Concetto di rischio biologico
Per rischio biologico si intende la possibilità di contrarre una malattia infettiva nel corso di attività lavorative che comportano l’esposizione ad agenti biologici. Si stima che ogni anno muoiano nel mondo per questa causa circa 320.000 lavoratori. Si ritiene, inoltre, che il 15% dei nuovi casi di tumore che si sviluppano in tutto il globo siano dovuti a virus, batteri o parassiti.
Definizione di agente biologico
La normativa vigente definisce “agente biologico” qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.
Classificazione degli agenti biologici
A seconda del rischio di infezione che può determinarsi, gli agenti biologici vengono distinti in quattro gruppi :
L’all. XLVI al D. Lgs. 81/2008 riporta l’elenco degli agenti biologici classificati.
Sorgenti di rischio
Possono essere costituite da:
Alcune attività lavorative a rischio:
In relazione all’attività svolta, si può distinguere tra:
Effetti sulla salute
Le patologie che possono essere causate dagli agenti biologici sono riconducibili sostanzialmente alle tre tipologie seguenti:
Per un elenco, seppure parziale, delle patologie comunemente associate ad alcuni agenti biologici, consultare le schede tecnico-informative realizzate dall’INAIL.
Stima della pericolosità e dannosità.
La stima del pericolo dovuto agli agenti biologici è resa complicata da alcuni fattori, quali:
Di conseguenza, non è possibile definire una dose – soglia che consenta di esprimere una valutazione sulla presenza o assenza di una situazione di rischio, né, data una certa esposizione, prevedere la frequenza con cui si manifesterà il danno tra i soggetti esposti.
Obblighi del datore di lavoro
Il Titolo X del D. Lgs. 81/2008, relativo all’esposizione professionale ad agenti biologici, impone al datore di lavoro di:
Obblighi del datore di lavoro (segue)
Misure di prevenzione e protezione.
Si basano sulla maggiore riduzione possibile dei livelli di esposizione individuale e di contaminazione ambientale, avendo molta cura della pulizia e disinfezione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.
E’ importante l’uso di dispositivi di protezione individuale, costituiti da: guanti, apparecchi di protezione delle vie respiratorie, occhiali protettivi a mascherina avvolgente o visiera, tute intere con cappuccio e chiusura elasticizzata ai polsi e alle caviglie, stivali di gomma o poliuretano.
Nelle attività in cui l’esposizione ad agenti biologici può comportare un rischio per la salute dei lavoratori è previsto l’uso del segnale di rischio biologico (fig. a lato).
Concetto di rischio chimico
E’ il rischio associato all’esposizione ad uno o più agenti chimici in ogni attività lavorativa che ne preveda l’impiego nelle fasi di produzione, manipolazione, stoccaggio, trasporto, eliminazione e trattamento dei rifiuti.
L’esposizione può essere mansionale o accidentale e può riguardare anche gli addetti ad operazioni di manutenzione e pulizia.
Le sostanze chimiche che possono essere presenti nei luoghi di lavoro, in quanto collegate al ciclo produttivo, sono:
Agenti chimici pericolosi:
In base al D. Lgs. 81/2008, modificato ed integrato dal D. Lgs. 106/2009, comprendono:
Variabili che possono influenzare i rischi derivanti da agenti chimici:
1. Infortuni e malattie professionali
2. Principali malattie professionali denunciate nel comparto industriale
3. Fattori di rischio fisici: rumore - vibrazioni
4. Fattori di rischio fisici: radiazioni ionizzanti- campi elettromagnetici - videoterminali
5. Rischio biologico - Rischio Chimico e variabili che lo influenzano
6. Agenti chimici pericolosi per la sicurezza e per la salute
8. Agenti cancerogeni. L'amianto
9. Rischio da altri agenti cancerogeni
10. Gestione dell'emergenza - impianti ad alto rischio
11. Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)
12. Normativa di riferimento sul sistema sicurezza sul lavoro in Italia
14. Esempi di lavorazioni pericolose: la produzione di pvc
15. Esempi di lavorazioni pericolose: il caso del petrolchimico di Porto Marghera
16. Esempi di lavorazioni pericolose: produzione e applicazione degli asfalti
17. Esempi di lavorazioni pericolose: il trattamento dei rifiuti
18. Esempi di lavorazioni pericolose: cokerie - industria tessile – industria della gomma
Tomei F. Opuscolo informativo – formativo per i lavoratori esposti ad agenti biologici in ambiente non sanitario, Uniroma
Pietrangeli B., Il rischio biologico nei luoghi di lavoro: priorità di ricerca per la valutazione del rischio, http://prevenzioneoggi.ispesl.it/pdf/foc2008_01_1_it.pdf
Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Servizio di Prevenzione e Protezione, Rischio biologico nei laboratori. Valutazione del rischio,
Nuovo regolamento sulla classificazione ed etichettatura delle sostanze e miscele pericolose