Rame
- Derivati minerali e organici:
- scopo alimentare;
- scopo terapeutico;
- fitofarmaco (miscela bordolese)
- Derivati inorganici: ossidi, solforati, cloruri, carbonati, ecc.
- Derivati organici: acetato, gluconato, metionato, ecc.
- Il rame ha proprietà acide e ossidanti.
- Ha un’elevata affinità per i gruppi -SH e forma complessi stabili e insolubili con il molibdeno, lo zolfo e i gruppi azotati.
Rame
Il molibdeno e i solfati condizionano il metabolismo del rame.
- Mb promuove l’ eliminazione del rame dal fegato e da altri tessuti di deposito;
- Mb inibisce competitivamente l’assorbimento intestinale del rame;
- Solfuri, formando solfuro di rame, inibiscono l’assorbimento del rame.
Diete in cui il rapporto rame/molibdeno sia inferiore a 10:1 risultano pericolose.
Foraggi contenenti livelli normali di Cu (8 – 10 ppm) ma privi di molibdeno possono risultare tossici.
Rame: tossicità
L’intossicazione acuta è dovuta:
- sovradosaggio terapeutico durante un trattamento per carenza di rame;
- ingestione accidentale di soluzioni per pediluvi a base di solfato di rame;
- ingestione accidentale di fungicidi a base di solfato di rame;
- ingestione accidentale di vegetali recentemente trattati con fungicidi a base di solfato di rame.
E’ caratterizzata da una gastroenterite, spesso mortale.
Azione caustica e necrosante sulle mucose gastroenteriche.
Rame: intossicazione acuta
Sintomi
- Compaiono dopo 12-24 h dall’assunzione;
- sintomi digestivi: diarrea acquosa di colore blu-verdastro, coliche, ptialismo;
- sintomi respiratori: dispnea;
- sintomi cardiaci: tachicardia;
- sintomi nervosi: convulsioni, movimenti anomali, paralisi (soprattutto degli arti posteriori).
Lesioni anatomo patologiche
- Gastroenterite emorragica, congestione del fegato, della milza e dei reni.
Diagnosi analitica
- Ricerca del Cu nelle feci e nei reni.
Terapia
Spesso è del tutto aleatoria. Si tenta una terapia sintomatica e disintossicante.
Rame: intossicazione cronica
L’intossicazione cronica (più frequente) è dovuta:
- impiego alimentare del Cu;
- ingestione, negli ovini (specie più sensibile) di alimenti additivati con Cu destinati a specie meno sensibili).
E’ caratterizzata da un ittero emolitico rapidamente mortale.
Il rame si accumula nel fegato (fase di accumulo) per riversarsi poi, in seguito a stress o spontaneamente, nel torrente circolatorio (fase di rilascio).
Rame
Il rame provoca anche un esaurimento delle riserve in glutatione ridotto che, normalmente, protegge
numerose strutture cellulari dall’ossidazione.
In seguito all’emolisi, inoltre, compare una emoglobinuria (urine di colore rosso-bluastro) massiva che
provoca lesioni renali; inoltre all’emolisi consegue un aumento della concentrazione plasmatica in
bilirubina libera che causa la comparsa di ittero (mucose di colore giallo).
Altri sintomi
- dispnea;
- polipnea;
- tachicardia;
- polidipsia;
- inarcamento del dorso a causa del dolore renale;
- sintomi convulsivi (crisi emolitica).
Rame: diagnosi e terapia
Diagnosi
In vita: attività degli enzimi epatici.
Post-mortem: determinazione del metallo in spettrofotometria ad assorbimento atomico.
Terapia
- E’ valida solo se precede la crisi emolitica.
- Agenti chelanti: penicillamina, calcio edetato bisodico.
- Agenti complessanti: ammonio molibdato, tiosolfato di sodio, tetramolibdato di ammonio.
Prevenzione !!!
Rame
Punti fondamentali da ricordare
- L’intossicazione da rame si verifica soprattutto nella specie ovina.
- Si tratta di un’intossicazione dovuta ad esposizione cronica, ma il suo quadro clinico tipo è in forma acuta.
- I principali sintomi sono rappresentati da ittero emolitico, dispnea, tachicardia e dolore lombare legato all’insufficienza renale acuta.
- Il trattamento terapeutico non è efficace se non qualora venga inteso prima della crisi emolitica acuta.