I flavonolignani sono lignani ibridi derivanti dal flavonoide taxifolina e alcol coniferilico. La silibina (composto epatoprotettivo presente nei frutti di Silybum marianum) è un tipico esempio appartenente a questa categoria di composti polifenolici.
Le antocianine (o antociani) (dal greco anthos = fiore, kyáneos = blu) sono pigmenti idrosolubili responsabili della colorazione arancione, rossa, rosa, viola e blu di molti fiori e frutti.
Dal punto di vista chimico sono dei glicosidi, il cui aglicone (chiamato antocianidina) è un derivato del catione 2-fenilbenzopirilio (catione flavilio).
Catione flavilio. Fonte: Wikimedia Commons
Propietà
Le antocianine diminuiscono la permeabilità e la fragilità capillare, agiscono da scavenger dei radicali liberi ed esercitano azioni antiedemigene ed antiossidanti.
Grazie a queste proprietà, le piante medicinali contenenti antocianine (es. Vaccinium myrtillus, Vitis vinifera) vengono adoperate nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica.
Curiosità
Insieme a flavonoidi e carotenoidi sono responsabili della colorazione delle foglie delle piante in autunno.
Le proantocianidine sono polimeri complessi, la cui struttura chimica è nota solo in parte. Il loro scheletro è costituito da catenine e flavonoidi. Per idrolisi danno luogo alle procianidine (dette anche proantocianidine dimeriche, ovvero proantocianidine formate da due unità).
Le proantocianidine si trovano in diverse piante e presenti in concentrazioni particolarmente elevate nei semi di uva rossa (Vitis vinifera) e nella corteccia di pino marittimo (Pinus pinaster).
Le proantocianidine esercitano azioni antiossidanti, antiedemigene ed astringenti.
Le droghe contenenti proantocianidine trovano utilizzo nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica e nei disturbi della circolazione periferica.
Le proantocianidine possono esercitare effetti antisettici a livello urinario (es. proantocianidine del mirtillo rosso americano) o azioni benefiche a livello cardiaco (es. proantocianidine presenti nel biancospino).
Silybum marianum (Fam. Asteraceae) è una pianta erbacea bienne diffusa in tutta la regione del bacino del mediterraneo.
Nel primo anno presenta una rosetta di foglie verde brillanti, con nervature bianche, nel secondo anno compare lo scapo fiorale (1-1.5 m), dai caratteristici fiori tubulosi violacei.
La droga è data dai frutti (acheni) privi di pappo, di colore scuro, con macchie di giallo alle estremità.
La droga contiene un complesso di flavonolignani denominato silimarina. La silimarina è una miscela di vari flavonolignani in cui la silibina è il componente principale.
Preparazioni di cardo mariano standardizzate in silimarina (70-80%) vengono adoperate come epatoprotettori.
Vaccinium myrtillus è un piccolo arbusto alto 20-30 cm, con foglie coriacee che in autunno assumono una colorazione rossastra rendendosi ben evidenti.
Presenta fiorellini ascellari a forma di campanella (tipici delle Ericaceae), con petali saldati tra di loro.
E’ presente nelle Alpi e sugli Appennini fino a 1500 m.
I frutti, di forma sferica e colore nero-bluastro, hanno l’aspetto di bacche, ma in realtà sono pseudofrutti (galbuli) perché si originano da sepali, petali e stami, oltre che dall’ovario. All’apice hanno una depressione.
Si consumano freschi o trasformati in marmellata.
La droga è data dai galbuli. I costituenti chiave sono gli antociani. Sono presenti anche flavonoidi, pectine e tannini. Estratti idroalcolici secchi,standardizzati in antocianosidi (25%), vengono adoperati per il trattamento della diarrea (per il contenuto in tannini), dell’insufficienza venosa cronica, nei disturbi della permeabilità capillare e nei disturbi della visione [turbe vascolari retiniche; miopia elevata; difficoltà di visione al buio (emeralopia); alterazioni della curva di adattamento al buio e della visione notturna (scotopica) e crepuscolare (mesopica); affaticamenti visivi].
Molti dei principi attivi sono presenti anche nelle foglie.
Crataegus laevigata e Crataegus monogyna sono arbusti o piccoli alberi con foglie verdi, fiori bianchi o un po’ rosati e frutti (piccola drupa) che diventa rossa a maturità.
Le due specie possono essere distinti sulla base della forma delle foglie (3-5 lobi dentati in C. laevigata, 3-7 lobi poco dentati in C monogyna), del numero dei semi (1 seme in C monogyna, 2-3 semi in C laevigata) e dai fiori.
I fiori di Crataegus monogyna hanno un solo stilo, quelli di Crataegus laevigata hanno più stili.
La droga è data dai fiori e dalle foglie. Contiene principalmente proantocianidine e flavonoidi. Estratti standardizzati in procianidine (18%) o in flavonoidi (2.2%) esercitano effetti benefici sul sistema cardiovascolare e vengono adoperati nella fitoterapia tedesca nel trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia.
Vaccinium macrocarpon è un piccolo arbusto spontaneo nell’America del Nord. Questa pianta produce bacche rosse che vengono consumate come tali o come succo. I principali componenti del mirtillo americano sono le proantocianidine e le antocianine.
Estratti di V. macrocarpon inibiscono l’adesione batterica e vengono adoperati nella prevenzione delle infezioni del tratto urinario.
Vaccinium macrocarpon. Fonte: Cornell University
Azione antisettica del mirtillo americano. Fonte: Capasso/Grandolini/Izzo, Fitoterapia, Springer, 2006
Piper methysticum è un arbusto perenne con foglie ovali, picciolate, che cresce nelle isole della Polinesia.
La droga è data dalle radici e dal rizoma. Il rizoma, largo 1.5 cm e lungo 5 cm, carnoso, presenta radici contorte che si intrecciano. Masticata provoca leggero effetto anestetico.
Piper methysticum. Fonte: Hear
I principali componenti della droga sono un gruppo di lattoni denominati kavapironi o kavalattoni.
Estratti standardizzati a kavapironi (30% oppure 70%) sono efficaci nel trattamento dell’ansia.
In Italia, i preparati a base di kava sono stati ritirati dal commercio a causa dei possibili effetti epatotossici riconducibili al loro utilizzo.
1. Definizioni
2. Cenni su simpatico e parasimpatico
3. Alcaloidi fenilalchilaminici
5. Alcaloidi – chinolinici - piridinici – imidazolici - piperidicini
10. Antrachinoni
11. Saponine
13. Droghe contenenti monoterpeni e fenoli
14. Sesquiterpeni
15. Diterpeni e meroterpenoidi
16. Flavonoidi
17. Composti correlati ai flavonoidi
18. Tannini, gingeroli e lignani
19. Lipidi
20. Carboidrati