Un variabile casuale è una regola che associa ad ogni evento dello spazio campione un numero reale.
Quindi la vc stabilisce una corrispondenza tra il dominio degli eventi ed il codominio R dei numeri reali. Denotiamo con X la vc, si ha cheÂ
la vc X assume un valore
. L’insieme dei valori che la vc può assumere è detta supporto della vc.
La corrispondenza tra eventi del domino e numeri reali del codominio non è biunivoca: lo stesso numero reale può essere associato a più eventi (vedasi gli eventi E2 ed E6 nella figura della slide precedente). La regola che crea la corrispondenza è arbitraria: la stessa prova può dare luogo a vc differenti a seconda di come viene definita la regola .
Si consideri il caso del lancio di un dado regolare e si definisca la variabile casuale X che associa ad ogni evento dello spazio campione un numero reale pari al numero che compare sulla faccia del dado che esce: (vedi figura).
Quindi il supporto della variabile casuale X è costituito dai numeri interi da 1 a 6 ciascuno con probabilità costante e pari ad 1/6.
La medesima prova consistente nel lancio di un dado regolare può dare luogo ad un’altra variabile casuale nel caso si sia interessati, ad esempio, all’uscita di un numero pari. In tale caso si definisce la vc X che assume valore 0 in caso di uscita di un numero dispari e valore 1 in caso di uscita di un numero pari, (vedi figura).
Quindi, il supporto della variabile casuale X è costituito dai numeri 0 ed 1 con probabilità ciascuno pari ad 1/2 .
Gli esempi riportati mostrano come, nel caso di spazi di probabilità discreti (finiti o numerabili) sia molto agevole ricavare le probabilità associate ai valori assunti dalla vc a partire dalle probabilità degli eventi; in caso invece prove che generano spazi campione i cui elementi sono un’infinità continua la assegnazione di probabilità è più complicata, problema che viene risolto grazie alla misurabilità delle funzioni che definiscono le vc:
Una vc è una funzione misurabile a valori reali definita sullo spazio degli eventi.
Ai fini della conoscenza di una vc occorre porsi 3 quesiti:
Una vc discreta è una funzione misurabile a valori reali che crea una corrispondenza tra ogni evento E incluso in ed un insieme discreto (finito o numerabile) di numeri reali.
La vc discreta è nota quando sono noti i valori che essa può assumere e le rispettive probabilità ovvero le coppie dove
.
L’insieme dei valori assumibili dalla vc con le rispettive probabilità è detta distribuzione di probabilità . Affinchè la vc sia ben definita deve essere:
1)
.
2)
Si consideri la prova consistente nel lancio di 3 monete. Lo spazio campione è costituito dai seguenti eventi: .
Se scommettiamo sull’uscita di testa allora possiamo definire la vc X = {num. di T in 3 lanci} il cui valore è ignoto prima di effettuare l’esperimento. Tutto ciò che possiamo dire è:
X assume i valori {0,1,2,3} con le seguenti probabilità :
P(X = 0) = P(CCC) = 1/8;
P(X = 1) = P([CCT]∪[CTC] ∪[TCC]) = 3/8;
P(X = 2) = P([CTT]∪[TTC]∪[TCT]) = 3/8;
P(X = 3) = P(TTT) = 1/8.
Una vc continua è una funzione misurabile a valori reali che crea una corrispondenza tra ogni evento di uno spazio di probabilità continuo ed un numero realeÂ
. La vc continua è nota se Â
è nota la sua funzione di ripartizione F(x) o la sua derivata f(x):
f(x) è detta funzione di densità . Affinché la vc sia ben definita deve essere:
Per le vc continue si considera come supporto l’intera retta reale quindi l’intervallo (-∞,+∞); nel caso in cui esso invece è un sotto-intervallo di R si attribuisce valore 0 alla f(x) per i valori che la vc non può assumere.
Si noti che la funzione di densità f(x) non è una probabilità ma è legata alla probabilità di un intervallo infinitesimo ossia alla probabilità che la vc assuma valore in un intervallo infinitesimo del tipo (x0, x0+dx):
Quindi f(x) è proporzionale ala probabilità di un intervallo infinitesimo come mostrato in figura. Ciò spiega anche perché per le vc continue Pr(X=x0)=0 essendoÂ
Ciò, che può apparire un paradosso poiché x0 è uno dei valori che la vc può assumere, discende dalla natura continua della vc e conferma l’esistenza di eventi quasi impossibili ossia eventi a probabilità nulla che però non sono l’evento impossibile.
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