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Giovanni Vesce » 3.Definizioni e termini dell'Anestesiologia


Introduzione

Terminologia corretta = conoscenza

Proprietà di linguaggio = competenza

Termini fino ad oggi simili o confusi vanno chiariti nel significato ed applicati correttamente alle circostanze cliniche.

Aspetti medico legali della refertazione

Tipi di agenti

Agente Analgesico

Una sostanza che riduce o abolisce temporaneamente la consapevolezza del dolore.

Agente Anestetico

Una sostanza che produce perdita della coscienza ed assenza di risposta a stimoli dolorifici, in modo controllato e reversibile. Generalmente somministrato mediante iniezione o per via inalatoria, raramente per via orale. Nuovi agenti e tecniche di somministrazione attraverso la cute, sono in corso di sviluppo.

Tipi di agenti

Agente Dissociativo

Sostanza che nell’uomo produce un senso di dissociazione dall’ambiente che lo circonda, perdita della coscienza, catalessi, sogni vividi ed analgesia.

Negli animali gli Agenti Dissociativi vengono impiegati per la cattura ed il contenimento farmacologico e per produrre uno stato di catalessi simile all’anestesia.

Tipi di agenti

Agente ipnotico

Sostanza in grado di produrre uno stato simile al sonno fisiologico, dal quale il paziente può essere facilmente svegliato da una ampia gamma di stimoli.

Agente Narcotico

Nel contesto dell’anestesia e del controllo del dolore viene definita tale una sostanza in grado di produrre una narcosi. Una volta il termine indicava i derivati dell’oppio che producono assuefazione.

Analgesia e anestesia

Analgesia

Assenza di sensibilità al dolore. In particolare: analgesia senza perdita di coscienza.

Anestesia

La perdita della coscienza prodotta da un processo di intossicazione del sistema nervoso centrale (S.N.C.) controllato, reversibile, indotto da farmaci, che abolisce la percezione ed il ricordo degli stimoli dolorifici. L’Anestesia viene praticata per motivi umanitari, e per realizzare interventi chirurgici sicuri e soddisfacenti sia per il paziente che per il chirurgo. [Vedi Anestesia Generale ed Anestesia (Analgesia) locale]

Anastesia Basale e Chirurgica

Anestesia Basale

Un lieve livello di anestesia o narcosi che può essere prodotta da farmaci somministrati come parte di una procedura pre-anestetica, per diminuire la quantità di agente anestetico necessaria ad indurre l’anestesia.

Anestesia chirurgica

Anestesia generale con rilasciamento e analgesia sufficienti all’esecuzione di operazioni chirurgiche.

Narcosi

Depressione del S.N.C. indotta da farmaci che causano insensibilità o stupore. Stimoli semplici quali il rumore possono produrre un risveglio solo temporaneo da questo stato. La narcosi basale implica la perdita della coscienza o uno stupore, e l’analgesia.

Anestesiologia

Anestesia Locale (Analgesia)

Esistono diversi tipi di anestesia locale (analgesia) tutte in grado di prevenire la trasmissione degli impulsi nervosi da parte dei recettori o attraverso le fibre che innervano l’area del corpo sottoposta a stimoli dolorifici.

Anestesiologia

Lo studio dell’arte e della scienza dell’anestesiologia.

Ansietà, disagio, paura

Ansietà e paura

Stati emozionali che determinano aumento della percezione e della consapevolezza di danni prodotti da una causa conosciuta o sconosciuta.

Disagio (Discomfort)

Lievi modificazioni dell’omeostasi dell’animale causate da cambiamenti ambientali.

Paura

Uno stato di estrema ansietà (vedi Ansietà).

Agenti e catalessi

Agente Neurolettico

Un tranquillante (vedi) impiegato nell’uomo per trattare le psicosi, ma che negli animali è usato per produrre una leggera o profonda sedazione.

