L’alterazione degli alimenti comporta una modifica delle proprietà di un alimento determinata da cause biologiche e/o chimico fisiche.
I microorganismi che possono contaminare un alimento sono batteri chemiorganotrofi e funghi (lieviti e muffe).
Tra i fattori che influenzano il loro sviluppo in un alimento sono da ricordare:
L’acqua negli alimenti si trova in due forme:
Il contenuto di acqua libera in un alimento è espresso attraverso il parametro “attività dell’acqua, aw”
Aw è il rapporto tra la tensione di vapore acqueo di un alimento (p) e la tensione di vapore dell’acqua pura (po) alla stessa temperatura.
aw= p / po
0 < aw< 1
In base al valore di aw gli alimenti sono classificati in:
aw = 1.0 – 0.9
Es.: alimenti freschi (vegetali e animali)
aw = 0.90 – 0.60
Es.: cereali, marmellate, gelatine, prodotti sotto sale
aw = 0.60 – 0.0
Es.: alimenti essiccati
La conservazione degli alimenti viene effettuata:
Conserve: prodotti sterilizzati, congelati, liofilizzati, essiccati, concentrati e/o addizionati con sostanze chimiche.
Semiconserve: prodotti pastorizzati, refrigerati, conservati in atmosfera controllata o modificata.
Prodotti trasformati: alimenti fermentati, salati, prosciugati, stabilizzati mediante stagionatura.
Conduzione: riscaldamento lento di alimenti solidi
Convenzione: riscaldamento rapido di alimenti liquidi
Irraggiamento: senza trasferimento di calore all’alimento mediante microonde o radiazioni che non trasferiscono calore (raggi gamma o raggi x)
I fattori da cui dipende l’efficacia di un trattamento con il calore sono:
Il TMT o TDT (thermal death time) rappresenta il tempo necessario ad uccidere un microrganismo ad una data temperatura, in particolari condizioni.
E’ un trattamento in cui si utilizza un calore moderato al fine di inattivare gli enzimi e ridurre la carica microbica.
Si applica, in genere, a vegetali o a cibi che devono essere inscatolati.
Nella pastorizzazione sono utilizzate temperature comprese tra 60° C e 80 ° C.
A tali temperature sono distrutte le forme patogene e sono disattivati gli enzimi.
La pastorizzazione può essere effettuata con sistemi di lavorazione in discontinuo o in continuo
E’ il processo termico utilizzato per distruggere tutti i microrganismi che possono riprodursi negli alimenti durante lo stoccaggio e la distribuzione.
Si basa sulla sterilizzazione o pastorizzazione in continuo del prodotto allo stato sfuso e successivo confezionamento a freddo in ambiente asettico ed in contenitori sterilizzati.
Fasi del processo:
Permette di ottenere un effetto microbiostatico.
La temperatura a cui effettuare la conservazione va scelta in base alla temperatura minima di accrescimento (t. m. a.) dei microrganismi.
In alcuni casi l’effetto può essere anche microbicida e ciò dipende dal tipo di microrganismo e dalla natura del mezzo
Le temperature impiegate sono comprese nell’intervallo –1 / +8 °C.
Un parametro importante ai fini di un’ottimale refrigerazione è l’ Umidità Relativa, U. R. (o R. H: Relative Humidity) espressa come valore percentuale.
Essa rappresenta il rapporto tra la quantità di vapore osservata in un volume di aria e la quantità massima che quello stesso volume potrebbe contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione.
I principali sistemi per il congelamento di un alimento sono:
E’ ottenuta mediante la tecnica del congelamento ultrarapido. Il prodotto surgelato è mantenuto costantemente a valori di temperatura ≤ -18 °C.
1. Introduzione alla Chimica degli Alimenti
2. Costituenti degli alimenti I
3. Costituenti degli alimenti II
5. Trasformazioni a carico dei costituenti degli alimenti
6. Conservazione degli alimenti mediante calore e basse temperature
7. Conservazione degli alimenti mediante disidratazione
8. Conservazione degli alimenti mediante tecniche tradizionali
10. Analisi dell'olio d'oliva II
13. Il latte
15. Il vino
16. Analisi del vino