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Gionata De Vico » 18.Fenomeni patologici a carattere progressivo: le neoplasie


Tumori

Tumore o neoplasia indica un processo patologico caratterizzato da una neoformazione di tessuto costituita da cellule atipiche, caratterizzate da accrescimento autonomo, progressivo, afinalistico e irreversibile (vedi filmato: Basic Medical Pathology: Neoplasis I.)

1. Neoformazione di tessuto: novità del tessuto neoplastico rispetto a quello sano in cui si sviluppa; generalmente implica un aumento di volume dell’organo.

2. Autonomia: L’accrescimento del tumore è svincolato dalle leggi genetiche che regolano l’accrescimento dei tessuti e degli organi normali. Il tessuto tumorale cresce indipendentemente dai rapporti con i tessuti vicini e le cellule non sono più soggette ad inibizione da contatto.

3. Progressione: la proliferazione neoplastica è illimitata nel tempo e nello spazio. L’accrescimento del tumore, e quindi la progressione verso un crescente potenziale di malignità, è limitato soltanto dalla reazione immunitaria dell’ospite e dalla razione fibroblastica che tende ad incapsulare la neoplasia.

4. Afinalismo: Il fine della proliferazione neoplastica è quello della riproduzione delle cellule tumorali, che con il tempo porta alla loro stessa morte determinando la morte del portatore.

Atipia

5. Atipia cellulare: esprime la somma delle differenze che esistono fra le cellule normali e le cellule neoplastiche. Differenze morfologiche, biochimiche, funzionali.

Le atipie tendono ad aumentare passando da lesioni displastiche a quelle neoplastiche benigne, ai processi tumorali maligni.

Atipie morfologiche

Possono riguardre:

  • Il tessuto;
  • La cellula;
  • Il nucleo;
  • Il nucleolo;
  • Il citoplasma.

Atipie morfologiche (segue)

L’atipia cellulare comprende:

polimorfismo, polimetrismo, ipercromasia/policromasia delle cellule;

alterazioni del rapporto nucleo/citoplasma, più spesso a favore del nucleo;

sviluppo dell’apparato nucleolare e anomalie cariocinetiche, con mitosi asimmetriche e pluripolari.

Neoplasia epiteliale: nota il polimorfismo e il polimetrismo delle cellule neoplastiche. Foto: prof. Gionata De vico.

Neoplasia epiteliale: nota il polimorfismo e il polimetrismo delle cellule neoplastiche. Foto: prof. Gionata De vico.


Atipie morfologiche: Atipie del nucleo

Atipie morfologiche: i nuclei delle cellule neoplastiche sono in genere più grandi di quelli delle cellule normali, e presentano variazioni dimensionali (polimetrismo) e di forma (polimorfismo) all’interno della stessa popolazione neoplastica.

Atipie numeriche: la binuclearità è un evento frequente. Se i nuclei presenti hanno lo stesso volume: divisione mitotica del nucleo senza citodieresi. Se i nuclei hanno volume diverso: cariocinesi anormale e non equazionale.

Mytilus sp.- neoplasia emocitaria: mitosi tripolare in emocita neoplastico. Fonte De Vico – Carella.

Mytilus sp.- neoplasia emocitaria: mitosi tripolare in emocita neoplastico. Fonte De Vico - Carella.


Atipie morfologiche: Atipie del nucleo

Atipie del nucleo in mitosi: variazioni numeriche dei cromosomi, il numero dei cromosomi può essere inferiore o superiore al valore euploide (Aneuploidia).

Poliploidia: il numero dei cromosomi è un multiplo intero del valore aploide.

Atipie del nucleo

Endoreduplicazione: duplicazione dei cromosomi senza separazione e senza inizio di mitosi; nella mitosi successiva, la duplicazione ulteriore dei cromosomi porterà alla presenza di 4 cromosomi.
Endomitosi: qui la mitosi inizia, ma non c’è la rottura della membrana nucleare, con reduplicazione e raddoppiamento n° cromosomi.
Metareduplicazione: raddoppiamento n° cromosomi per mancata formazione fuso. Mitosi C arresto della mitosi allo stadio di piastra equatoriale.
Anareduplicazione: ritorno al centro della cellula dei cromosomi dopo migrazione ai poli.

