Obiettivo della lezione
Analizzare le funzioni dell’impresa e mettere a confronto le principali teorie sulle finalità imprenditoriali.
Struttura della lezione
L’impresa presenta una molteplicità di funzioni e ruoli complementari nel sistema economico-sociale:
L’impresa è l’espressione di una volontà imprenditoriale, tesa all’ottenimento di determinate finalità.
L’impresa in quanto tale non ha proprie finalità; i fini sono il frutto delle decisioni di coloro che la governano.
Si può distinguere tra imprenditore classico (proprietario) ed imprenditore delegato (manager).
Il profitto è un’entità composita in cui rientrano il compenso per il lavoro imprenditoriale, il premio per il rischio, la contropartita dell’innovazione e la rendita connessa con la posizione monopolistica.
Gli organi di governo sono orientati scegliere tra le alternative possibili quella suscettibile di produrre il maggior reddito.
Vanno introdotti il fattore tempo (breve-lungo termine) ed il fattore rischio (livello di rischio).
Il fine del gruppo imprenditoriale è quello di assicurare la continuità dell’organismo aziendale.
Il profitto assume un ruolo strumentale rispetto alla sopravvivenza.
I manager sono più interessati all’espansione dell’impresa, perché quest’ultima si traduce sempre in un irrobustimento dell’organizzazione, nell’assunzione di una maggiore forza nei confronti della concorrenza, e nell’ incremento delle retribuzioni ai livelli più elevati di direzione.
L’obiettivo dell’imprenditore proprietario, del manager e di tutti i partecipanti all’impresa è accrescere il suo valore economico.
Il reddito deriva da accordi di cooperazione o dalla composizione di conflitti interni ed esterni (MASSIMO PROFITTO CONDIZIONATO).
Le finalità dell’imprenditore appaiono, in ordine crescente d’importanza, quelle di assicurare la sopravvivenza dell’impresa (mediante il perseguimento del fondamentale equilibrio economico tra costi e ricavi), di affermarsi nell’ambito della classe sociale di appartenenza e di assumere posizioni di preminenza nella comunità.
1. Il concetto di sistema aziendale
2. L'ambiente transazionale e competitivo
3. Le teorie sulle finalità imprenditoriali
4. La teoria degli stakeholder
5. Il ciclo direzionale: la funzione organizzativa
6. Il ciclo direzionale: la programmazione aziendale
7. Il ciclo direzionale: la conduzione delle risorse
8. Il ciclo direzionale: il controllo direzionale
10. Il posizionamento di mercato e l'analisi SWOT
12. Il marketing: la politica di prodotto
13. Il marketing: la politica di prezzo e la politica promozionale
14. Il marketing: la politica distributiva
15. La gestione della produzione
16. La logistica e le tecniche di gestione delle scorte
18. La scelta delle fonti di finanziamento e la leva finanziaria
19. Le tecniche per la valutazione dei progetti di investimento
S. Sciarelli – Elementi di Economia e Gestione delle Imprese, Cedam, 2008 cap.4
1. Il concetto di sistema aziendale
2. L'ambiente transazionale e competitivo
3. Le teorie sulle finalità imprenditoriali
4. La teoria degli stakeholder
5. Il ciclo direzionale: la funzione organizzativa
6. Il ciclo direzionale: la programmazione aziendale
7. Il ciclo direzionale: la conduzione delle risorse
8. Il ciclo direzionale: il controllo direzionale
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