Restauro e conservazione del cemento armato
Sin dalla fine dell’ottocento il cemento armato è stato largamente impiegato nell’architettura, tanto negli interventi di nuova edificazione che in quelli di restauro.
A partire dai primi decenni del novecento, l’entusiasmo verso il nuovo materiale, che consentiva agli architetti “moderni” soluzioni formali e linguistiche prima impensabili, investe anche il campo disciplinare del restauro senza un’adeguata sperimentazione preliminare sulla sua durabilità.
Il problema della conservazione degli edifici in cemento armato e quello degli inserti contemporanei in tale materiale posti a diretto contatto con la materia degli edifici storici si è posto in tempi recenti in modo rilevante.
Pertanto, l’attenzione dell’attuale dibattito sul restauro si è anche orientata ad individuare metodologie e tecniche di intervento in grado di garantire la conservazione di questa parte di patrimonio architettonico caratterizzata dal largo impiego di tale materiale.
Le immagini e i grafici relativi alla ex fabbrica Cirio a Vigliena a Napoli, sono tratte dalla tesi di specializzazione in Restauro dei Monumenti discussa presso l’Università di Napoli Federico II dagli architetti V. Apicella e R. Domizio, relatore prof. Renata Picone, a.a. 2006-2007.
Le cause
Il degrado delle armature
In figura 1: l’ossidazione delle armature alla base del pilastro ha determinato una vistosa espulsione del copriferro.
In figura 2: espulsione del copriferro in corrispondenza delle armature ossidate, con riduzione delle sezioni dei ferri longitudinali.
I dissesti nelle strutture in cemento armato
Le strutture in cemento armato possono presentare quadri fessurativi riconducibili a sollecitazioni di taglio e flessione, oltre che a sforzo normale. Inoltre possono presentare problemi legati alla non corretta esecuzione del getto (lesioni da ritiro).
Tipologie di indagini per conoscere lo stato di conservazione delle strutture in cemento armato
Il consolidamento delle strutture in cemento armato
Il consolidamento delle strutture in cemento armato si pone l’obiettivo di ripristinare le sezioni resistenti degli elementi, tanto nelle parti in calcestruzzo che in quelle di ferro.
Ai fini del miglioramento antisismico può essere necessario integrare le sezioni resistenti.
Intervento 1
Sfaldamento e disgregazione del cls. e risanamento delle parti degradate:
Ripristino delle armature e del copriferro
Fasi di intervento:
Sfaldamento e disgregazione del cls. e risanamento delle parti degradate, rinforzi strutturali.
Intervento semplice:
Interventi di consolidamento con materiali compositi
Al fine di garantire una maggiore risposta alle sollecitazioni da parte delle strutture in cemento armato è possibile ricorrere ad un aumento della loro sezione (sia di quella in calcestruzzo che di quella in ferro).
E’ altresì possibile fare ricorso, per aree sottoposte particolarmente a sforzi di trazione, ai materiali compositi. In quest’ultimo caso tessuti bidirezionali in FRP possono essere incollati mediante resine o malte direttamente sul supporto ripulito.
1. Metodologia della progettazione del restauro architettonico
2. Gli interventi sulle preesistenze e il rapporto tra "antico e nuovo"
3. Gli interventi di de-restauro. Il caso dei monumenti dell'Acropoli di Atene
5. Introduzione al consolidamento degli edifici storici. Le strutture e i terreni di fondazione
6. Le murature: conoscenza, analisi dei meccanismi di dissesto e interventi di consolidamento
9. Il ruolo della diagnostica nel progetto di restauro architettonico
10. Materiali e tecniche innovative nel restauro architettonico
11. Problemi di conservazione delle strutture in cemento armato
12. I problemi di umidità negli edifici storici
13. L'adeguamento funzionale e la a messa norma negli edifici di pregio storico artistico
14. Il superamento delle barriere architettoniche negli edifici e nei siti storici
15. Il progetto di conservazione delle superfici architettoniche
Bibliografia essenziale che inquadra gli interventi di conservazione del cemento armato nel più generale quadro del restauro del patrimonio architettonico:
Aa. Vv., Trattato di restauro architettonico, diretto da Giovanni Carbonara, Utet, Torino 1996.
AA. VV., Il manuale del restauro architettonico, coordinato da Luca Zevi, Mancosu, Roma 2001.
A. Defez , Il consolidamento degli edifici, Liguori, Napoli 2002.
B. P. Torsello, S. Musso, Tecniche di restauro architettonico, Utet, Torino 2003.
AA. VV., Trattato sul consolidamento, coordinato da Paolo Rocchi, Mancosu, Roma 2003.
L. Bertolini, M. Gastanli, P- Pedeferri, Ispezione e diagnosi della corrosione delle armature del calcestruzzo: l'ex Istituto Marchiondi a Milano, in “Politecnico. Rivista del Politecnico di Milano”, 8, 2004
R. Ientile, a cura di, Architetture in cemento armato. Orientamenti per la conservazione, Franco Angeli, Milano 2008