Il periodo immediatamente successivo al congresso di Vienna (1815) è passato alla storia sotto il nome di Restaurazione. Il congresso di Vienna rappresenta un tentativo di riequilibrare i poteri in Europa (Balance of power). Ma non è più possibile un ritorno al passato vista la presenza ovunque di elementi di costituzionalismo.
Il Congresso di Vienna in un dipinto di Jean-Baptiste Isabey (1767-1855). Fonte: Wikipedia
Il liberalismo è una tendenza politica che vuole lo sviluppo dei diritti politici nati con la rivoluzione francese, tendendo però a consolidarli solo per l’élite del ceto dirigente. Infatti il voto è ristretto ad una minima frazione della popolazione secondo criteri censitari, che le riforme elettorali allargano di poco.
Quadro di George Hayter: l'approvazione del Reform Act del 1832. Fonte: Wikipedia
Durante la rivoluzione francese è molto attiva ed è all’origine delle altre la setta segreta di Filippo Buonarroti. La Massoneria ha origini più antiche: risale al XVII secolo in Inghilterra ma assume importanza in questo periodo. La massoneria ha carattere anti-clericale e borghese. In Italia più famosa e presente la Carboneria. La Massoneria dopo un lungo periodo “dormiente” riprenderà importanza nel II dopoguerra come difesa dai regimi totalitari.
Simboli massonici. Fonte: Wikipedia
I moti rivoluzionari costituzionalisti del 1821, del 1830 fino al 1848 rappresentano il periodo che è stato definito “il trionfo della borghesia”.
Col 1848 si manifesta il movimento operaio e socialista con proprie rivendicazioni. La borghesia si rifugia nel bonapartismo, richiedendo la protezione di un “uomo forte”.
Napoleone III ritratto da Franz Xaver. Fonte: Wikipedia
Come base dell’unificazione politica degli Stati italiano e tedesco, c’è un mercato interno efficace ottenuto con il superamento delle barriere doganali (Zollverein in Germania). Grazie a servizio di leva, scuola statale, strumenti di previdenza, feste nazionali si costruisce un sentimento di appartenenza nazionale. Da questo momento cresce sempre di più l’importanza dei ceti intermedi.
Confederazione germanica, prima dell'unificazione tedesca. In blù la Prussia, in giallo l'Impero austriaco, in grigio il resto degli stati tedeschi. Fonte: Wikipedia
Le forze politiche presenti nel periodo risorgimentale:
Giuseppe Mazzini (1805-1872). Fonte: Wikipedia
Nel Regno di Sardegna già esistevano molti elementi di modernità:
Stemma dei Savoia-Carignano. Fonte: Wikipedia
Il Risorgimento italiano è frutto di una fortuita coincidenza di elementi che hanno permesso l’unificazione, benché lo sviluppo socio-economico sia molto debole. Da un lato c’è una situazione internazionale favorevole, dall’altro una tendenza al crollo endemico dei vari Stati e infine la crisi del movimento mazziniano che permette le abili manovre di Cavour. Per quanto riguarda il Mezzogiorno c’è il vizio di origine dell’alleanza di gruppi industriali del Nord con i latifondisti del Sud.
Camillo Benso, conte di Cavour (1810- 1861). Fonte: Wikipedia
Il Mezzogiorno non poteva trovare da solo la strada per lo sviluppo economico. Il Regno meridionale non aveva avuto una transizione da feudalesimo a capitalismo piena, ma solo durante il decennio francese (1806-1815) le leggi eversive della feudalità. La debolezza delle trasformazione sociale delle campagne non aveva dato luogo alla formazione di un capitalismo agrario o di un ceto medio agricolo.
Ferdinando II di Borbone. Fonte: Wikipedia
Il nuovo stato unitario è fortemente centralizzato, si è parlato di piemontesizzazione dell’Italia. Nasce la questione meridionale e al fenomeno del brigantaggio meridionale si reagisce con una durissima repressione: un massacro con 5000 morti.
Teste mozzate di contadini esposte in gabbie di vetro a Isernia durante la repressione del brigantaggio. Fonte: Wikipedia.
La brigantessa Michelina De Cesare uccisa nel 1868. Fonte: Wikipedia
Va al potere nel 1876 la Sinistra Storica, che tende ad una politica molto rigida e accentratrice. Viene praticato il trasformismo: vale a dire un metodo di governo all’interno del parlamento per cui si formano delle maggioranze sui diversi temi di volta in volta.
Agostino Depretis (1813-1887). Fonte: Wikipedia
Nella I Internazionale (1864-1876) convivono:
Non c’è una grande unità d’intenti a causa di queste diverse presenze.
La Comune di Parigi, la presa del potere della città per soli due mesi nel 1871 da parte di gruppi socialisteggianti con la presenza tra l’altro di molti artisti, non ha avuto molta incidenza a livello politico, ma un valore simbolico molto forte.
Distruzione della Colonna Vendome durante la Comune di Parigi. Fonte: Wikipedia
Nella II Internazionale, fondata nel 1889, si è ormai affermato pensiero di Marx, in una interpretazione molto deterministica: alla società capitalistica sarebbe seguita quella socialista senza traumi.
Solo con la I guerra mondiale entra in crisi la politica dei partiti socialdemocratici europei.
Friedrich Engels (1820-1895). Fonte: Wikipedia
Si scontrano il Nord degli Usa che è industrializzato ed utilizza il lavoro salariato, e il Sud, prevalentemente agricolo, che utilizza il lavoro degli schiavi (sostenuto dagli inglesi interessati al cotone). Il Sud è liberista, dato che commercializza i prodotti agricoli sul mercato internazionale, mentre l’industria del Nord, ancora fragile, è per una politica protezionistica.
1. Metodi e fonti per la storia contemporanea
2. Concetti e termini di economia
3. Le trasformazioni sociali della prima parte dell'Ottocento
4. La prima metà dell'Ottocento
6. La prima guerra mondiale e il primo dopoguerra
8. La crisi del 1929 e il nazismo
11. La guerra fredda e l'Italia nel secondo dopoguerra
12. Decolonizzazione e Medio Oriente
13. Gli Anni Sessanta e i nuovi soggetti: giovani e donne
14. La società e la politica italiana dal Centrosinistra ad oggi
15. La crisi del comunismo e i conflitti recenti
16. La crisi del sistema di Bretton Woods e la globalizzazione
Rosario Romeo, Risorgimento e capitalismo, Bari, Laterza, 2008.
Paolo Bevilacqua , Andreina De Clementi e Emilio Franzina, Storia dell'emigrazione italiana, Roma, Donzelli, 2001.
Emilio Sereni, Il capitalismo nelle campagne (1860-1900), Einaudi, 1971.
1. Metodi e fonti per la storia contemporanea
2. Concetti e termini di economia
3. Le trasformazioni sociali della prima parte dell'Ottocento
4. La prima metà dell'Ottocento
6. La prima guerra mondiale e il primo dopoguerra
8. La crisi del 1929 e il nazismo
11. La guerra fredda e l'Italia nel secondo dopoguerra
12. Decolonizzazione e Medio Oriente
13. Gli Anni Sessanta e i nuovi soggetti: giovani e donne
14. La società e la politica italiana dal Centrosinistra ad oggi
15. La crisi del comunismo e i conflitti recenti
16. La crisi del sistema di Bretton Woods e la globalizzazione
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