I temi della III declinazione
Sono riuniti nel gruppo della terza declinazione i nomi maschili, femminili e neutri con tema in -i e con tema in consonante (per es. civis [civi]; consul [consul]).
Nell’ambito delle forme flesse poche sono le differenze che si apprezzano tra i due gruppi che in un antico stadio linguistico erano distinti e avevano desinenze diverse. Via via i due gruppi uniformarono le diverse uscite desinenziali, con prevalenza di quelle dei temi in consonante e diedero vita ad un’unica declinazione, quella che noi oggi chiamiamo la terza declinazione.
Questa è la tabella degli affissi flessivi che si aggiungono ai temi della terza declinazione.
Questi affissi flessivi sono gli stessi della IV e della V declinazione.
Il Nominativo
Il Nominativo è o sigmatico (civis) o asigmatico (consul).
Per ragioni fonetiche appare spesso leggermente modificato.
Ad esempio: il Genitivo di princeps “capo” è principis; così anche: origo, originis “origine”, homo, hominis “uomo”, virgo, virginis “ragazza”, senex, senis “vecchio”.
Alla ricerca del Nominativo
E’ spesso difficile per lo studente risalire al Nominativo di un nome di III declinazione e quindi al suo significato.
Per esempio: data una frase come hostium duces facinora perfecerunt “i comandanti dei nemici compirono delitti” occorre, per individuare sul dizionario il significato di hostium, duces e facinora, rintracciarne il Nominativo (hostis, dux, facinus).
L’individuazione del tema astratto facilita la ricerca del Nominativo.
Il Nominativo sigmatico
Il Nominativo è sigmatico nei nomi con tema che finisce:
1. Nomi con tema che finisce in consonante occlusiva labiale (p, b).
2. Nomi con tema che finisce in consonante occlusiva dentale (t, d).
Osservazioni sui nomi con tema in occlusiva dentale (t, d)
La dentale cade davanti ad -s: così anche in aestas, aestatis “estate”; civitas, civitatis “cittadinanza”; laus, laudis “lode”; palus, paludis “palude”.
Pochi sono i neutri, che al Nominativo non hanno la -s: per es. caput, capitis “testa”. Come tutti i nomi neutri, hanno Accusativo e Vocativo uguale al Nominativo.
3. Nomi con tema che finisce in consonante occlusiva velare (c, g).
N.B. c+s e g+s= x. [regs]: si legge [reks] e si scrive rex; [vocs] si legge [voks] e si scrive vox
Osservazioni sui nomi con tema in consonante occlusiva
Alcuni temi davanti alla consonante occlusiva presentano una i. Il tema era in origine in ĕ (milet-, princep-, iudec-). La antica e breve del tema si è chiusa in i in tutto il resto della declinazione tranne che al Nominativo. Abbiamo perciò: miles, militis; iudex, iudicis; princeps, principis (e non milis, militis; iudix, iudicis; princips, principis).
Osservazioni sui nomi con tema che finisce in vocale i
Nominativo e Vocativo singolare: nei nomi come ars “arte” la -i del tema si cancella per sincope.
Così anche in dos “dote” che ha come tema [doti], arx “rocca” che ha come tema [arci], mons “monte” che ha come tema [monti]: il gruppo consonantico che ne risulta (occlusiva+s) ha un esito che già abbiamo descritto (arc+s=arx; urb+s=urbs; mont+s, per caduta della dentale, dà mons).
Osservazioni sui nomi con tema in vocale i
Accusativo e Ablativo singolare: i nomi con tema in vocale i all’Accusativo e all’Ablativo singolare mostrano di solito le uscite desinenziali dei temi consonantici (-em ed -e). Le desinenze proprie dei temi in vocale erano -m all’Acc. sing. e un tratto fonologico di lunghezza nella -ī dell’Abl. sing. (residuo di un’antica desinenza -d: *puppid > puppī): si ritrovano ancora, ad es., in sitim, sitī; puppim, puppī; turrim, turrī. Molti dei nomi con tema in -i conservarono, accanto alla forma dell’Acc. sing. con uscita -em, anche la forma antica in -im. Così anche per l’Ablativo.
Osservazioni sui nomi con tema in vocale i
Nominativo, Accusativo e Vocativo plurale: la regola di Cancellazione della vocale aiuta a descrivere le forme come naves, artes che in superficie risultano identiche a quelle dei temi in consonante: la i del tema, avanti alla desinenza -ēs, analogica a quella dei temi in consonante, viene cancellata.
La forza dell’analogia ha dunque uniformato nel tempo la declinazione dei temi in -i a quella dei temi in consonante rendendo sostanzialmente uguali le due flessioni.
Il Nominativo è asigmatico nei nomi con tema che finisce:
Il Nominativo è asigmatico anche nei nomi neutri con tema che finisce in vocale i preceduta da consonante liquida (Nominativo in -e, -al e -ar).
1. Nomi con tema che finisce in consonante nasale (n, m).
Osservazioni sui nomi con tema che finisce in consonante nasale (n, m)
Al Nominativo e al Vocativo singolare la nasale cade: homo, hominis “uomo”; sermo, sermonis “discorso”; natio, nationis “nascita”.
Conservano invece la nasale al Nominativo i nomi neutri che sono per lo più formati col suffisso -men (nomen, nominis “nome”; lumen, luminis “luce”; agmen, agminis “schiera”; semen, seminis “seme”).
L’unico nome con tema in -m, hiems, hiemis “inverno”, ha il Nominativo sigmatico.
2. Nomi con tema che finisce in consonante liquida (l, r).
3. Nomi con tema che finisce in fricativa dentale sorda (s)
Osservazioni sui nomi con tema che finisce in fricativa dentale sorda (s)
Il Nominativo e il Vocativo singolare (e l’Accusativo singolare dei nomi neutri) mostrano il puro tema.
Nei casi diversi dal Nominativo la presenza della -s del tema tra due vocali crea il contesto opportuno per la regola di riaggiustamento del rotacismo: la [s] tra due vocali si trasforma in [r].
Cfr. anche Venus, Veneris “Venere”; arbor, arboris “albero” (dal tema arbos; cfr. arbustus).
Osservazioni sui nomi con tema che finisce in fricativa dentale sorda (s)
I nomi neutri presentano un’alternanza tra u del Nominativo ed e, o degli altri casi (corpus, corporis “corpo”; tempus, temporis “tempo”; scelus, sceleris “delitto”; genus, generis “origine”).
4. Nomi neutri con tema che finisce in vocale i preceduta da consonante liquida (l, r).
Osservazioni sui nomi neutri con tema in vocale i preceduta da consonante liquida (l, r)
Altri esempi: tribunal, tribunalis “tribunale”, calcar, calcaris “sperone”, mare, maris “mare”.
Al Nominativo, Accusativo e Vocativo, la vocale del tema può sia essere cancellata (tribunal) sia restare, in questo caso diventa -e (mare).
Per il plurale non è mai valida la regola di cancellazione vocalica.
La flessione nominale III
1. L'insegnamento grammaticale del latino e la riflessione linguistica
2. Le unità di base della morfologia latina
3. Le classi flessive del latino
10. La formazione delle parole: la derivazione
13. I derivati con suffisso II
14. La composizione