Gestione dell’attività riproduttiva della bovina da latte
Se non c’è riproduzione non c’è produzione. Parametri per la valutazione dell’efficienza riproduttiva:
- intervallo interparto (365 – 440)
- tasso di fertilità (>70% >45%) TF=(numero di bovine gravide/numero di bovine inseminate)*100
- tasso di fertilità alla prima inseminazione = 21/[(PPI-TAV)+11] (>0.8)
- tasso di gravidanza (>45%)
- tasso di eliminazione
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La condizione fisiologica necessaria per il raggiungimento della pubertà nei mammiferi è data dallo sviluppo di neuroni ipotalamici specifici, in grado di rilasciare GnRH ad adeguate frequenze. GnRH → gonadotropine
- gametogenesi
- steroidogenesi
- sviluppo dei tessuti riproduttivi
Lo sviluppo di questi neuroni è influenzato da:
- accrescimento/peso corporeo
- fattori ambientali/sociali
- genetica
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Definizione della pubertà nella femmina
- Età al primo calore
- età alla prima ovulazione
- età in cui la femmina può sostenere una gravidanza senza effetti deleteri
Definizione della pubertà nel maschio
- Età in cui vengono espressi alcuni tratti comportamentali
- età alla prima eiaculazione
- età in cui compaiono spermatozoi nell’eiaculato
- età in cui si ritrovano spermatozoi nelle urine
- età in cui l’eiaculato contiene un numero soglia di spermatozoi
Età in cui si raggiunge la pubertà.
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Caratteristiche del ciclo estrale
Proestro: Formazione dei Follicoli ovulatori + secrezione E2.
Estro: Recettività sessuale + picco E2 + ovulazione.
Metaestro: Formazione CL + inizio produzione PG.
Diestro: Secrezione sostenuta di PG.
Anaestro: Assenza dei cicli.
Età in cui si raggiunge la pubertà.
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Ciclo estrale nella bovina da latte
Specie poliestrale annuale: presenta cicli estrali continui. Ogni ciclo dura circa 21 gg. ed è suddiviso in 4 fasi:
- fase di proestro: della durata di 3 o 4 gg. in cui si verifica la maturazione del follicolo dominante dell’ondata follicolare iniziata tra il 9° e 11° gg. del ciclo
- fase di estro: della durata di 18 ore, in cui si conclude la maturazione follicolare e gli estrogeni raggiungono livelli elevati fino a provocare la scarica di GnRH responsabile del picco di LH necessario per l’ovulazione
- fase di metaestro: della durata di 2 o 3 gg., in cui avviene l’ovulazione, comincia a formarsi il corpo luteo
- fase di diestro: della durata di 10-15 gg., in cui gli elevati livelli di progesterone impediscono al follicolo dominante della prima ondata follicolare di ovulare
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Fase follicolare
- Produzione di gonadotropine
- Preparazione dei follicoli all’ovulazione
- Modificazioni comportamentali / recettività sessuale
- Ovulazione
La dinamica follicolare (follicologenesi) consta di 4 fasi:
- reclutamento
- selezione
- dominanza
- atresia
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La crescita follicolare
Fase non gonado-dipendente.
Fase gonado-dipendente: nella bovina molti dei cicli estrali consistono di 2 o 3 ondate follicolari, in ognuna delle quali la dinamica follicolare si svolge in 4 fasi:
- reclutamento: crescita sincrona di un certo numero di follicoli
- selezione: tra i follicoli suddetti è selezionato il follicolo dominante
- dominanza: follicolo dominante continua ad accrescersi fino a 15mm.
