Prof. Emilia D’Antuono
New eugenics
Eugenetica: un termine improprio per descrivere le problematiche attuali.
Cosa significa eugenetica nel dibattito contemporaneo?
«Noi cultori di etica quando vediamo partire il treno economico, non abbiamo visto partire i due treni precedenti, la scienza e lo sviluppo tecnologico…». D. MIETH 2003
«La diagnostica genetica è una selezione eugenica della vita umana pilotata attraverso la manifestazione di interessi individuali. [...] Se una società desolidarizzata se la squaglia di fronte alla questione di stabilire se essa vuole favorire una cosa del genere, se pensa di poter delegarla a decisioni dei singoli, con cui viene poi portata acqua al mulino dei rami in fase di crescita della scienza e della tecnica medica, deve poi mettere in conto quanto ne deriva:[...]; la selezione in base a punti di vista genetici… »
«Malattia e salute appaiono così come dei concetti fluttuanti. Quanto più essi sono concepiti in modo individuale, tanto più sottostanno alla pressione esercitata dalle mode sociali sull’individuo: bisogna essere giovani, belli, efficienti, quindi perfetti…»
«Un mondo senza sofferenza e senza precarietà umana solo apparentemente è un mondo migliore; sarebbe un mondo senza amore, senza compassione, senza misericordia, senza solidarietà, in una parola un mondo che allontanerebbe gli uomini gli uni dagli altri» (SCHOCKENHOFF 2005, p.138)
«Possiamo considerare l’autotrasformazione genetica della specie come un mezzo per accrescere l’autonomia individuale, oppure questa strada metterà a repentaglio l’autocomprensione normativa di persone che conducono la vita portandosi mutuo ed eguale rispetto?». J. HABERMAS, Il futuro della natura umana, verso un eugenetica liberale, 2002
«Venire a saper che il proprio genoma è stato programmato potrebbe, secondo me, non soltanto creare disturbo al senso di naturalezza per cui noi esistiamo come corpo ma anche far nascere un modello inedito di relazione tra le persone caratterizzato da una peculiare asimmetria». (HABERMAS 2002, p. 44).
«All’essere sé stessi è necessario che la persona si senta per certi versi coincidente col proprio corpo».
«La propria libertà viene soggettivamente vissuta in riferimento a qualcosa di naturalmente indisponibile».
Se la dignità non è una caratteristica naturale e/o innata.
Se si definisce storicamente in contesti di reciproco riconoscimento.
Allora non si possono consentire azioni che mettono in discussione questo impianto simmetrico tra gli agenti morali pena la perdita di senso dei concetti di dignità e uguaglianza.
«Possiamo rifiutare la nozione di giusto dell’eugenetica e discutere di genetica e giustizia?». BUCHANAN ET AL., From Chance to Choice 2001
A. BUCHANAN, D. BROCK, N. DANIELS, Risposta alle critiche …, dibattito [video in inglese]
Quattro significative differenze fra l’eugenetica classica e la situazione contemporanea:
Una questione “risolta”
Convergenza di scienza e etica nel rifiuto del determinismo.
Un problema “aperto”
Continuo riproporsi delle caricature deterministiche della scienza.
Old eugenics
New eugenics
«Quali sono i principi morali fondamentali che potrebbero guidare le scelte pubbliche ed individuali rispetto agli interventi genetici in una società giusta e umana nella quale le possibilità dell’ingegneria genetica siano molto più avanzate di quanto sono oggi?». BUCHANAN ET AL. 2001
Non si può delegare la definizione di questi principi al “mercato”…
Per questo è fondamentale contrastare a tutti i livelli il diffondersi di quegli stereotipi che riducono a un banale innatismo le complesse questioni legate al funzionamento dei geni. Bisogna inoltre analizzare tali stereotipi, la loro penetrazione nel discorso mediatico e nella percezione pubblica. Si tratta di riconoscere che «l’esistenza di modelli culturali diffusi, a loro modo normativi, può produrre effetti complessivi per certi versi assimilabili a quelli dell’eugenetica di massa». S. Rodotà
Possibilità e limiti dell’intervento genetico sui nascituri.
La discussione attuale incentrata intorno alla liceità di trattamenti (treatments) e potenziamenti (enhancements).
Due problemi:
Una differenza “nella natura delle cose”?
Per Habermas la definizione di cura è importante perché consente un differenziamento in interventi “rispettosi” e “non rispettosi” della autodeterminazione del nascituro.
«Ogni società come la nostra che richiede un significativo riferimento al principio di autodeterminazione o autonomia, può ragionevolmente porre alcuni limiti all’intervento genetico [...] sui bambini nell’interesse di mantenere aperte ragionevoli opportunità per i bambini stessi, anche se quegli interventi potrebbero rendere il nascituro più adatto a un piano di vita specifico che i suoi genitori prediligono». BUCHANAN ET AL. 2001
Le posizioni sono comunque accomunate da un rifiuto della deregolazione e dal riconoscimento della imprescindibilità di mantenere aperto il futuro per i nascituri.
«L’obbiettivo più importante nel guidare e regolare le questioni sociali determinate dalla rivoluzione genetica sarà di assicurare che il massimo beneficio sia raggiunto evitando l’esclusione e la stigmatizzazione dei nostri concittadini. Se la nostra società riesce in questo obbiettivo, avremo ripudiato le promesse dei movimenti eugenetici tradizionali; altrimenti soccomberemo allo stesso errore morale». BUCHANAN ET AL. 2001
1. Identità e storia della Bioetica, parte prima
2. Identità e storia della Bioetica, parte seconda
3. Identità e storia della Bioetica, parte terza
4. Identità e storia della Bioetica, parte quarta
5. Identità e storia della Bioetica, parte quinta
6. La procreazione medicalmente assistita
7. Vita nascente: l'embrione, il più enigmatico dei viventi
10. Direttive anticipate di trattamento
11. Vivere la morte - Difficile eutanasia
12. Dis-sensi - Discordanze etiche, disuguaglianze giuridiche
13. Le biotecnologie: introduzione
14. Le biotecnologie per la Salute
15. L'eugenetica I
16. L'eugenetica II
17. New eugenics
A. BUCHANAN, D. W. BROCK, N. Daniels, D. Wikler, From chance to choice. Genetics & Justice, Cambridge, 2001 (citato)
D. MIETH, Che cosa vogliamo potere? L'etica nell'epoca della biotecnica, Brescia, 2003. (citato)
J. HABERMAS, Il futuro della natura umana. I rischi di una eugenetica liberale, Torino, 2002. (citato)
A. BUCHANAN, D. BROCK, N. DANIELS, Risposta alle critiche …, dibattito [video in inglese]
1. Identità e storia della Bioetica, parte prima
2. Identità e storia della Bioetica, parte seconda
3. Identità e storia della Bioetica, parte terza
4. Identità e storia della Bioetica, parte quarta
5. Identità e storia della Bioetica, parte quinta
6. La procreazione medicalmente assistita
7. Vita nascente: l'embrione, il più enigmatico dei viventi
10. Direttive anticipate di trattamento
11. Vivere la morte - Difficile eutanasia
13. Le biotecnologie: introduzione
14. Le biotecnologie per la Salute
15. L'eugenetica I
16. L'eugenetica II
17. New eugenics
23. Le carte internazionali: il cammino della condivisione
24. Bioetica ed estensione della cittadinanza
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