Il corso di Diritto Romano per tradizione è dedicato all’approfondimento di tematiche inerenti al diritto privato romano. Questo corso pone particolare attenzione alla condizione giuridica di schiavi, dipendenti e figli di famiglia. Si illustreranno le condizioni degli schiavi e dei dipendenti nel mondo greco, diverse a seconda dei periodi e delle tradizioni giuridiche, per poi passare all’esame dello ‘status’ servile in diritto romano, sulla base delle Istituzioni di Gaio e di quelle di Gustiniano. Attenzione si intende dedicare alla posizione giuridica dei “servi vicarii” (schiavi sottoposti ad altri schiavi) quale emerge dagli scritti dei giuristi romani ma anche dalle iscrizioni e dai documenti della prassi, nonché alle loro attività in ambito commerciale. Proprio da questi documenti emerge con forza la dicotomia della figura del servus, quale “persona”, in grado di partecipare alle attività commerciali nell’interesse del suo dominus, ma anche di res, oggetto di compravendita. Interessa analizzare anche altre figure di dipendenti, quali nel mondo romano potevano essere i gladiatori, non tutti, probabilmente, di condizione servile.
Oltre alla potestà dominicale sugli schiavi, tra i poteri del "pater familias" sarà oggetto di attenzione anche la "patria potestas", la posizione giuridica dei "filii familias" ed i poteri del padre nel diritto celtico.
1. Gli schiavi in Grecia e a Roma, linee generali
2. Cenni sulla giurisprudenza romana
3. Emptio-venditio, caratteristiche e vizi della cosa oggetto di compravendita
4. Le vendite di schiavi nell'editto edilizio e nei documenti della prassi
5. Il trasferimento della proprietà con particolare riguardo agli schiavi
7. Considerazioni su D. 21.2.39.1, stipulatio duplae e traditio
8. Schiavi “ordinari” e “servi vicarii”: loro posizione giuridica
9. Le azioni “adiecticiae qualitatis”
10. Aspetti particolari della dipendenza: i gladiatori
11. Terminologia della “corruptio servi” e fattispecie connesse
12. Il concorso di azioni tra Lex Aquilia e Lex Cornelia (parte prima)
13. Il concorso di azioni tra Lex Aquilia e Lex Cornelia (parte seconda)
14. Il concorso di azioni tra Lex Aquilia e Lex Cornelia (parte terza)
15. Diritto celtico e poteri del 'paterfamilias' in un carme di Catullo: analisi del carme 67
16. Diritto celtico e poteri del 'paterfamilias' in un carme di Catullo: proposte interpretative
Professore ordinario di Diritto Romano presso la Facoltà di Giurisprudenza, dove è titolare dal 2000 dopo aver insegnato nelle Università di Camerino e SUN. Dall’a.a. 2009/10 tiene per supplenza l’insegnamento di Istituzioni di diritto romano V e ora IV, avendo tenuto dal 2006 quello di Storia della Costituzione romana e dal 2003 quello di Diritto romano e diritti dell’antichità nella Facoltà di Lettere e Filosofia (CdL in Storia). Fa parte del Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in Diritto romano e tradizione romanistica con sede a Napoli. E’ responsabile della convenzione stipulata dalla nostra Università con quella di Franche-Comté, Besançon (Francia). Promotrice di scambi Erasmus con Facoltà giuridiche di Grecia e Spagna. Dal 1980 coordinatrice della Redazione della Rivista di studi romanistici Index. Dal 1994 collabora con la Rivista Bollettino di Studi Latini. Dal 1998 fa parte del Comité de Rédaction della Rivista Dialogues d’Histoire Ancienne. Dal 1981 fa parte del GIREA (Groupe International de Recherche sur l’Esclavage Ancien). È stata coordinatrice locale della ricerca cofinanziata dal MIUR su I diritti degli altri in Grecia e a Roma (PRIN 2007-2010).