Atarattico

Una sostanza che può produrre sedazione senza sonnolenza (tranquillanti).

Catalessi

Uno stato di ridotta reattività caratterizzata da una condizione simile alla “trance” con immobilità e spesso rigidità.

Il Dolore I

Cos’è il dolore?

Una spiacevole esperienza sensoriale associata a danni tissutali reali o potenziali. Il dolore è una percezione che dipende dall’attivazione di un certo numero di recettori (nocicettori), da parte di stimoli dolorosi termici, chimici, meccanici… Ulteriori elaborazioni lungo le vie nervose come il midollo spinale, il tronco cerebrale, il talamo e la corteccia cerebrale consentono alla noxa di essere percepita come dolore.

Il Dolore II

Caratteristiche

La percezione del dolore varia secondo la sede, durata ed intensità dello stimolo e può essere modificata da precedenti esperienze, stati emozionali, e differenze individuali innate.

In veterinaria la parola dolore viene generalmente riferita a situazioni traumatiche o chirurgiche, mentre molte malattie cliniche determinano dolore.

Negli animali, come nell’uomo c’è una componente emotiva del dolore. La risposta al dolore varia sia tra le specie che tra diversi individui.

Il mancato controllo del dolore può ritardare la cicatrizzazione e comportare un lungo periodo di stress per il paziente.

Induzione, mantenimento e nocicettori

Induzione

La transizione dallo stato di coscienza a quello dell’anestesia.

Mantenimento

Tecnica di somministrazione di quantità di anestetico utile a mantenere il piano di anestesia richiesto.

Nocicettori

Recettori presenti in vari tessuti organici che rispondono a stimoli potenzialmente dannosi per i tessuti.

Oppiaceo e oppioide

Oppiaceo

Termine in passato riferito ai derivati dell’oppio come la morfina, oggi in disuso perché sostituito dal termine più generico: oppioide.

Oppioide

Una classe di farmaci quale la morfina, i sui derivati e gli agenti sintetici, che producono assuefazione, analgesia e, in genere, ipnosi, ma che possono produrre eccitazione e che occupano specifici siti recettoriali stereotassici (recettori oppioidi) nel S.N.C. ed in altre parti dell’organismo, occupati anche dagli oppioidi endogeni quali le endorfine e le encefaline.

Premedicazione e sedazione

Premedicazione

Farmaci somministrati prima degli agenti anestetici per calmare il paziente e ridurre alcuni effetti collaterali dell’anestesia: Vedi anche narcosi basale.

Sedazione

Diminuzione dell’irritabilità e dell’eccitazione. Sonnolenza è spesso presente.

Le soglie del dolore

Soglia di percezione del dolore

La più bassa intensità di uno stimolo che viene percepita come dolore, o che produce una risposta (uniforme tra le diverse specie)

Soglia di tolleranza del dolore

La massima intensità di uno stimolo doloroso tollerata volontariamente (più variabile tra le specie e più specie specifica. Modificabile con il comportamento)

Stress e sofferenza: sottili differenze

Stress

L’effetto di fattori fisici, fisiologici o emozionali (stressori) che producono un cambiamento dell’omeostasi dell’animale o uno stato di adattamento, che può comprendere modificazioni neuroendocrine, del sistema nervoso vegetativo dello stato mentale o del comportamento dell’individuo.

Stress e sofferenza

Difficoltà di adattamento ad un ambiente modificato che causa una risposta emozionale spiacevole. Una risposta emozionale moderata viene definita: Stress, mentre una grave e protratta: Sofferenza.

Tranquillante

Cos’è un tranquillante?

Un farmaco che allevia l’ansietà senza influenzare una (chiara) percezione cosciente. Atarattico e Neurolettico sono termini alternativi. In medicina veterinaria i tranquillanti vengono spesso impiegati in dosi tali da causare sedazione ed i termini tranquillante e sedativo vengono a torto usati intercambiabilmente.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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