L’areale è un’entità complessa, non omogenea e sottoposta a continue variazioni.
Areale del lupo nel 1921. Fonte Wikipedia
Ogni popolazione possiede una sua dinamica specifica, dipendente dalle condizioni ambientali, soprattutto temperatura e umidità.
S area sorgente: natalità>mortalità, emigrazione>immigrazione.
E a. esaurimento: natalità<mortalità, emigrazione<immigrazione.
Nel 1975 l’ecologo argentino Eduardo Rapoport ha ipotizzato che l’areale geografico delle specie di mammiferi diminuisca andando dai poli ai tropici. Questa osservazione, nota come regola di Rapoport, è applicabile a diversi gruppi, tassonomici (vegetali e vertebrati).
“L’ampiezza media delle latitudini occupate dalle singole specie aumenta con l’aumentare della latitudine”.
Sono state proposte tre ipotesi per spiegare la regola di Rapoport:
Predizione dell’ipotesi1 per pesci marini. Nelle zone temperate l’ acqua subisce maggiori escursioni termiche dei tropici o dei poli; quindi le specie che vivono in zone temperate dovrebbero essere adattate a sopportare maggiori escursioni termiche che quelle dei tropici o dei poli.
Ciprinidi: pesci dominanti nelle acque interne.
Ranidi: anfibi diffusi in quasi tutto il mondo.
Lacertidi: rettili terrestri con oltre 3000 specie.
Passeriformi: ordine di Uccelli ubiquitario.
Roditori: comprendono il 41% delle specie di Mammiferi viventi.
Molti taxa poco comuni o rari che rivestono un ruolo importante per la stabilità di un habitat.
Fossili viventi (Brachiopodi, Dipnoi,Monotremi e Marsupiali)= taxa poco abbondanti, ma anche stabili.
Tra i fattori che limitano la distribuzione delle popolazioni di una specie ci sono:
I fattori climatici dipendono dalle capacità di tolleranza fisiologica caratteristica di ciascuna specie.
I fattori climatici più importanti nel determinare l’areale di una specie sono la temperatura e l’umidità.
La capacità di dispersione è la capacità che ciascuna specie ha di spostarsi dal proprio centro di origine: alcune specie superano barriere naturali o antropiche notevoli e altre per le quali l’impianto di una siepe può già essere una forte barriera alla dispersione. In generale, quasi tutte le specie hanno una buona capacità di dispersione localmente.
Ci sono habitat maggiormente idonei, dove la fitness degli individui è maggiore, e habitat meno idonei, dove la fitness è minore. La selezione dell’habitat per ogni individuo avviene attraverso meccanismi comportamentali, ma le cause dipendono dal processo evolutivo ha fatto selezionare loro gli habitat che possono portare al massimo sforzo riproduttivo.
La relazione con altre specie (siano essi predatori, parassiti, patogeni o competitori), può limitare l’areale di popolazioni e specie. Le prede raramente limitano l’areale dei predatori e viceversa. Malattie e parassiti possono anche influenzare la distribuzione geografica, ma non ci sono molti studi al riguardo. La competizione tra specie può limitare la distribuzione a livello locale.
L’uomo si potrebbe ritenere un fattore limitante, con un impatto notevole sulle altre specie.
In assenza di fattori limitanti ed in condizioni di isotropia ambientale l’areale sarebbe rappresentabile da un cerchio.
La presenza di gradienti e di anisotropia ambientale fa si che l’areale assuma forme irregolari.
Un biogeografo è interessato a confrontare areali di specie filogeneticamente affini e la loro posizione geografica per scoprire vie di comunicazione tra biota diversi.
DISGIUNZIONE ≠ DISCONTINUITÀ
Distanza tra centroidi = calcolo del baricentro
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Endemismo
“Si dice endemico un organismo esclusivo di un dato territorio, indipendentemente dall’estensione di quest’ultimo e dai parametri che lo definiscono”.
Endemismo: concetto relativo
ES. Lemuri: Endemici in Africa.
Endemici in Madagascar.
Genetta comune.
Endemica in Europa.
Pandemica nella Penisola Iberica.
Lemuri. Fonte Wikipedia
1. Presentazione del corso e della materia
3. Concetto di specie in Zoogeografia
7. La classificazione zoogeografica
8. Metodi di classificazione biogeografica
9. Ecozoogeografia - parte prima
10. Ecozoogeografia - parte seconda
11. Zoogeografia dei Protostomi
13. Biogeografia dei Tetrapodi
14. Biogeografia storica - parte prima
15. Biogeografia storica - parte seconda
16. I piani faunistici venatori: Applicazioni di tecniche zoogeografiche.
17. Gli Atlanti: Applicazioni di tecniche zoogeografiche
18. Piani di miglioramento ambientale e valutazioni d'impatto