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Mauro Sciarelli » 3.Le teorie sulle finalità imprenditoriali


Obiettivi e struttura della lezione

Obiettivo della lezione
Analizzare le funzioni dell’impresa e mettere a confronto le principali teorie sulle finalità imprenditoriali.

Struttura della lezione

  • le funzioni dell’impresa;
  • le finalità imprenditoriali;
  • la teoria della massimizzazione del profitto;
  • la teoria dello sviluppo e della sopravvivenza aziandale;
  • la teoria della creazione e diffusione del valore;
  • la teoria manageriale dello sviluppo dimensionale;
  • la teoria dei limiti sociali alla massimizzazione del profitto;
  • la teoria del successo sociale.

Le funzioni dell’impresa

L’impresa presenta una molteplicità di funzioni e ruoli complementari nel sistema economico-sociale:


Le finalità imprenditoriali

L’impresa è l’espressione di una volontà imprenditoriale, tesa all’ottenimento di determinate finalità.

L’impresa in quanto tale non ha proprie finalità; i fini sono il frutto delle decisioni di coloro che la governano.

Si può distinguere tra imprenditore classico (proprietario) ed imprenditore delegato (manager).


Teoria della massimizzazione del profitto

Il profitto è un’entità composita in cui rientrano il compenso per il lavoro imprenditoriale, il premio per il rischio, la contropartita dell’innovazione e la rendita connessa con la posizione monopolistica.
Gli organi di governo sono orientati scegliere tra le alternative possibili quella suscettibile di produrre il maggior reddito.
Vanno introdotti il fattore tempo (breve-lungo termine) ed il fattore rischio (livello di rischio).


Teoria della sopravvivenza aziendale

Il fine del gruppo imprenditoriale è quello di assicurare la continuità dell’organismo aziendale.

Il profitto assume un ruolo strumentale rispetto alla sopravvivenza.


Teoria dello sviluppo dimensionale

I manager sono più interessati all’espansione dell’impresa, perché quest’ultima si traduce sempre in un irrobustimento dell’organizzazione, nell’assunzione di una maggiore forza nei confronti della concorrenza, e nell’ incremento delle retribuzioni ai livelli più elevati di direzione.


Teoria della creazione e diffusione del valore

L’obiettivo dell’imprenditore proprietario, del manager e di tutti i partecipanti all’impresa è accrescere il suo valore economico.


Teoria dei limiti sociali alla max del profitto

Il reddito deriva da accordi di cooperazione o dalla composizione di conflitti interni ed esterni (MASSIMO PROFITTO CONDIZIONATO).


Teoria del successo sociale

Le finalità dell’imprenditore appaiono, in ordine crescente d’importanza, quelle di assicurare la sopravvivenza dell’impresa (mediante il perseguimento del fondamentale equilibrio economico tra costi e ricavi), di affermarsi nell’ambito della classe sociale di appartenenza e di assumere posizioni di preminenza nella comunità.


I materiali di supporto della lezione

S. Sciarelli – Elementi di Economia e Gestione delle Imprese, Cedam, 2008 cap.4

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