Temi Kantiani nella filosofia del novecento
IL GIUDIZIO RIFLETTENTE TRA ANTROPOLOGIA TRASCENDENTALE E POST-MODERNO
La prima parte del corso attraversa uno snodo della filosofia trascendentale, il sentimento, al fine di mostrare due sue possibili declinazioni: l’antropologica e la trascendentale. Come capacità di distinguere tra piacere e dispiacere, nel primo caso esso sarà strumento di orientamento nelle confuse vicende umane, nel secondo, quale risvolto interno della sensibilità, incontrerà la dinamica auto-affettiva legata alle facoltà. Snodo concettuale complesso, come mostra la lettura in chiave etico-politica di J. F. Lyotard.
LA QUESTIONE DEL “GIUDIZIO”. INTERPRETAZIONI A CONFRONTO
La seconda parte del corso verte sul giudizio storico-politico, che è intelligenza di cose ed eventi, capacità di discernimento delle situazioni particolari e in vista dell’agire pratico. Se ne traccia la storia, attraverso i principali snodi della tradizione filosofica, dalla logica arcaica ad oggi. Muovendo poi dalla formulazione più compiuta del “giudizio” contenuta nella terza Critica di Kant, si indaga la ripresa del modello esemplare del giudizio riflettente nella filosofia del Novecento, in particolare in L. Scaravelli e E. Weil.
1. Introduzione alla filosofia teoretica
2. Inizio ed Origine del Pensiero
3. Inizio ed Origine del Pensiero. Parte seconda
8. Il Giudizio Estetico Riflettente
9. La nozione antropologica del sentimento
10. Per un Kantismo post-moderno: il caso Lyotard
11. Introduzione al “giudizio”
12. Il modello kantiano di Giudizio
13. Il Giudizio: un'antica questione
14. Il Giudizio nella filosofia moderna
15. Il Giudizio nella filosofia tedesca di fine Ottocento e primo Novecento
16. Il Giudizio nella filosofia contemporanea
17. Il Giudizio in Hannah Arendt
18. La “filosofia del giudizio” in Italia
M. T. Catena è professore associato di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta”. Dopo una lunga esperienza di ricerca in Germania (Erlangen-Nürnberg e Tübingen), nel 2000 diviene ricercatrice presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di questo Ateneo e dal 2003 professore di II fascia. È autrice di numerosi saggi sulla filosofia kantiana e sulla filosofia contemporanea; tra questi: Orientamento e disorientamento. Il sublime come luogo sistematico nella filosofia di Kant (Milano, 1996) e Corpo (Napoli, 2006), che le è valso il XII Premio Filosofico Castiglioncello.
R. Viti Cavaliere è professore ordinario di Filosofia teoretica e presidente del CdL Triennale nell’Ateneo fridericiano. È membro della direzione della Società di filosofia teoretica e dell’Istituto nazionale di Studi crociani, socio corrispondente nazionale dell’Accademia di “Scienze morali e politiche”, docente nei corsi di dottorato dell’Ateneo e del SUM. È autrice dei volumi Heidegger e la storia della filosofia (1979) Filosofia del gioco (1983), Il Gran principio (1989), Il giudizio e la regola (1997), Saggi su Croce (2002), Critica della vita intima (2005), Storia e umanità (2006).
Telefono: 081.2535479. Email