Malattia ad andamento cronico causata da un Parvovirus; è stata segnalata per la prima volta nel visone in associazione alla presenza dell’autosoma recessivo (aa) per il colore aleutino (zaffiro) del mantello.
Successivamente è stata riportata anche nel furetto con la designazione di ipergammaglobulinemia in base al principale segno clinico.
Esemplare di visone con mantello zaffiro. Fonte: devonmink.com
L’agente eziologico possiede i caratteri tipici dei Parvovirus:
I parvovirus infettanti il furetto sono considerati ceppi mutanti del parvovirus del visone.
A differenza del visone, il furetto presenta sintomatologia moderata e può essere infetto per molti anni senza manifestare segni clinici.
La trasmissione avviene sia per contatto diretto (tra soggetto malato e soggetto sano) o indiretto che per trasmissione dalla madre ai cuccioli.
Il periodo di incubazione è variabile e può arrivare a oltre sei mesi.
Alcuni furetti diventano portatori asintomatici: ospitano il virus ma non manifestano la malattia.
La trasmissione avviene principalmente via aerosol:
Furetto → furetto
Visone → furetto
Fonti di infezione:
Il virus penetra per via inalatoria e talvolta per via digerente. La patogenesi cambia in base all’età degli esemplari colpiti.
Giovani
Il virus penetra per via inalatoria e riconosce come cellula bersaglio lo pneumocita di tipo II che va incontro a necrosi e lisi.
Viene così a mancare la secrezione del surfactante con incremento della tensione superficiale degli alveoli cui conseguono formazione di membrane ialine e turbe respiratorie a carattere iperacuto.
Adulti
Localizzazione del virus nel sistema linforeticolare (linfonodi mesenterici e milza).
La cellula bersaglio è il linfocita che non consente la completa espressione della replicazione virale il che, associato alla riduzione del danno cellulare, giustifica la persistenza dell’infezione.
Nonostante la precoce ed efficace elaborazione di anticorpi specifici, l’infezione persiste per l’intera vita dell’animale. Tale evento sembrerebbe legato alla saturazione della superficie esterna del virione operata da uno strato di fosfolipidi che impedisce l’interazione tra virus ed anticorpi neutralizzanti.
La glomerulonefrite è dovuta invece al deposito di immunocomplessi costituiti da IgM e IgA.
Sintomatologia
I sintomi sono caratterizzati da:
Nella forma respiratoria che colpisce soggetti di età inferiore ai due mesi si può osservare:
Le lesioni anatomo-patologiche sono rappresentate da:
Lesioni istopatologiche:
La diagnosi può essere effettuata mediante:
La diagnosi definitiva è data dall’esame istologico su tessuti prelevati da vari organi associato alla counter-immunoelettroforesi.
Non esiste un trattamento specifico per la malattia aleutina ma solo una terapia di supporto costituita da:
Profilassi
Si avvale dell’applicazione di misure di profilassi diretta basate sull’identificazione dei soggetti infetti e loro eliminazione. Ovviamente tale ipotesi vale per gli allevamenti di furetti. Nel caso di furetti pet, l’eutanasia va scelta con approvazione del proprietario.
Non esiste vaccino. Sarebbe controindicato poiché il virus interagisce con il sistema immunitario.
2. Coniglio: Sindrome Gastroenterica (SGE)
3. Coniglio: Sindrome Respiratoria
4. Coniglio: Malattia Emorragica Virale (MEV)
5. Mixomatosi
7. Furetto: Gastrite Infettiva
11. Furetto: Proliferative Bowel Disease
12. Anfibi e Rettili: Introduzione all'Erpetofauna
13. Anfibi e Rettili: Principali Patologie Batteriche