- atresia: regressione dei follicoli subordinati
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L’ovulazione è indotta da:
- iperemia locale
- digestione del tessuto connettivo
- contrazioni ovariche
Effetti del P4
- Ipotalamo → (feedback -)
- Utero → > secrezione ghiandolare; < contrattilità miometriale
- Mammella → > sviluppo degli alveoli mammari
- Comportamento → <<<<
Ne consegue che:
- l’utero produce una sostanza in grado di indurre la luteolisi
- effetto locale → stretta associazione utero-ovaio
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Luteolisi
I principali fattori ormonali coinvolti nella luteolisi sono l’ossitocina e la PGF2a
- ischemia: vasocostrizione (PGF2a); degenerazione capillare
- produzione di citochine da parte di cellule immunitarie
Apoptosi = morte cellulare programmata delle cellule luteiniche.
Ciclo produttivo
Parto → Inizio lattazione ————————(305 gg)—————————————- → Asciutta
Parto → lochiazione → ripresa ciclo (21-40 g) → gravidanza (85g)————————- → Asciutta
85 gg di durata dell’intervallo parto-concepimento + 280 gg di durata della gravidanza = 365 gg interparto Intervallo ideale, praticamente mai raggiungibile. In questo modo sarebbe possibile ottenere un parto/anno da ogni vacca. In questo modo si avrebbe l’equivalenza per la quale: produzione di latte/lattazione = produzione latte/anno
Una produzione media per lattazione di 8000 kg circa, vale per tale se l’interparto è di 365 giorni. Valori di interparto di 450 giorni rendono la produttività per capo equivalente a circa 5500 kg/lattazione.
8000 /450 * 310 = 55,1
Si riduce del 30% la redditività del soggetto (1- 5500/8000) * 100 = 31,2
Il numero di vitelli nati per anno sarà = 0,8 (20% di vitelli in meno all’anno)
Ciclo produttivo (segue)
Intervallo interparto
Dipende da: durata della gestazione ed Intervallo parto concepimento.
L’intervallo parto concepimento, a sua volta, è dato da:
- tempo di attesa volontario
- intervallo parto prima inseminazione:
-
- numero dei calori rilevabili
- efficienza dei calori (EC)
- NIG/[(PC-TAV)/21]
- Numero di inseminazioni per gravidanza
Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte
I fattori influenzanti la fertilità nella bovina da latte possono essere distinti in:
a) genetici (fattori ereditari) → 20%
b) fattori ambientali → 80% di cui:
- alimentazione → 30-40% (produzione e stoccaggio foraggi aziendali; equilibrio delle diete in termini di apporti/fabbisogni, modalità di somministrazione);
- clima → 5-10%
- infezioni e parassiti → 5-10%
- gestione riproduttiva → 30-40% (cura del parto-igiene; osservazione dei calori; intervallo parto-IS; tecniche di inseminazione).
Andamento della produzione media negli anni.
Andamento delle % di grasso e proteine negli anni.
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Tra i fattori ambientali consideriamo:
- clima;
- tecniche di allevamento;
- alimentazione.
Clima
Clima freddo:
- incrementa la perdita di calore;
- incrementa la mortalità neonatale;
- influisce sulla funzionalità tiroidea;
- aumento della lipomobilizzazione.
Si instaura una situazione di Bilancio Energetico Negativo (BEN).
Variazioni del T4 ed intervalli interparto.
% di gravidanze nei diversi mesi dell'anno.
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Clima caldo: agisce secondo lo schema: stress → riduzione dell’ingestione → > BEN → modificazioni endocrino metaboliche → < efficienza riproduttiva. Alta temperatura:
- riduce l’ingestione di alimenti
- riduce il contenuto proteico di origine batterica
- riduce il contenuto di NH3-N
- riduce la motilità ruminale
- riduce la digeribilità degli alimenti
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Alimentazione
- Qualità igienica degli alimenti
- modalità di somministrazione della razione
- soddisfacimento dei fabbisogni nutritivi
Punti critici per la sanità dei foraggi da destinare al razionamento delle bovine:
- epoca dello sfalcio
- modalità di raccolta
- tecniche di conservazione
- stoccaggio
- utilizzo
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Qualità degli alimenti
La maggiore incidenza di campioni inquinati si registra in estate. Le cause sono:
- elevata temperatura ambientale
- umidità
- utilizzo parte finale degli insilati
Risulta fondamentale controllare i fenomeni post-fermentativi che si svolgono in mangiatoia in presenza di elevate temperature
Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)
Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)
Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)
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Italia meridionale
Elevato costo di produzione foraggere primaverile-estivo dovuto a penuria d’acqua e > costo combustibile. Ciò fa guardare con interesse alle colture da avvicendare al mais.