Attività mitotica

L’Attività mitotica si valuta mediante differenti metodi: i più utilizzati sono la Conta mitotica (in numero di figure mitotiche su dieci campi a forte ingrandimento) e l’Indice mitotico (percentuale di figure mitotiche su mille cellule neoplastiche). Il numero di mitosi è in genere aumentato nei tumori maligni.

Foto dei Proff. G. De Vico – Maiolino P.

Foto dei Proff. G. De Vico – Maiolino P.


Atipie del citoplasma

Il citoplasma è blu scuro per l’elevata attività di sintesi. Inoltre, in rapporto al grado di differenziazione del tumore possono essere presenti attività specifiche come secrezioni, granuli. Per esempio nel Cancro dello stomaco l’accumulo di mucine è tale che il nucleo viene spinto alla periferia c.d. cellule ad anello con castone.

Atipie degli organuli

Anomalie dei mitocondri: deficit della catena respiratoria.

Anomalie dei lisosomi: aumento funzione enzimi lisosomiali forse in rapporto con le modalità dell’accrescimento infiltrativo.

Anomalie del reticolo endoplasmatico: buona efficienza sintesi proteica nelle cellule alla periferia dei tumori.

Anomalie membrana plasmatica: rapporti intercellulari più lassi, pochi desmosomi talvolta assenti.

Atipia a livello di tessuto (strutturali)

Il tessuto in cui si sviluppa il tumore presenta generalmente sovvertimento dell’architettura tale che la natura dell’organo non puo’ essere più riconosciuta.
Nei tumori la linea di demarcazione fra stroma e parenchima è alterata.
Nei tumori epiteliali la membrana basale viene distrutta, permettendo la diffusione delle cellule neoplastiche nello stroma.
Nei tumori mesenchimali il parenchima è compresso, strozzato dalla proliferazione di tipo neoplastico.

Classificazione dei tumori

Comportamento Biologico:

  • T. Benigni
  • T. Maligni

Istogenesi:

  • T. Epiteliali
  • T. Mesenchimali

Differenze tra tumori benigni e maligni

ACCRESCIMENTO
T. maligni = infiltrativo o periferico e rapido
T. benigni = espansivo o centrale e lento

ATIPIE MORFOLOGICHE
T. maligni = notevoli
T.benigni = scarse

INDICE MITOTICO
T. maligni = elevato
T.benigni = basso

Differenze tra tumori benigni e maligni (segue)

PRESENZA DI CAPSULA
T. Maligni = assente;
T. benigni = in genere è presente;

PRESENZA DI NECROSI
T. Maligni = aree di necrosi centrali;
T. Benigni = ben irrorati, assenza di vaste aree di necrosi;

CACHESSIA NEOPLASTICA
Decadimento organico generale che determina la morte (sostanze tossiche elaborate dalle cellule neoplastiche es. il TNF, azione spoliatrice del tumore che agisce come “trappola per l’azoto”)
T. Maligni = presente
T. benigni = assente

Differenze tra tumori benigni e maligni (segue)

RECIDIVE
Ricomparsa del tumore dopo asportazione
T. Maligni = recidivano spesso;
T. benigni = non recidivano;

METASTASI
T. maligni = danno metastasi;
T. benigni = non metastatizzano;

ATTECCHIMENTO
T. maligni = attecchiscono se trapiantati;
T. benigni = non attecchiscono;

DIFFERENZIAZIONE
T. maligni = spesso manca;
T. benigni = presente.

Classificazione istogenetica

Tumori Epiteliali

  • TUMORI BENIGNI
    • Polipi (tumore epiteliale con asse fibro-vascolare non ramificato);
    • Papillomi (tumore epiteliale con asse fibro-vascolare ramificato);
    • Adenomi (da epitelio ghiandolare).
  • TUMORI MALIGNI
    • Carcinomi;
    • Adenocarcinomi (da epitelio ghiandolare).

Tumori Mesenchimali

I tumori benigni si caratterizzano con il suffisso -oma
I tumori maligni si caratterizzano con il suffisso sarcoma.

BENIGNI → MALIGNI

Fibroma → Fibrosarcoma
Mixoma → Mixosarcoma
Lipoma → Liposarcoma
Osteoma → Osteosarcoma
Rabdomioma → Rabdomiosarcoma
Angioma → Angiosarcoma
Condroma → Condrosarcoma.

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