamo, Trapani, 2008.

P. A. ROVATTI, Abitare la distanza. Per una pratica della filosofia, Raffaello Cortina, Milano, 2007.

E. VEGLERIS, Manager con la filosofia. Come usare la filosofia per migliorare la vita in azienda, Apogeo, Milano, 2008.

Neri POLLASTRI, Consulente filosofico cercasi, Milano, Apogeo, 2007.

Ran LAHAV, Un quadro concettuale per la consulenza filosofica: l'interpretazione della visione del mondo (1995), In: ID., Comprendere la vita.La consulenza filosofica come ricerca della saggezza, trad. it. di F. Cirri, Milano, Apogeo, 2004, pp. 9-36.

Neri POLLASTRI, Breve storia della consulenza filosofica, in: A. CAVADI, Quando ha problemi chi è sano di mente. Un'introduzione al philosophical counseling. Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2003, pp. 135-162.

Pier Aldo ROVATTI, La filosofia può curare? La consulenza filosofica in questione, Milano, RaffaelloCortina, 2006.

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