Insilamento erbai
Effettuato in condizioni ottimali fornisce un foraggio simile all’erba verde per:
- digeribilità
- caratteristiche organolettiche
- energia netta
- consumo volontario
Presenza di muffe → Micotossine → Danni a carico dell’animale → Latte M1 e M2 → Alterata qualità igienica delle derrate alimentari
Fienosilo di erbai primaverili.
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Razionamento
Priorità di utilizzazione energetica nei ruminanti:
- metabolismo basale
- attività
- accrescimento
- riserve energetiche
- gestazione
- lattazione
- riserve addizionali
- ciclo estrale ed inizio della lattazione
- riserve in eccesso
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Effetti del bilancio energetico negativo nel primo post partum
Metabolismo:
- elevata produzione di GH e disaccoppiamento tra i recettori di GH e produzione di IGF-I
- diminuzione del BCS (body condition score)
- bassa concentrazione di glucosio e insulina
- alte concentrazioni di NEFA, b- idrossi-butyrato e triacyl glycerolo
Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)
Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)
L’interparto e la % di soggetti eliminati sono la conseguenza del passaggio dell’animale attraverso una successione di eventi che conducono al concepimento: Interparto = parto-concepimento + gravidanza
Parto-Concepimento
- parto – primo calore
- primo calore – prima inseminazione
- prima inseminazione – concepimento
L’evento concepimento risulta fondamentale per la determinazione della lunghezza dell’interparto. Se si escludono problemi di tipo sanitario, gli errori che possono essere commessi e che allungano il periodo parto-concepimento sono:
- errori di identificazione: aumenta il numero delle IS/concepimento, gli animali sono inseminati sia vuoti che gravidi (perdita della gravidanze iniziali), diminuisce la % di gravidanza
- errori di diagnosi: gli effetti sono simili ai precedenti
- errori di omissione: diminuisce il numero degli estri osservati e si allunga l’intervallo interestro
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Ritorni in calore
Gli errori di omissione e di diagnosi sono la causa principale di ripetuti ritorni in calore in quanto determinano o mancate inseminazioni o inseminazioni effettuate fuori tempo. L’estro (intervallo tra prima ed ultima manifestazione estrale) dura in media 7-10 h (33′ – 36h). La sopravvivenza degli spermatozoi è di circa 24 h (capacitazione). L’ovulazione avviene in media 28±5 h dall’inizio del calore. La sopravvivenza dell’oocita è di circa 10 ore. Frequenza dei calori nella giornata. In base alla durata e al numero delle manifestazioni, gli estri sono stati catalogati in:
- bassa intensità- breve durata (24%)
- bassa intensità – lunga durata (33%)
- alta intensità – breve durata (34%)
- alta intensità – lunga durata (8%)
Bassa/alta intensità = </> 1,5 manifestazioni/h. Breve/lunga durata = -/+ 7h dalla prima manifestazione.
Sequenza degli eventi per a fecondazione.
Frequenza dei calori nella giornata
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Il comportamento al calore è strettamente legato al tipo di stabulazione, alle condizioni climatiche, alla dimensione della mandria, al numero di soggetti in calore contemporaneamente. I principali requisiti che un sistema ideale deve possedere per essere valido operativamente sono:
- sorveglianza continua
- identificazione automatica degli animali in calore
- periodo di durata per l’intera carriera del soggetto
- minima richiesta di lavoro del personale
- elevata sensibilità e accuratezza nell’identificare gli eventi fisiologici o comportamentali che attengono allo stato di calore e all’ovulazione
Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)
Obiettivi riproduttivi e sanitari persegubili